Archivio mensile:Gennaio 2021

è uscito “noi”, di alessandro broggi, per le edizioni tic

Uscito e ordinabile/acquistabile presso

TIC Edizioni:
ticedizioni.com/collections/ultrachapbooks/products/noi-broggi

Dalla scheda editoriale:
>> Eleonora, Maurizio, Norberto e Tania abbandonano il mondo civilizzato a causa dell’eccesso di informazioni. Decidono di trasferirsi nei boschi, per un esperimento esistenziale che li vede fuggire dall’universo segnico e dalle sue insostenibili interpretazioni.
Il racconto si configura come un diario di viaggio in cui si… [continua a leggere qui]

agostino bertani: “nove” (chapbooks)

Una stanza, un quadro di Morandi, un tavolo, un martello, un registratore e poco altro. Una manciata di elementi compone un’ambientazione claustrofobica, che è però un universo in miniatura popolato da desideri, incubi e figure inquietanti.

Manfred, Alfred e Albert si incontrano nella stanza, ma mai tutti insieme. Tre personaggi che sembrano le tessere della stessa personalità frammentaria e contraddittoria, schiacciata sotto il peso della solitudine. Tre personaggi che dialogano tra loro senza riuscire a comunicare, nonostante ogni parola pronunciata suoni tanto come una richiesta d’aiuto.

Agostino Bertani muove con grande intelligenza le sue marionette e propone una narrazione che procede attraverso passaparola distorti, monologhi deliranti, gesti meccanici e slanci poetici. Nove è un piccolo gioiello letterario che turba e cattura l’attenzione come un’ingiustificata voce in falsetto.

https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/nove-bertani

oggi, 25 gennaio: presentazione di “rovesciare lo sguardo. i tarocchi di emilio villa”

oggi

alle ore 18:15, tra meno di due ore, In collaborazione con Libreria Prosperi di Ascoli Piceno (AP) [Ogni acquisto effettuato su argonline (https://bit.ly/38n9qiu) sarà come se fosse stato fatto in libreria]

presentazione online di

ROVESCIARE LO SGUARDO. I TAROCCHI DI EMILIO VILLA

link alla trasmissione: https://youtu.be/399Qo9vFHlE

facebook.com/events/2975817459314199

Volume a cura di Bianca Battilocchi
(ed. Argolibri, collana ‘Talee’ curata da Andrea Franzoni e Fabio Orecchini, 2020)

incontro
con Aldo Tagliaferri, Chiara Portesine, Fabio Pedone, Bianca Battilocchi

Rovesciare lo sguardo, questo il titolo scelto dalla curatrice Bianca Battilocchi per il libro, uscito lo scorso dicembre per Argolibri, dedicato ai “Tarocchi” di Emilio Villa, una selezione di testi poetici inediti stilati dall’autore negli anni Ottanta e ispirati allo stratificato sistema simbolico dei tarocchi, studiato e sviscerato dal poeta per oltre un trentennio.
Il poeta muove infatti dai ‘convenzionali’ Tarocchi di Marsiglia, per svilupparli poi in nuove serie di arcani (Tarots Cites, Tarots Labyrinthes, Trou Tarots, ed altri), in una consapevole dialettica tra leggibile e illeggibile che rivitalizza le provocazioni delle neoavanguardie, plasmando nuovamente la semantica poetica. Sono una costante i valori ipnotici dei versi e la lingua mitico-oracolare  – mantica e sciamanica, vitalistica perchè contagiata, meticcia e metamorfica – che insieme guidano il giocatore-lettore a formule rituali, in un contesto di gusto squisitamente gnostico, tese a divinare l’origine come la fine, della Poesia, della Storia e del Mondo.
«I tarocchi villiani, labirinto di suggestioni, appunti, brogliacci e componimenti poetici che si contaminano incessantemente tra loro, costituiscono un laboratorio in progress in cui, mettendo in dubbio la compattezza di ogni narrazione presunta conclusiva, si batte la via della paradossale riattivazione di un meccanismo sociale inceppato. Paradossale perché se, da una parte, come Battilocchi rileva, “Villa demolisce e centrifuga senza fine la materia linguistica”, dall’altra, solo demolendo il linguaggio dell’obiettività assoluta, supposto aldilà del misconoscimento, gli è dato di intravedere la possibilità di opporsi alla falsificazione pianificata, ormai dilagante grazie alla potenza dei nuovi mezzi di comunicazione», scrive Aldo Tagliaferri nell’introduzione al libro: da questo nodo e da altri vicoli ciechi del labirinto scrittorio villiano muoveranno gli ospiti dell’incontro, ovvero gli studiosi e critici Aldo Tagliaferri, Chiara Portesine, Fabio Pedone e Bianca Battilocchi.

