Archivi tag: Alberto D’Amico
26 ottobre, studio campo boario, paradiso
28 ottobre, roma: pasquale polidori, “io ho visto solo la fine” – happening allo studio campo boario
IO HO VISTO SOLO LA FINE
rottami di lettura di URLO attraverso Jackson Pollock, Gina Pane, Ferruccio De Filippi
un happening con
Giovanna Fiacco Alberto D’Amico Naoya Takahara Michele Zaffarano Tianyi Xu Pasquale Polidori Chiara Vignandel Salvatore Zoncheddu
Studio Campo Boario – Roma – 28 ottobre 2021 – dalle 16:30 alle 20:30
grazie a Federica Luzzi
http://www.pasqualepolidori.net/wp-content/uploads/2021/08/onde.gif
Io ho visto solo la fine è una lettura di URLO in forma di happening, dove il testo di Ginsberg è restituito mediante l’accadere contemporaneo di un insieme di azioni concentrate nello stesso luogo, lo Studio Campo Boario a Roma e le strade nei dintorni. Queste azioni, di cui URLO è un perimetro non sempre oggettuale, funzionano come attraversamenti del poema che, fin dal suo apparire, si è posto come un dato materiale e spaziale, costruito sull’unità di misura del respiro e sulla sua forzatura, ossia la ricorsiva messa alla prova della tenuta plastica della voce: la voce di Ginsberg che, il 7 ottobre 1955 nella Six Gallery a San Francisco, estatico e al limite della verbigerazione, rovescia il dentro-fuori di corpo e delirio, tenuti insieme da ossessivi nodi anaforici, che sono l’appiglio sintattico di una oralità che rischia ripetutamente la deriva dei significati, lo smarrimento del punto, nelle frasi lunghe che compongono il poema e nelle quali è densissima la concettualizzazione delle singole parole. Da sempre, quando si parla di URLO, se ne sottolinea il carattere di denuncia nei confronti della realtà politica, sociale ed economica americana: nel processo che seguì alla pubblicazione del libro, per respingere l’accusa di oscenità la difesa userà l’argomento secondo cui URLO esprime realisticamente il patimento dei derelitti; in altri termini, oscena è la vita di chi è fatto fuori dal sistema, non il linguaggio che naturalisticamente riflette questa ultra-marginalità. Oltre il ragionevole margine linguistico-sociale, non è più il caso di cercare una ragionevolezza dell’espressione. Per questo URLO esprime certo una denuncia contro la realtà, ma lo fa abbandonando la realtà e estromettendola al discorso, più che riflettendola; nel discorso-URLO c’è una ricercata costruzione di immagini difficili da mettere a fuoco con gli strumenti di un pensiero moralizzatore, che intende cioè perseguire il fine di comprendere. Si ha più l’impressione che l’unica comprensione possibile sia non la chiusura del punto, l’abbraccio del senso (comune), bensì lo spalancamento del discorso alle sue paradossalità, anche musicali. È il corpo di Ginsberg che, attraverso la voce ed euforicamente, si assume poi il compito di dimostrare possibile una tale estrema elasticità del voler dire, senza che esso arrivi mai a rompersi del tutto.
[continua qui: http://www.pasqualepolidori.net/opere/io-ho-visto-solo-la-fine/]
alberto d’amico: i libri dell’infanzia (per “il volto dei libri”, mostra al castello di santa severa)
Videocontributo per la mostra Il Volto dei libri. Libri da vedere, presso il Castello di Santa Severa, a cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno.
buon ferragosto dalla piana di alvito / alberto d’amico. 2021
immagini dall’installazione di ilaria restivo, “beat/’beatarivoluzione’ _ 3-4 luglio 2021, studio campo boario
https://www.instagram.com/p/CQ5nE3AnDjV/
studio campo boario: 4 luglio 2021 _ “eternità dorata”: il beat
il libro “il paradiso e le sue rappresentazioni” (studio campo boario, 2020-21)
risoluzione media (9,83 Mb):
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versione sfogliabile:
https://archive.org/details/il-paradiso-e-le-sue-rappresentazioni-studio-campo-boario-2020-21-mr
alta risoluzione (versione sfogliabile, 94,4 Mb):
https://archive.org/details/il-paradiso-e-le-sue-rappresentazioni-studio-campo-boario-2020-21-hr
visione a schermo del pdf su slowforward (media risoluzione):
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/05/il-paradiso-e-le-sue-rappresentazioni_-studio-campo-boario-2020-21_-mr.pdf
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COMUNICATO ESTESO:
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/05/il-paradiso-e-le-sue-rappresentazioni_-comunicato-esteso.pdf
paradise room: apertura (su prenotazione) della mostra allo studio campo boario, 14-16 maggio 2021
Con un leggero ritardo lo Studio Campo Boario (Roma, v.le Campo Boario 4a) apre la mostra
Paradise Room
all’interno (e all’esterno) del padiglione progettato da David Sabatello
interventi di:
Massimo Arduini, Marco Ariano, Carmelo Baglivo, Jacopo Benci,
Giulia Bertotto, Alberto D’Amico, Stefania Fabrizi, Marco Giovenale, Pierluigi Isola,
Fabio Lapiana, Lucia Nazzaro, Anna Onesti, Gabriella Pace, Julie Rebecca Poulain,
Ilaria Restivo, Andrea Sabatello, Silvia Stucky
video di:
Paolo Albani, Niccolò Daviddi, Ada De Pirro, Raffaela Fazio, Gianni Garrera, Giuseppe Garrera
La mostra è inserita nell’evento Il Paradiso e le sue rappresentazioni,
ideato e curato da Alberto D’Amico e Bruno Lo Turco per RAW Rome Art Week 2020
Visite su prenotazione anticipata (all’indirizzo albertodamico62@gmail.com)
Le visite possono essere fissate nel tratto di tempo che va
dalle 16:00 del venerdì 14 maggio fino alle 20:00 di domenica 16 maggio 2021
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Negli stessi giorni (a partire dalla mattina di venerdì 14) sarà consultabile su slowforward.net il libro curato da Silvia Stucky con gli interventi degli artisti e relatori: sarà disponibile in media risoluzione (9,83 Mb), sfogliabile direttamente su slowforward, e in alta risoluzione (94,4 Mb), scaricabile sempre dallo stesso sito.
pettini o forchette? / alberto d’amico. 1985
musiche di Fabrizio De Rossi Re e Lucio Gregoretti
l’estate del settantasei (premontato) / alberto d’amico. 1976-2021
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Rielaborazione del suono: Federico Miconi