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(don’t) explain: #5, differx again

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http://differx.blogspot.it/

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“tekno, il respiro del mostro” / andrea zambelli

L’arte contemporanea, la scrittura di ricerca, come cose che hanno già propri referenti e punti di dialogo (e punti di contatto nella percezione e nelle culture – o in alcune culture occidentali / metropolitane), sono da non pochi anni entrate in tante forme nella normalità (eccezionalità) delle percezioni e degli stimoli che ci attraversano, dei codici con cui abbiamo a che fare.

(Dal video: “è una musica non convenzionale, senza strofe e ritornelli che si ripetono come una cantilena ma fatta di tanti rumori e frasi che si ripetono e si sviluppano molto velocemente, che ti fanno perdere tutti i punti di riferimento, e questo spinge a non pensare più in modo convenzionale”).

[youtube=https://youtu.be/zvBDOyinD1s?si=4nV-fjDqtfbftZ6o]

it isn’t conventional, there aren’t stanzas and refrains in continuous repetition. on the contrary, a load of noises and sentences in repetition and very quick development that make you lose all your benchmarks. you are forced to stop thinking in a conventional way

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2224 pages @ du-champ.blogspot.com

http://du-champ.blogspot.it/ is now echoing  images and contents from 2224 webpages: sites, blogs, zines, groups, flickr & tumblr accounts etc., all about experimental writing, vispo, art, asemic stuff, digital & paper collages, gif files, glitch, lobit, mail-art, video-art, photographic experiments, abstract works, and more.

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simone santi gubini e marco ferri in camera verde

Centro culturale LA CAMERA VERDE – Roma
via G.Miani 20

Giovedì 11 luglio 2013, alle ore 19:30

Presentazione della cartella d’artista

Ausgießung

di
Simone Santi Gubini

con le opere di
Marco Ferri

Centro culturale
La camera verde
Dir. Giovanni Andrea Semerano
Via G.Miani 20 – 00154 Roma
tel. 3405263877 –  www.lacameraverde.com

firenze, 12 luglio: parole di lavoro – wörter der arbeit

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Parole di Lavoro – Wörter der Arbeit – 2013

Ore 21:30 – 12 luglio 2013 – Csa nEXt Emerson

Via di Bellagio 15 – Firenze

Il progetto Parole di Lavoro – Wörter der Arbeit nasce dalla sinergia del collettivo informale riunito intorno alla figura del compositore Diego Minciacchi, attivo nel panorama musicale nazionale ed internazionale con una serie di progetti volti al disvelamento, per tramite estetico, dei meccanismi repressivi e desemantizzanti insiti nelle strategie comunicative del neocapitalismo. Nel caso specifico, punto di partenza per la composizione dell’opera è stata l’analisi delle metodologie lavorative attuali quali mezzi di disciplinamento e controllo del corpo sociale.

Parole di Lavoro – Wörter der Arbeit si propone di fare uscire la musica contemporanea dalle sale da concerto per farla incontrare con i soggetti politicamente attivi sul territorio al fine di inquadrarla nel vivo delle lotte in corso. L’idea è quindi quella di un’installazione site specific per isole dislocate all’interno degli spazi, nelle quali agiscono diversi performer preposti a diversi medium (esecuzione musicale, proiezione video, diffusione audio preprodotto, affissione manifesti murali, azioni performative, istallazioni ambientali) dando vita ad un happening liquido interattivo di cui il pubblico è parte attiva.

Partecipano, con Diego Minciacchi, Sergio Armaroli, Cecilia Bello Minciacchi, Laura Biancalani, Tiziano Bindi, Riccardo Bravi, Sara Choufan, James Clapperton, Erez James Cohen, Stefano D’Aquilio, Sara Davidovics, Lorenzo Dell’Agnello, Massimo Franchini, Florinda Fusco, Marco Giovenale, Giuseppe Giuliano, Igor Kefalidis, Rodrigue Koumgan Nana, Fabio Orecchini, Alexander Pettai, Nikolay Popov, Todor Pozarev, Ivan Schiavone, Alena Skornyakova

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