Archivi categoria: poesia

Giuliano Mesa: “TIRESIA” : 19 aprile : Roma, Camera verde

Roma, Sabato 19 aprile 2008
Centro Culturale
»LA CAMERA VERDE«

Presentazione del libro

»TIRESIA«

di
Giuliano Mesa

Nell’ambito della presentazione si inaugura alle ore 18:00

la mostra di pittura

»TIRESIA«
di
Matias Guerra

§

L’edizione del libro Tiresia contiene il Cd Audio
Tiresia e altre poesie
letto da Giuliano Mesa

La mostra di fotografia si può visitare
dal 19 aprile al 9 maggio 2008
dalle ore 17:00 alle ore 22:00 (esclusi i lunedì)

La mattina per appuntamento.

[ comunicato stampa: pdf 16 Kb ]

§

Centro Culturale
»LA CAMERA VERDE«
Via Giovanni Miani, 20, 20/a, 20/b – 00154 Roma
tel. 340 5263877
e-mail: lacameraverde @ tiscali . it

29 marzo, La traduzione del testo poetico

Roma, sabato 29 marzo 2008

Teatro dei Dioscuri, via Piacenza 1

LA TRADUZIONE DEL TESTO POETICO

GIORNATA DI STUDIO

PER IL VENTENNALE DELL’ISTITUZIONE

DEI PREMI NAZIONALI PER LA TRADUZIONE

PROGRAMMA

10:00

Introduzione del Direttore Generale, Maurizio Fallace

Masolino D’Amico:

Ritraducendo Shakespeare nel ricordo di Agostino Lombardo

Franco Buffoni:

La traduzione definitiva come contraddizione in termini: il caso Heaney

Giulia Lanciani:

Pessoa e i suoi traduttori italiani

Pietro Marchesani:

L’esperienza Szymborska nella vita di un traduttore

A ciascuna relazione, della durata di 20 minuti, farà seguito la lettura di una pagina esemplare, rispettivamente da William Shakespeare, Seamus Heaney, Fernando Pessoa, Wisława Szymborska da parte dell’attore Toni Servillo.

12:30

Giovani poeti-traduttori a confronto. Letture di :

Nicola Bultrini e Chiara Riccarand, da poeti persiani tradotti a quattro mani

Marco Giovenale, da Emily Dickinson

Laura Pugno, da Yolande Villemaire

Andrea Raos, da Kobayashi Issa

Michele Zaffarano, da Christophe Tarkos

 

[ locandina : file pdf 112 Kb ]

 

29 marzo, La traduzione del testo poetico

Roma, sabato 29 marzo 2008

Teatro dei Dioscuri, via Piacenza 1

LA TRADUZIONE DEL TESTO POETICO

GIORNATA DI STUDIO

PER IL VENTENNALE DELL’ISTITUZIONE

DEI PREMI NAZIONALI PER LA TRADUZIONE

PROGRAMMA

10:00

Introduzione del Direttore Generale, Maurizio Fallace

Masolino D’Amico:

Ritraducendo Shakespeare nel ricordo di Agostino Lombardo

Franco Buffoni:

La traduzione definitiva come contraddizione in termini: il caso Heaney

Giulia Lanciani:

Pessoa e i suoi traduttori italiani

Pietro Marchesani:

L’esperienza Szymborska nella vita di un traduttore

A ciascuna relazione, della durata di 20 minuti, farà seguito la lettura di una pagina esemplare, rispettivamente da William Shakespeare, Seamus Heaney, Fernando Pessoa, Wisława Szymborska da parte dell’attore Toni Servillo.

