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Archivio mensile:Giugno 2023
video integrale della presentazione di “disordini”, di fiammetta cirilli @ biblioteca pagliarani
spicer, syxty: due nuovi chapbooks (tic edizioni)
Sono arrivati i due nuovi ChapBooks:
– Antonio Syxty Fan Club, di Antonio Syxty
– Language, di Jack Spicer, traduzione di Valentina Mele
[direzione editoriale di Michele Zaffarano, copertine di Enrico Pantani]

Più che un libro, Antonio Sixty Fan Club è un’operazione di arte concettuale: un oggetto da collezione, portato con sublime sprezzatura in una collana di libri.
Consiste infatti nella … [continua qui: https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/antonio-syxty-fan-club-antonio-syxty]
Se «Il poeta è una radio» che «Riceve troppi messaggi», il poeta Jack Spicer non può che scrivere nel modo in cui scrive.
Come la radio trasmette molti programmi, in un flusso linguistico pressoché ininterrotto e continuamente variabile grazie al semplice gesto di cambiare canale, il poeta … [continua qui: https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/language-jack-spicer]
rarefilmm
discoaltro / petr válek. 2023
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il tempo, lo spazio, lo sbaglio / gino de dominicis. 1969-70

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pod al popolo, #008_ “doppio semplice” (sul multiperso)
Sul sito ‘Multiperso’, di Carlo Sperduti, è uscito ieri Doppio semplice, sagoma in prosa da cui si evince che, come sentenziava Heidegger, “il linguaggio è la casa dell’essere”, ma le rifiniture e la climatizzazione lasciano a desiderare. Gòdine o sòffrine l’audio, o lettore, in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.
https://multiperso.wordpress.com/2023/06/01/doppio-semplice/
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firenze, 9 giugno: “teatro con bosco e animali”, testi di giuliano scabia
Estate Fiorentina – Teatro con bosco e animali
La Fondazione Giuliano Scabia ha partecipato con successo al bando del Comune di Firenze per “L’Estate Fiorentina”.
Il progetto, intitolato Teatro con bosco e animali, consisterà nel mettere in scena, nel tardo pomeriggio e nella sera del 9 giugno prossimo, alcuni testi teatrali di Scabia, nello spazio dell’ex manicomio di San Salvi, ospiti del gruppo Chille della Balanza. Il programma sarà il seguente:
- 17:30 “Lettere a un Lupo” di G. Scabia – Teatrino Giullare.
- 18:15 “La lingua di Gaìna e altre storie ancora” di G.Scabia – Annibale Pavone (voce) e Margherita Scabia (violoncello).
- 19:00 “Canto del Monaco Silvano” di G. Scabia – Teatro delle Ariette – Pacifica Brigata G. Scabia – Scenografia di A. Utili.
- 20:00 Momento conviviale con pane e focacce fatte col grano coltivato dalle Ariette e companatico offerto della Fondazione; chi lo volesse potrà portare cibo o bevande da condividere.
- 21:30 “La Commedia della fine del mondo con Dinosauri” di G. Scabia – Accademia della Follia.
L’incontro poetico persegue come unico scopo il piacere dello stare insieme godendo della poesia di Giuliano. L’ingresso sarà gratuito, per informazioni e prenotazioni scrivere a info@fondazionegiulianoscabia.it.
5 giugno: antonio syxty incontra carlo sperduti
bologna, 9-10-11 giugno: il sesto festival deriveapprodi
Audio dell’intervista di Radiocittà Fujiko a Sergio Bianchi:
dall’articolo di Chiara Scipiotti:
Per Nanni Balestrini, uno dei poeti e scrittori storicamente pubblicati da DeriveApprodi, aver vissuto gli anni Sessanta e Settanta lo aveva ripagato invece degli anni Ottanta, «durante i quali l’Italia è cominciata a diventare un po’ più triste e un po’ più inutile». E proprio agli anni Ottanta è dedicato Decennio Ottanta – I sentimenti dell’aldiqua, il festival di DeriveApprodi che si terrà dal 9 all’11 giugno presso la Casa di Quartiere Scipione dal Ferro.
Il punto di partenza del festival è una nuova edizione di I sentimenti dell’aldiqua: paura, cinismo e opportunismo nell’età del disincanto, una raccolta saggistica corale per riflettere e comprendere a fondo cosa sia successo dopo la fine degli anni Settanta.
Gli eventi del festival per riflettere sul Decennio Ottanta
Il presupposto, spiega Sergio Bianchi, è che gli anni Ottanta siano da considerare un periodo di “controrivoluzione”, e non una “restaurazione”: «I processi capitalistici erano sotto il segno di elementi con caratteristiche rivoluzionarie rovesciate – riflette Bianchi, tra i fondatori di DeriveApprodi – Non si sono ripristinati i criteri precedenti al ventennio degli anni Sessanta e Settanta, bensì è stato messo in moto un processo di vera e propria trasformazione generale della società e della cultura che si è poi sviluppata nei decenni successivi». Proprio per questo, il festival si colloca in un progetto più ampio della casa editrice indipendente, che si propone di affrontare con uno sguardo critico gli ultimi quattro decenni della storia italiana.
Suddiviso in tre giorni, il festival inizierà [—> continua QUI
Programma del festival:
https://www.machina-deriveapprodi.com/post/festival-6-di-deriveapprodi-il-decennio-ottanta-i-sentimenti-dell-aldiqua





