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1973-77, milano: la “mostra incessante per il cile”

un articolo di Roberta Garieri

http://www.hotpotatoes.it/2021/11/11/solidarieta-transatlantiche-la-mostra-incessante-per-il-cile/

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Il concept della “mostra incessante” rispondeva dunque a un desiderio collettivo di sperimentazione e cambiamento. Artisti, collettivi, spesso in collaborazione con associazioni e gruppi militanti, realizzarono interventi dentro e fuori la galleria, creando un tessuto sociale che oltrepassò i limiti fisici e concettuali dello spazio espositivo – soprattutto a partire dalla seconda stagione del 1974/1975. I promotori di questo risveglio collettivo furono principalmente Giovanni Rubino e Corrado Costa, con Gigliola Rovasino, un piccolo gruppo che in seguito si allargò includendo altri partecipanti.
Il primo evento inaugurale si svolse dal 18 ottobre al 5 novembre del 1973 negli spazi della galleria e prevedeva interventi di Rubino, Costa ed Emilio Villa su Cartoons for the Cause, un catalogo di illustrazioni politiche dell’artista dell’Ottocento inglese Walter Crane. Nello specifico, si trattava di un lavoro collettivo a sei mani: i fotomontaggi di Rubino e i contributi scritti di Costa e del poeta e critico d’arte Emilio Villa.
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alison knowles: a genova dal 7 ottobre

ALISON KNOWLES
Not Only Beans
@ UnimediaModern | Piazza Invrea, 5/b – 16121 – Genova
7 ottobre – 30 novembre 2021

https://www.unimediamodern.it/
https://www.facebook.com/Unimediamodern-Genova-514013988958525/

Il 7 ottobre 2021 si inaugura la cinquantunesima stagione di UnimediaModern, con una mostra personale di Alison Knowles, dal titolo “Not only beans”, nell’ambito della rassegna START che vede coinvolte tutte le gallerie d’arte genovesi.

Alison Knowles, nata a New York nel 1933, è nota per le sue installazioni, performance, soundworks e pubblicazioni. Negli anni ’60, ha partecipato attivamente alla scena artistica newyorkese collaborando con artisti come John Cage e Marcel Duchamp. Nel 1962 era presente a Wiesbaden al primo Festival Fluxus, la rete internazionale di artisti che viene considerata l’ultima avanguardia, i cui membri aspirano a fondere diversi media e discipline artistiche.
In un suo prezioso testo Henry Martin parla di Ars Gratia Artis (principio della ricerca libidinale) a proposito di Fluxus, “…Impariamo a lasciar libero nelle nostre vite uno spazio per eventi, esperienze, emozioni e sensibilità che alimentino un senso di integrità a di pienezza e che altrimenti, e erroneamente, potremmo ritenere gratuiti…” Questo invito, valido per qualsiasi evento artistico, è particolarmente utile a chi si avvicina al lavoro di Alison Knowles, sia nelle opere visive sia negli eventi e nelle performance, che prevedono sovente un coinvolgimento del pubblico, tra immagine e suono, mentre un sottile senso di humour e di surrealtà le pervade ondivago.
Alison Knowles con il suo lavoro riesce a farci vedere cose che prima non eravamo in grado di vedere (come ha scritto sul suo Note-book) e questo è il mistero della poesia.
La mostra è accompagnata da un flyer con testi di Alessandra Gagliano Candela, Caterina Gualco e Henry Martin.

Nella project room sarà presentata una selezione di opere di artisti Fluxus, in attesa di festeggiarne il sessantesimo compleanno nel 2022.

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