12:30

Giovani poeti-traduttori a confronto. Letture di :

Nicola Bultrini e Chiara Riccarand, da poeti persiani tradotti a quattro mani

Marco Giovenale, da Emily Dickinson

Laura Pugno, da Yolande Villemaire

Andrea Raos, da Kobayashi Issa

Michele Zaffarano, da Christophe Tarkos

 

[ locandina : file pdf 112 Kb ]

 

Roma, 5 marzo, ore 21:00, liceo Morgagni : contro la pena di morte

Morgagni ore ventuno 2007/2008
presenta

Marcos Vinicius
concerto di solidarietà

NON IN MIO NOME
– la pena di morte non è nelle mie corde –

Concerto per chitarra classica dedicato al nativo d’America Fernando Eros Caro
da 26 anni nel braccio della morte di San Quentin

Letture da “Poeti da morire” Ed. Giulio Perrone, a cura di Marco Cinque
– proiezione di dipinti di Fernando Caro dal braccio della morte –

Mercoledì 05 marzo, ore 21.00
presso il Teatro/Aula Magna del Liceo
G.B. Morgagni, via Fonteiana 125 – Roma

ingresso libero
Parcheggio interno – Bar aperto
Info: 06/5894887 – 06/68719312

Promemoria: da oggi a Reggio Emilia: EMILIO VILLA

Emilio Villa

poeta e scrittore

*

Reggio Emilia, Chiesa di San Giorgio

24 febbraio – 6 aprile 2008

Inaugurazione: 23 febbraio, ore 18:00

Conferenza stampa di presentazione

lunedì 18 febbraio 2008, ore 11.30

Milano, Fondazione Antonio Mazzotta

Foro Buonaparte 50

*

Dépliant: pdf 220 Kb

 

 

 

L’Assessorato Cultura e l’Assessorato Città Storica con le Istituzioni Culturali del Comune di Reggio Emilia (Biblioteca Panizzi e Musei Civici) e con il sostegno di CCPL (gruppo industriale cooperativo) promuovono un progetto di ampio respiro sull’opera e sulla figura di Emilio Villa, con il proposito di rendere omaggio ad uno dei protagonisti più significativi e originali della cultura italiana del Novecento.

La mostra, ideata e curata da Claudio Parmiggiani, si fonda sull’esigenza di riconoscere finalmente, in tutta la sua importanza, il grande debito che la cultura italiana ha nei confronti di Emilio Villa, il cui contributo intellettuale, sempre al di fuori di qualsiasi schema o classificazione, ha lasciato segni profondi nella poesia, nell’arte e nella letteratura del nostro tempo. Continua a leggere

The remainder series

Recent releases in the remainder series include works by Jim Andrews, Lyn Coffin, Drew Kunz, Jim Leftwich, Bill Shively, Margareta Waterman, Ross Priddle, Michael McCafferty, Marton Koppany, Donato Mancini, Tom Clark, Leane J., Hung Tu, Randy Stark, David-Baptiste Chirot, and others.

The remainder series is a project being completed in the spirit of St. Vincent de Paul’s, Goodwill’s, and Salvation Army’s thrift-store aesthetics. The basic idea is to use our paper stock for small editions of poetry and art. The paper for our first remainder series is in various weights and colors though all of it is letter size (8.5” x 11”, 216mm x 279mm). Printed work is issued in numbered editions of 25 or less, 40% of which goes to the poet or artist. While they last, these ordinary prints will be available for $6 a copy, which doesn’t include postage and handling, or $7, which does, payable to

poets.painters.composeers.critics.sculptors.slaves
10254 35th Avenue SW,
Seattle, WA 98146 USA

Seattle’s Wessel & Lieberman Books (www.wlbooks.com) has a standing order for three copies of all work produced in the remainder series. Those of you who live in Seattle can stop by the bookstore in Pioneer Square to see the actual prints, which are nicely different in some ways from the pdf versions. Interesting are the differences between print and electronic reproductions, and a working title for the remainder series could have been, to paraphrase an important Walter Benjamin title: The Work of Reproduction in an Age of Technological Art.

FELIX: Due nuovi libri: di Alessandro Broggi e di Andrea Inglese

Roma, sabato 10 novembre, ore 20:00

presso il centro culturale La camera verde (via G.Miani 20)

presentazione delle due nuove plaquettes della
collana FELIX

Total living, di Alessandro Broggi

e

Prati/Pelouses, di Andrea Inglese

Saranno presenti gli autori.

