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promemoria: stasera, “USCITA 43”: Jennifer Scappettone e Difforme Ensemble al Cinema Palazzo

A Roma, OGGIsabato 5 maggio, alle ore 22:00

presso l’EX CINEMA PALAZZO – Sala VITTORIO ARRIGONI
(Piazza dei Sanniti, a San Lorenzo)

Jennifer Scappettone e  Difforme Ensemble in

USCITA 43

Un’archeologia della discarica e operetta di finestre “pop-up”: Uscita 43 è un lirico punto di fuga dall’incubo della tossicità della vita odierna periferica, da Roma a New York. Paesaggi testuali, proiettati nell’ambiente, diventano partiture per cori accattivanti di manager, politici, tossine, poetastri post-pastorali, e una Alice/Malice in Underland….

http://www.facebook.com/events/281110918644881/

http://www.nuovocinemapalazzo.it/event/jennifer-scappettone-difforme-ensemble-exit-43/

Jennifer Scappettone è nata a New York. Ha pubblicato le raccolte From Dame Quickly (New York: Litmus, 2009), Err-Residence (Milwaukee: Bronze Skull, 2007) e Beauty [Is the New Absurdity] (dusi/e kollectiv, 2007), e, come curatrice, Belladonna Elders Series #5: Poetry, Landscape, Apocalypse (New York: Belladonna, 2009), che raccoglie le sue poesie e prosa accanto a nuovi scritti di Etel Adnan e Lyn Hejinian. Ode oggettuale / Thing Ode (Roma: La Camera Verde, 2008) è stato tradotto da Scappettone in dialogo con Marco Giovenale. Ha tradotto dall’italiano l’opera poetica di Amelia Rosselli, uscita con l’University of Chicago Press con il titolo di LOCOMOTRIX, e ha curato un dossier sulla poesia di ricerca contemporanea italiana per la rivista “Aufgabe” (#7, 2008). Sta collaborando con la coreografa Kathy Westwater e l’architetto Seung Jae Lee a una serie di performance/installazioni di cui le prime rappresentazioni, intitolate PARK, hanno avuto luogo a Dance Theater Workshop e a Fresh Kills Park a New York City. Sue poesie visive sono state esposte a mostre in Italia, Belgio, Giappone, e negli Stati Uniti. È in corso di scrittura un suo studio critico su modernismo e postmodernismo a Venezia, intitolato Killing the Moonlight: Modernism in Venice. Testi, letture e video sono raccolti in http://oikost.com/. Scappettone è docente di Letteratura e Creative Writing all’Università di Chicago. E’ stata borsista del Rome Prize all’Accademia Americana di Roma.

Difforme Ensemble è formato da Marco Ariano, Renato Ciunfrini e Roberto Fega, musicisti-sperimentatori tra i più originali e poeticamente radicali della scena contemporanea.

Marco Ariano: http://marcoariano.idra.it/

Renato Ciunfrini: http://www.myspace.com/renatociunfrini

Roberto Fega: http://www.myspace.com/fegaroberto

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[ testi da Uscita 43 si possono trovare sul numero del “verri” n.48, attualmente in distribuzione:
alcune copie saranno disponibili in occasione della performance del 5 maggio ]

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5 maggio: “USCITA 43”: Jennifer Scappettone e Difforme Ensemble al Cinema Palazzo

A Roma, sabato 5 maggio, alle ore 22:00

presso l’EX CINEMA PALAZZO – Sala VITTORIO ARRIGONI
(Piazza dei Sanniti, a San Lorenzo)

Jennifer Scappettone e  Difforme Ensemble in

USCITA 43

Un’archeologia della discarica e operetta di finestre “pop-up”: Uscita 43 è un lirico punto di fuga dall’incubo della tossicità della vita odierna periferica, da Roma a New York. Paesaggi testuali, proiettati nell’ambiente, diventano partiture per cori accattivanti di manager, politici, tossine, poetastri post-pastorali, e una Alice/Malice in Underland….

http://www.facebook.com/events/281110918644881/

http://www.nuovocinemapalazzo.it/event/jennifer-scappettone-difforme-ensemble-exit-43/

Jennifer Scappettone è nata a New York. Ha pubblicato le raccolte From Dame Quickly (New York: Litmus, 2009), Err-Residence (Milwaukee: Bronze Skull, 2007) e Beauty [Is the New Absurdity] (dusi/e kollectiv, 2007), e, come curatrice, Belladonna Elders Series #5: Poetry, Landscape, Apocalypse (New York: Belladonna, 2009), che raccoglie le sue poesie e prosa accanto a nuovi scritti di Etel Adnan e Lyn Hejinian. Ode oggettuale / Thing Ode (Roma: La Camera Verde, 2008) è stato tradotto da Scappettone in dialogo con Marco Giovenale. Ha tradotto dall’italiano l’opera poetica di Amelia Rosselli, uscita con l’University of Chicago Press con il titolo di LOCOMOTRIX, e ha curato un dossier sulla poesia di ricerca contemporanea italiana per la rivista “Aufgabe” (#7, 2008). Sta collaborando con la coreografa Kathy Westwater e l’architetto Seung Jae Lee a una serie di performance/installazioni di cui le prime rappresentazioni, intitolate PARK, hanno avuto luogo a Dance Theater Workshop e a Fresh Kills Park a New York City. Sue poesie visive sono state esposte a mostre in Italia, Belgio, Giappone, e negli Stati Uniti. È in corso di scrittura un suo studio critico su modernismo e postmodernismo a Venezia, intitolato Killing the Moonlight: Modernism in Venice. Testi, letture e video sono raccolti in http://oikost.com/. Scappettone è docente di Letteratura e Creative Writing all’Università di Chicago. E’ stata borsista del Rome Prize all’Accademia Americana di Roma.

