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Da ‘Baobab Experience’: la storia di Barah

Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta.

La piccola Barah potrà riabbracciare il suo papà.

Dopo 4 anni di lontananza forzata e una separazione dolorosissima, dopo un anno di colpevole inerzia della Prefettura di Roma, abbiamo vinto il ricorso in Tribunale: al Ministero degli Esteri, condannato al pagamento delle spese di lite, è stato ordinato di rilasciare il visto di ingresso per la piccola e la nonna.

Questo è il significato del Natale.

Questa è la campagna “Uscite d’emergenza”.

La famiglia di Barah è una delle tante famiglie separate e distrutte dalla guerra e dalle frontiere.

La bambina, con la nonna e la bisnonna vivono nel campo profughi di Touloum, nella regione di Wadi Fira, al confine tra Sudan e Ciad.

Sono fuggite lì, dopo i massacri di Al-Fashir, capitale del Darfur settentrionale.

Nel campo UNHCR manca tutto: acqua potabile e cibo ma anche sicurezza.

La giovane zia di Barah è andata un giorno a fare la legna e non ha mai più fatto ritorno. Scomparsa. Di lei si sono perse le tracce come per le altre vittime dei frequenti rapimenti.

Nonostante questo, l’Italia si è di nuovo mostrata quella che è: un Paese illegale. Continua a leggere

una firma per la palestina: netanyahu criminale di guerra

https://mettilafirma.it/netanyahucriminale/

NETANYAHU CRIMINALE DI GUERRA – FERMARE IL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE

La risposta del governo israeliano al terribile attacco terroristico di Hamas del 7 Ottobre ha preso fin da subito la forma di una ritorsione contro la popolazione civile, una punizione collettiva del popolo palestinese.

Quello a cui stiamo assistendo è un genocidio di fatto del popolo palestinese nella Striscia di Gaza, poiché appare chiara «l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come tale» come recita l’art. 2 della convenzione ONU sul genocidio del 1948, sottoscritta anche da Israele.

Per questo chiediamo che il governo italiano prenda una posizione chiara e sostenga la richiesta alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja presentata dal Sudafrica affinché Israele venga indagato per la commissione di crimini di guerra.

La richiesta chiede che vengano prese azioni urgenti per:
1) il cessate il fuoco immediato;
2) il ritorno dei profughi palestinesi nelle proprie case;
3) smettere di negare alla popolazione civile aiuti umanitari, cibo, acqua ed elettricità;
4) impedire che il governo israeliano inciti al genocidio, punendo chi lo faccia;
5) garantire indagini internazionali e indipendenti sui crimini di guerra commessi;


Aiutaci a dare voce al popolo palestinese, firma per chiedere che Netanyahu venga processato per crimini di guerra e per fermare il genocidio del popolo palestinese!

https://mettilafirma.it/netanyahucriminale/

“di là dal fiume” 2023: programma della sesta edizione della rassegna curata dal teatroinscatola

DI LÀ DAL FIUME
2023, sesta edizione

Dal 29 agosto il Cibo fra Sacro e Profano – centro di ispirazione del fare arte
http://www.teatroinscatola.it/di-la-dal-fiume-sesta-edizione/

Pronta la sesta edizione di Di là dal fiume, la rassegna promossa da Teatroinscatola che dal 29 agosto torna a trasformare luoghi insoliti della Città Eterna in palcoscenici pulsanti di altrettanti eventi di cultura e di spettacolo; il festival infatti ha tra i suoi obiettivi quello di scoprire o riscoprire luoghi della città attraverso la proposta di incontri artistici di qualità.

Esattamente a cinquant’anni dall’uscita del film La grande abbuffata di Marco Ferreri (film che sarà ricordato proprio nella sala da pranzo dove il film fu “concepito” grazie anche alla collaborazione con la Casa Museo Tognazzi), l’associazione Teatroinscatola presenta una rassegna che ha come slogan: 11 modi di affrontare la cultura del cibo in 13 luoghi della città di Roma. Filo rosso di questa edizione – proprio mentre l’Unesco candida la cucina Italiana come patrimonio immateriale – è dunque il cibo, in particolar modo nel suo rapporto atavico e profondo con le arti: il teatro probabilmente nasce ad Atene nelle feste dionisiache tra cibo e vino; nei teatri elisabettiani si consumavano cibo, birra e vino; cibo e vino sono stati per decenni il contorno delle rappresentazioni liriche. La rassegna, quindi, si metterà a confronto con il tema cibo da 11 punti di vista artistici e culturali differenti: Cibo e Teatro, Cibo e Cinema, Cibo e Arte, Cibo e Architettura, Cibo e Tradizione, Cibo e Storia, Cibo e Costume, Cibo e Intercultura, Cibo e Infanzia, Cibo e Sacro, Cibo e Solidarietà.

PROGRAMMA :

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