 

[n.b.: la traduzione in francese dei testi di Prati, Pelouses, è di
Magali Amougou, Éric Houser, Laurent Grisel ]

 

§

Alessandro Broggi è nato nel 1973 a Varese. Principali lavori: inezie (LietoColle, 2002; pref. di G.Neri); Quaderni aperti (nel IX Quaderno di poesia italiana, Marcos y Marcos, 2007, a cura F.Buffoni, con pref. di U.Fiori). Testi in antologie: Verso i bit (LietoColle, 2005), Il presente della poesia italiana (LietoColle, 2006), L’esperienza-divenire delle arti (Fondazione Baruchello, 2006). Su riviste: «Almanacco del Ramo d’Oro», «Atelier», «La Clessidra», «La Mosca di Milano», «Poesia». In siti: Dissidenze, Liberinversi, Microcritica, Nazione indiana, GAMMM (di cui è redattore) e L’Ulisse (testata che dirige con S.Salvi e I.Testa).

“nelle quartine di Total living è attiva, come oggetto, come installazione, una superficie verbale che, lasciata allo zero assoluto della freddezza pubblicitaria, del vocabolario da rotocalco o soap opera, cade sì in frantumi — ma tirandosi dietro del tutto esplicitamente e strategicamente le retoriche da cui parte” [m.g.]

§

Andrea Inglese (1967) è poeta e critico. Vive a Parigi. Ha pubblicato un saggio di teoria del romanzo dal titolo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e le raccolte poetiche Prove d’inconsistenza, in VI Quaderno italiano (Marcos y Marcos, 1998), Inventari (Zona 2001), Bilico (d’if, 2004), Quello che si vede (Arcipelago, 2006), Colonne d’aveugles (edizione bilingue, Le Clou Dans Le Fer, 2007) e l’e-book L’indomestico (Biagio Cepollaro E-dizioni www.cepollaro.it, 2005). È uno dei fondatori del blog collettivo Nazioneindiana (www.nazioneindiana.com) e cura «Per una critica futura», trimestrale di critica in rete: www.cepollaro.it/poesiaitaliana/CRITICA/critica.htm.

“i Prati delle prose brevi di Andrea Inglese arrivano e vanno – e talvolta appena compaiono – da/a/in costellazioni di eventi e figure che un’iperdefinizione da scena o schermo (sia Beckett o Buñuel) paradossalmente smonta. tanto il dicibile è accumulato ed elencato e insomma detto, tanto il mondo viene sottratto e polverizzato – sganciato dal già noto” [m.g.]

La Camera Verde

via Miani 20

Roma (zona Ostiense)

Letture imminenti: 8, 9 e 10 novembre

Giuliano Mesa sarà in Camera verde (via G.Miani 20, Ostiense) giovedì 8 novembre, a partire dalle ore 21:00, per la terza delle Conversazioni da lui proposte. Il titolo di questo incontro è: Dopo Auschwitz. What is the Word: Samuel Beckett. (Prenotazione al tel. 340-5263877). Cfr. il file PDF dell’intero ciclo di incontri (novembre-dicembre). [nota del 2018: file ora irreperibile in rete, ma si trattava di questo qui]

Ryoko Sekiguchi è a Roma. Leggerà presso la libreria Bibli (via dei Fienaroli, Trastevere) venerdì 9, alle 19:30. Con lei, proporranno nuovi testi anche Laura Pugno, Christophe Marchand-Kiss, e Andrea Raos e Michele Zaffarano – che curano le traduzioni dal francese.

Sabato 10 novembre, a partire dalle ore 20:00, presentazione eccezionale in Camera verde (via G.Miani 20): due nuove uscite nella collana Felix: plaquettes di Alessandro Broggi e Andrea Inglese.

“Quello che si vede” e “Numeri primi”: Recensione di Laura Pugno

Giovani poeti italiani fra Pitagora e Montale

L’ossessione del visibile nelle raccolte di Marco Giovenale e Andrea Inglese uscite per le edizioni Arcipelago

di Laura Pugno

Sono usciti nella collana «Chapbook» della milanese Arcipelago Edizioni, curata da Michele Zaffarano e Gherardo Bortolotti, due brevi testi poetici di Andrea Inglese e Marco Giovenale: quello che si vede, e numeri primi. Due poeti quasi coetanei, del ’67 e del ’69 rispettivamente, uniti da esperienze comuni, fra cui, rilevante, la partecipazione alla rete poetica lanciata da Giuliano Mesa, «Àkusma» che intende riattivare una dimensione di ascolto tra voci contemporanee; ideale contraltare, in entrambi, di una attiva presenza sulla Rete, che ha fatto di Andrea Inglese uno dei fondatori del blog multiautore Nazione Indiana (ora giunto, per complesse vicende di scismi e scissioni, alla versione 2.0), e di Marco Giovenale uno degli animatori di numerosi luoghi poetici digitali (da gammm.org al blog slowforward.wordpress.com).

