
Archivi categoria: kritik
[r] _ raggiera o controindicazione di identità / differx. 2018
Una dichiarazione di identità legata a più scritture, tagliata e mescolata (cut-up), diventa una controdichiarazione (a suo modo, anche, di poetica):
[il tono serioso non inganni]
origine (2018):
https://slowforward.net/2018/12/04/raggiera-controdichiarazione/
da oggi su archive.org:
https://archive.org/details/raggiera-o-controdichiarazione-di-poetica_-mg_-28-nov-2018
versione html dei frammenti dalla “scrittura celibe” vista da maurizio grande in marco ferreri
Scrittura celibe : vista da MG in MF
Dal saggio La scrittura celibe, di Maurizio Grande (nel libro a c. di Stefania Parigi, Marco Ferreri. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 1995). [Tra parentesi quadre: annotazioni prese durante la lettura in biblioteca]
Idea di una “destituzione di rilievo delle procedure di montaggio”.
“L’inquadratura è celibe perché non ha bisogno di ‘accoppiarsi’ a un’altra inquadratura” (p. 4)
[variazione sulla new sentence?]
“Le inquadrature non vengono concepite come elementi parziali di un insieme (la sequenza) da ricostituire mediante le operazioni di montaggio; esse per lo più insistono nel montaggio, restano un fuori-campo autosufficiente, un quadro sotto il film” (p.4)
[un pensiero-testo sotto la sequenza di scrizioni, ma addirittura sotto il periodo, sotto e prima della frase, è l’idea che in altro contesto chiamerei microlettura]
[elementi pressoché puntiformi, o piccoli segmenti, di senso]
“Il montaggio di Ferreri è congiuntivo, senza essere per questo meramente additivo: congiunge e non coniuga, accosta e non salda, avvicina e non fonde. In tal modo, le inquadrature non vengono ‘aspirate’ nelle operazioni di montaggio, bensì congiunte su una linea di contiguità che non è solo successione, ma è deriva metonimica dei circostanti” (p. 4)
“La macchina celibe è fredda, non dà né riceve; si è sottratta alla fatica delle trasformazioni, non subisce la metamorfosi della produzione” (p. 5)
Il reale come oggetto inorganico della visione (p. 5) Continua a leggere
scrittura celibe : vista da maurizio grande in marco ferreri
frammento di paolo zublena su poesia in prosa / prosa in prosa
“defiant muses” @ Monoskop
karl young panel at louisville conference
Karl Young, who passed away September, 30, 2017, was a major poet, artist, and organizer, who, along with Karl Gartung and Ann Kingsbury, founded Woodland Pattern Book Center, a nonprofit organization in Milwaukee’s Riverwest neighborhood dedicated to poetry and its attendant arts. This panel covers Young’s work as a publisher, book artist, and founder of Light and Dust, one of the first online archives of Avant-garde poetry and an important predecessor to sites such as UbuWeb and the Electronic Poetry Center.
Karl Kempton, editor of Kaldron Magazine, the longest running magazine dedicated to visual poetry: “Karl [Young] proudly considered himself a supporter of the literature and arts of the fourth coast, the Great Lakes. As such he developed deep and lasting friendships in the region. He could telescope easily from local to regional to national and international in conversation, correspondence and in his articles and poetics.”
Charles Alexander, poet and director of CHAX Press, discusses Young and the creation of “books of experience,” which is defined and demonstrated. Tom Montag, poet and editor of MWPH Books, discusses Young’s relationship to Margins: A Review of Little Magazines and Small Press Books, the establishment of Young’s “Symposium Series” in the magazine, and its continuation after Margins’ demise. Jonny Lohr, poet and co-editor of Adjunct Press, discusses the utopian drive of Young’s publishing career, exploring the small press aesthetics from late-Mimeo Revolution to early-Web publications.
scrivere disegnando: la recensione di andrea cortellessa alla mostra di ginevra
“libri, infanzia e fotografia. severità e assoluti visivi”: un’intervista a giuseppe garrera
Libri, infanzia e fotografia. Severità e assoluti visivi
Versione integrale dell’intervista, pubblicata sul n. 125 di Liber, a Giuseppe Garrera intorno ad una collezione di libri per bambini e ai libri per bambini. Intervista a cura di Giulia Romualdi.
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1_ Da cosa è nata la volontà della collezione Giuseppe Garrera di creare un fondo di libri fotografici per bambini e ragazzi e cosa contiene.

reznikoff, bernstein, hocquard, alferi
il trattino, la notazione, amelia rosselli, la musica testuale: un intervento di giuseppe garrera (alla libreria simon tanner)
In occasione dell’incontro “Il trattino e la poesia in Emily Dickinson, Antonia Pozzi, Marina Cvetaeva”, presso la libreria Simon Tanner, il 30 gennaio 2020, ecco la registrazione dell’intervento introduttivo di Giuseppe Garrera:
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