Archivio mensile:Maggio 2020

passaparola 2020 (forum del libro): incontri online

Passaparola è l’evento annuale dell’associazione Forum del Libro. “LEGGERE, IL FUTURO” è il titolo di quest’edizione che cerca di interpretare le tendenze e le sfide del mondo della lettura, indagando le potenzialità dell’incontro con il digitale: https://forumdellibro.org/passaparola-2020/

intervista a gaetano altopiano, a proposito del sito di scritture “il cucchiaio nell’orecchio”

D: Quando e perché nasce il sito Il cucchiaio nell’orecchio? Con quali caratteristiche, caratteri specifici (ed esigenze che li fondano)?

R: Dopo la chiusura del “Cric”, giornale fondato e diretto da Fulvio Abbate sul quale scrivevamo entrambi, io e Ciccio intendo, ultima esperienza online in ordine di tempo, Francesco Gambaro mi comunicò il desiderio di mettere in rete un suo personalissimo sito di scrittura, più per sé stesso e per gli amici per l’appunto che per un ipotetico pubblico di lettori, che dovessero venire, ovviamente sarebbero stati i benvenuti. Libertà assoluta dunque (la nostra) all’insegna del buon scrivere e del buon leggere quotidiano. Brani selezionati, chicche da intenditori, pop-letteratura, anarchia e strade laterali. Era il 2013 e ci siamo avventurati: lui avanti, inarrivabile per la verità, e io dietro come vicedirettore.

 

D: Quale ritratto disegneresti di Francesco Gambaro?

R: Su Youtube c’è una bella intervista di qualche minuto dove una giornalista chiede a Massimo Cacciari che ricordo avesse di Ezra Pound, che come sappiamo ha vissuto gli ultimi suoi anni a Venezia dove è sepolto nell’isola di San Michele. Cacciari afferma di averlo conosciuto negli anni della sua adolescenza. “Come lo ricorda lei, Ezra Pound? Che ricordo ha?” chiede la donna. Cacciari chiosa molto semplicemente con queste parole: “un profeta” – pausa – “assolutamente un profeta”. Francesco era un uomo di intelligenza superiore.  Era baciato dalla grazia. Siamo a quei livelli.

 

D: Inserirei qui un suo testo preso dal Cucchiaio. Riflettiamoci insieme se vuoi.

R: L’ultima pubblicazione di Francesco sul Cucchiaio prima di morire:

Francesco Gambaro
IO SONO JACK SMITH (II)

30 Aprile 2019

Non saluto alle spalle della gente. Io sono jack smith. Se ti giri dopo che ti ha detto addio non alzi la mano. Questo è il girato ma nel montaggio deve saltare quella cazzo di mano, mi spiego? Forse i ciechi li saluti con la mano? Si? Allora sei un Giufà. Giufà in fondo alla valle non è a vista di suo padre. Suo padre gli chiede: arriva l’acqua? Giufà fa sì con la testa. Ai ciechi grido nell’orecchio, fanculo cieco. Del resto non mi interesso, il sesto non è il il testo. I ponti possono saltare, i grilli finalmente riposare. Buh al congiuntivo. Mi dicono che sono troppo dentro di me, troppo indicativo, troppo io. Sbagliato. Non frequento il concetto, sono una congettura, una superficie liù, sconosco non conosco, fraintendo non centro, scontesto non contesto, buh, io sono jack smith, riparo valvole, dormo dentro una CGE mod. 365 sulla stazione di New York 1954 con coperta in ciliegio. Una specie di paremecio ma ho le mie onde. Ogni tanto mi addormento con la pipa spenta e sfrigolo la gola senza corrente. Per il resto non resto con le mani in mano. Mai senza mani mai. Faccio verdura. Faccio quello che ogni uomo di un condominio civile fa: non rubo la spazzatura. Io sono jack smith, amo i maglioni rossi, pochissimo i condomini. Come sto? Come può stare un avverbio: purtroppo bene.