Tanto numeri primi quanto quello che si vede sembrano indicare come costante la ricerca di un ultimo irriducibile, l’esito finale di un lavoro di scavo, materiale o immateriale. Nel caso di Inglese, quello che si vede sembra evocare i celebri versi di Eugenio Montale in Satura del ’71 «le trappole, gli scorni di chi crede/che la realtà sia quella che si vede», per sfidarli? Del montaliano «inganno consueto» del mondo messo in scena già dai tempi di Ossi di seppia, Inglese è acutamente consapevole, e traccia un arco che è propriamente di decifrazione. Se «quello che si vede, poco,/ è sempre di nuovo sotto gli occhi,/come ripetendosi, ma non è/lo stesso, non tornerà mai/così, radente, evasivo,/come ora, non sarà quindi/mai visto, anche se/ci metterai anni a leggerlo,/anni per capirlo», unico strumento per navigare questo eracliteo fiume delle immagini è, in una chiusa che corrisponde a questo incipit, «un’interna/sensibilità: la poca, residua/pietà dell’occhio». E in questo contesto di consapevolezza Inglese può permettersi anche di rifotografare i montaliani limoni: «Di qua stanno i limoni. Un mucchio, nel piatto afgano,/pronti a cader fuori. Deformi,/grandi come patate, con l’adesivo/Duck e il marchio registrato/sulla scorza rugosa».

Da Montale a Pitagora, ai numeri primi di Marco Giovenale, intesi come i nuclei duri e irradianti incuneati nell’opacità della massa, opacità del grasso, del reale, che l’impossibilità di sottrarre una qualsiasi immagine «al regno dell’accumulazione e circolazione materiale», come recita la citazione del poeta e artista visivo Tom Raworth in epigrafe, trasforma in un’esperienza cinematografica che paradossalmente si sovrappone alla realtà, più vera del vero. «Alla fine lo ritirano dalle sale. Non lo proiettano più, è vietato, e era troppo violento, e con scene di distruzione di grado insopportabile. Costernazione per numerosi. Per protesta, gruppi interi e in diverse parti del paese, indipendentemente, mettono in atto delle scene del film. Se non possiamo vederlo lo riproduciamo, fanno…. Quando decidono di revocare il bando e tornare a proiettarlo nei cinema, non ci sono più spettatori, in certi casi nemmeno le sale o addirittura le città. La geografia è così cambiata». L’ossessione del visibile, in Giovenale, è insita in noi e non concede scampo. Non ci si può allontanare dalla propria posizione (di lavoro, di combattimento), se non si hanno le immagini successive: «Sulla pellicola la seconda immagine dell’incendio si sovrappone alla prima e la brucia».

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Laura Pugno, recensione comparsa su “il manifesto”, 24 luglio 2007, p.13

Un reading e una sequenza

Sabato (14 luglio) Linh Dinh – in occasione di un suo reading al Chapterhouse Cafe di Philadelphia – ha letto fra l’altro una mia prosa/microracconto in italiano, e la traduzione inglese che ne ha tratto. Lo ringrazio davvero per il lavoro attentissimo sui testi, per la generosità, e per l’idea di postare testo e video della lettura su Poetic Invention. Thanx Linh!

Ringrazio anche Chiara De Luca, che dallo stesso giorno ospita sul proprio sito una sequenza di undici testi miei: due poesie uscite su “Nuovi Argomenti”, quattro da Il segno meno (Manni, 2003); e cinque prose da Endoglosse (Biagio Cepollaro E-dizioni, 2004). Molto bella – e assolutamente vicina al mood dei brani – la fotografia sua inserita come copertina della sequenza.