‘riga’ n. 45: giulia niccolai

L’undici ottobre esce per Quodlibet il nuovo volume di RIGA: cinquecento pagine dedicate a Giulia Niccolai, la più divertente, entusiasmante, incantevole voce della neoavanguardia italiana, una donna straordinaria che ha fotografato Fidel Castro e JFK a New York, chiacchierato con Nabokov su un transatlantico, sovvertito le regole del genere nel Gruppo 63, fondato e diretto la rivista «Tam Tam», sposato il buddismo tibetano alla poesia performativa, scritto in tutte le lingue (incluse quelle della geografia, del nonsense, dello spirito e della carne).

A cura di Alessandro Giammei, Nunzia Palmieri e Marco Belpoliti.

Con testi dispersi e inediti, nuove studiose e nuovi studiosi, ripubblicazione di interventi classici su di lei, e traduzioni di quel che ha raccontato in Australia e in America.

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Giulia Niccolai (1934-2021) è stata un’artista unica e singolare nel panorama della letteratura e delle arti visive del Novecento italiano. Fotografa, alla fine degli anni Cinquanta ha attraversato l’Italia raccontandola con le proprie immagini, così come ha fatto con l’America di J.F. Kennedy. Ha partecipato successivamente al movimento della Neoavanguardia, facendo parte del Gruppo 63 quale redattrice della rivista “Quindici”. Scrittrice, a partire dal 1968 ha dato vita con Adriano Spatola a un progetto poetico ed editoriale di cui rimane celebra la rivista internazionale “Tam Tam”, sulla quale ha pubblicato opere visive, per poi svolgere la professione di traduttrice dall’inglese. Convertita al Buddismo, Giulia Niccolai si è fatta monaca.
Il volume di “Riga” contiene un’ampia antologia dei suoi testi, dagli anni Sessanta al 2018, oltre a interviste, documenti, testimonianze e una dettagliata biografia della vita e del lavoro. L’antologia della critica, qui raccolta per la prima volta in modo integrale, illustra la sua attività dagli anni Sessanta sino alla sua scomparsa. Una serie di saggi, scritti appositamente per questo volume, ne scandagliano l’opera di fotografa e di poetessa visiva, di autrice di versi e di narratrice. Da quest’opera multiforme emerge il profilo di un’artista versatile, che ha voluto cimentarsi con stili e forme diverse, ma sempre mantenendo una grande coerenza intellettuale.