argonline.it/prodotto/emilio-villa-rovesciare-lo-sguardo-i-tarocchi-di-emilio-villa/

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roma ricerca roma: il 29 gennaio online su zoom

Verso un manifesto per Roma 

L’associazione RomaRicercaRoma inaugura uno spazio di discussione, approfondimento e ricerca. La presentazione si tiene venerdì 29 gennaio alle 16:30.
Questi sono i link per seguire l’incontro in diretta:

Zoomhttps://uniroma1.zoom.us/j/89881055037?pwd=VG95SWpDZURkYlZMQnJWV3l2cmRGdz09

Facebookhttps://www.facebook.com/romaricercaroma

Evento fb: https://www.facebook.com/events/133232968631808/

giuseppe garrera intervistato da nero (sul collezionare)

L’intervista (in inglese) sul sito di NERO:
neroeditions.com/the-vertigo-of-collecting/

In italiano:

NERO: Libri, documenti e testi spesso sono i materiali più complessi da esporre e questo dipende in particolare dalla loro fragilità. Questo aspetto porta nella maggior parte delle volte ad optare per un’esposizione parziale e non soddisfacente: intrappolati sotto delle teche difficilmente è possibile fruirne in modo completo. Data la sua esperienza come curatore di diversi progetti espositivi qual è la sua opinione rispetto a tale questione? È possibile trovare delle modalità di fruizione più soddisfacenti?

Giuseppe Garrera: In realtà, a ben guardare, è un problema che si pone raramente. Libri, documenti, materiali cartacei, ephemera di cui mi occupo io soprattutto, degli anni sessanta e settanta, possiedono un carattere costitutivo: sono altamente visivi, e cioè l’artista tende a convertire in visione ogni parte del manufatto (perché sia veduto e non letto): sono produzioni visionarie e la declinazione migliore per molti di questi materiali è proprio appunto quella di intenderli come oggetti, sculture, avventure per gli occhi con tutte le impaginazioni e le soluzioni grafiche innovative e poetiche che ne scaturiscono. Funzionano per l’esposizione, provengono dal mondo del pensiero visivo e non leggente. Munari ci ha insegnato che in primo luogo un libro è un oggetto da vedere e la cui funzione non secondaria può essere anche solo quella di essere veduto e mai aperto o letto: la sua presenza è un discorso sulle forme e le idee della vista. Bruce Chatwin, per quello che purtroppo si rivelerà il suo ultimo libro, pretese e ottenne una carta, una impaginazione, una misura dei margini e delle interlinee e una scelta dei caratteri della pagina tali che il suo libro, come un testo sufi, potesse essere anche solo contemplato come un’incarnazione tipografica e un assoluto. Raccomanderei a chiunque di avere sotto gli occhi questo libro, Utz, di Chatwin, che poi, non a caso, è un libro, forse il miglior libro, dedicato al collezionare e alla vertigine del collezionare.
I libri, i documenti, le pubblicazioni e i materiali effimeri dell’arte di ricerca vanno sentiti e intesi nella loro prima se non primaria istanza come apparizioni, epifanie, direi soprattutto manomissioni ed esperimenti intorno alle forme tradizionali e convenzionali della carta: si tratta di sognare il libro, il catalogo, l’invito, la pagina di rivista, la parola stampata, non di mostrarli.

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improvisations against propaganda / jim leftwich. 2017 [moria books]

Jim Leftwich, Improvisations Against Propaganda (2017)