Difforme Ensemble è formato da Marco Ariano, Renato Ciunfrini e Roberto Fega, musicisti-sperimentatori tra i più originali e poeticamente radicali della scena contemporanea.

Marco Ariano: http://marcoariano.idra.it/

Renato Ciunfrini: http://www.myspace.com/renatociunfrini

Roberto Fega: http://www.myspace.com/fegaroberto

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[ testi da Uscita 43 si possono trovare sul numero del “verri” n.48, attualmente in distribuzione:
alcune copie saranno disponibili in occasione della performance del 5 maggio ]

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AMELIA ROSSELLI / Locomotrix

New Book from the University of Chicago Press
A musician, musicologist, and self-defined “poet of research,” Amelia Rosselli (1930–96) was one of the most important poets to emerge from Europe in the aftermath of World War II. Following a childhood and adolescence spent in exile from Fascist Italy between France, England, and the United States, Rosselli was driven to express the hopes and devastations of the postwar epoch through her demanding and defamiliarizing lines. Rosselli’s trilingual body of work synthesizes a hybrid literary heritage stretching from Dante and the troubadours through Ezra Pound and John Berryman, in which playful inventions across Italian, English, and French coexist with unadorned social critique. In a period dominated by the confessional mode, Rosselli aspired to compose stanzas characterized by a new objectivity and collective orientation, “where the I is the public, where the I is things, where the I is the things that happen.” Having chosen Italy as an “ideal fatherland,” Rosselli wrote searching and often discomposing verse that redefined the domain of Italian poetics and, in the process, irrevocably changed the Italian language.
           This collection, the first to bring together a generous selection of her poems and prose in English and in translation, is enhanced by an extensive critical introduction and notes by translator Jennifer Scappettone. Equipping readers with the context for better apprehending Rosselli’s experimental approach to language, Locomotrix seeks to introduce English-language readers to the extraordinary career of this crucial, if still eclipsed, voice of the twentieth century.
“In the landscape of twentieth-century Italian writing, Amelia Rosselli’s poems stand out as a unique achievement, cultivating oblique, discontinuous forms that mix social diagnosis and satire, memory and introspection, tragedy and utopianism. Jennifer Scappettone’s editorial project is a work of cultural restoration that helps to create a broader context in which the anglophone reader can more fully appreciate Italian poetic traditions. But she has done much more: drawing on her own formidable skills as an experimental poet in English, Scappettone has produced an ambitiously innovative translation whose effects are at once stunning and uncanny in recreating the Italian. The result is a body of poetry that is challenging, to be sure, yet tremendously powerful.”—Lawrence Venuti, Temple University
Jennifer Scappettone is assistant professor of English and creative writing and associated faculty of Romance languages and literatures at the University of Chicago, and was the Andrew W. Mellon Post-Doctoral Rome Prize Fellow in Modern Italian Studies for 2010-11. Her poetry collections include From Dame Quickly and the bilingualThing Ode/Ode oggettuale.
Please contact Micah Fehrenbacher at the University of Chicago Press for more information.


“Il noto, il nuovo”, di Giovanna Frene: il 3 febbraio a Milano

Venerdì 3 febbraio 2012, alle ore 21
presso la Libreria Popolare di via Tadino 18, Milano

Presentazione del libro di poesie di  Giovanna Frene

Il noto, il nuovo

(Transeuropa, novembre 2011)

Prefazione di Paolo Zublena, Postfazione di Silvia De March Traduzione di Jennifer Scappettone e Joel Calahan Fotografie di Laura Callegaro

Saranno presenti Giovanna Frene e Paolo Zublena

Coordina Alessandro Broggi.

Il libro

Che cos’è il potere? Quali relazioni ci sono tra il potere e la storia? Qual è il ruolo della poesia nel mondo di oggi? È a queste domande che Il noto, il nuovo, libro duro e scabro, essenziale e tuttavia densissimo, cerca di dare un senso, non con risposte dirette, ma con l’allegoria dei fatti storici, sulla scia di quanto stanno operando in prosa autori come Littell, Vollmann, Binet. Attraverso suggestioni provenienti da epoche e voci diverse, emerge come in un palinsesto il quadro sconcertante della ineluttabilità dell’esercizio del potere e della violenza come motore della storia. Proprio per questo, nessun uomo è escluso dalla facoltà della scelta e dal dissidio della colpa. E anche la poesia non può più permettersi di rimanere rinchiusa in schemi lirici ormai desueti e che la allontanano dal mondo. Non si tratta semplicemente di un libro di poesia civile, ma di versi che riflettono la Storia.