 

D: Il sito ospita testi solitamente brevi. La brevitas è già in sé una poetica, o parte di una poetica, oppure esprime (più e meglio di altre caratteristiche) le poetiche che al sito interessano?
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D: Quali sono queste ultime? L’inclinazione prevalente del Cucchiaio, e mi garba, mi sembra quella sperimentale, o comunque ‘non mainstream’. Posso però sbagliare…

R: Bè, in effetti, sul Cucchiaio si rema quasi esclusivamente controcorrente. E con colpi secchi e decisi. E il testo breve è il preferito. E’ stata la filosofia fondante del giornale ed è quello che il giornale predilige tuttora: tre testi al giorno da tracannare di colpo. C’è una ricerca metodica del petardo, del bombolone alla crema, del cortometraggio fulminante. Di tutto ciò che godi e si consuma subito. Anche se a volte qualche testo un po’ più lungo appare. E poi, vuoi mettere il piacere unico di impiattare il “mai visto prima”? l’esclusiva della “Primavoltità” insomma per dirla alla Bob Bazlen? Sul Cucchiaio scrive solo gente di talento. Poco conosciuta, magari, un po’ matta magari, ma di talento.

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QUI una nota biobibliografica di Gaetano Altopiano

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scrittura concettuale / conceptual writing. due libri (direi) recenti. e importanti

     

“5-6 minuti”: silvia tripodi, “ellora” – mp3 – lettura e annotazioni

quattro minuti circa di lettura di Silvia Tripodi + circa due minuti di veloci annotazioni frammentarie di Marco Giovenale, che ripercorrono e variano la scheda critica a suo tempo scritta per il libro:


ELLORA
di Silvia Tripodi

Ed. IkonaLíber, Collana Syn _ scritture di ricerca
http://www.ikona.net/silvia-tripodi-ellora/

con
4 minuti circa di lettura dell’autrice
+
circa 2 minuti di notille critiche
di Marco Giovenale, che ripercorrono e
variano la scheda editoriale

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evento facebook:
https://www.facebook.com/events/603101517228013/

anteprima di testi:
https://youtu.be/ZbRPj-xtmao

per acquistare il libro (in cartaceo o ebook):
http://www.ikona.net/contatti/
https://www.bookrepublic.it/book/9788897778653-ellora/

“cosa significa?”
http://www.treccani.it/enciclopedia/ellora-o-elura_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://it.wikipedia.org/wiki/Ellora

la pagina fb:
https://www.facebook.com/tripodi.ellora.ikonaliber/

la collana Syn:
http://www.ikona.net/category/edizioni-ikonaliber/syn_scritture-di-ricerca/

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Silvia Tripodi (1974) vive a Roma. Nel 2013 ha partecipato a RicercaBo. Suoi testi sono apparsi su gammm.org, Nazione Indiana, Nuovi Argomenti, e sulle riviste l’immaginazione, Atelier, OEI, L’Ulisse, VLNA, Nioques. Presente nell’antologia Totilogia (a cura di Daniele Poletti, Cinquemarzo 2014) e nella rassegna Ex.it. Materiali fuori contesto (Albinea, 2013: incontri e volume di testi). Nel 2014 ha vinto il Premio Lorenzo Montano (sezione poesia inedita) e nel 2015 la prima edizione del Premio Elio Pagliarani con la silloge Voglio colpire una cosa (Zona 2016). Presente nell’antologia La parola informe (a cura si Sonia Caporossi, Marco Saya, 2018) e in Nuove poesie italiane 2018, a cura di Matteo Marchesini (Elliot, 2019). Il suo precedente libro, Punu, è uscito nella collana Lacustrine curata da Renata Morresi (Arcipelago Itaca, 2018).

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N.B.: l’iniziativa “5-6 minuti” non è una diretta ma – come si vede – già un podcast: consiste infatti nella
pubblicazione di un mp3 inedito, che rimane poi in rete stabilmente.

>>> con questo post si conclude il ciclo di presentazioni on line dedicate ai libri SYN <<<

 

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luca maria patella, “sotto il pino”, per “che fare? / what is to be done?”, r.a.m. 3 aprile 2020

LUCA MARIA PATELLA
Sotto il Pino, 03/04/2020, Roma. Contributo #25 dal progetto Che fare ? / What Is To Be Done? di RAM radioartemobile a cura di Cecilia Casorati, regia di Karolina Liusikova e Luca Vitiello.

Che fare ? / What Is To Be Done?

Quando l’arte non si fa vedere, si fa sentire.

Questa semplice frase riassume in maniera compiuta il senso dell’iniziativa di RAM radioartemobile, che da 20 anni è un luogo in cui l’immaterialità del suono delinea il corpo concreto e presente dell’arte. Da lunedì 16 marzo al 1 maggio 2020 sono stati pubblicati quotidianamente i contributi di 49 artisti invitati a partecipare al progetto. Ognuno è consultabile sulla pagina web dedicata: www.radioartemobile.it/che_fare.

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