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“flânerie e collezionismo a roma”: su ‘artslife’ un dialogo con giuseppe garrera

“Clara Tosi Pamphili, storica e critica delle arti applicate, ha introdotto alla fruizione il mirabolante racconto dello storico dell’arte, curatore e collezionista Giuseppe Garrera. Un racconto intimo e mosso, dalle iniziali impressioni romane alla febbre dell’accumulo, sulle orme del suo testo recentemente pubblicato Collezionismo di strada. Passaggi e derive per la città di Roma in cerca di tesori“, edito da Ronzani: https://ronzanieditore.it/acquista/storie-di-collezionismo-di-strada/

L’articolo – e intervista a Giuseppe Garrera – continua qui: https://artslife.com/2024/01/31/flanerie-e-collezionismo-a-roma-in-dialogo-con-giuseppe-garrera/

“in memoriam giuliano mesa”: da oggi (10 agosto) tutte le sere fino a domenica (13 agosto), a roma, in camera verde

CENTRO CULTURALE LA CAMERA VERDE
Via Giovanni Miani 20, Roma
t. 3405263877 – info@lacameraverde.com

In Memoriam Giuliano Mesa

incontri, appunti, letture, libri e altri frammenti dai diari filmici della Camera Verde
a cura di Gians

Programma della proiezione:

da OGGI, giovedì 10, a seguire ogni sera, venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 agosto 2023
alle ore 20:30

dai diari filmici della Camera Verde, 1,6,7 di Giuliano Mesa
(registrazione del 27 giugno 2007): in occasione dell’uscita del libro nella collana ‘Felix’, GM legge testi da Nun (come dice nel video: “sarà l’opera postuma.”): Fuga tripla, 1,6,7, Nigredo, e Nunc stans.

video di
Giovanni Andrea Semerano, 2007

musica di
Matias Guerra

con
Giuliano Mesa, Marco Giovenale

*

in sala tra gli altri:
Alfredo Anzellini, Fiammetta Cirilli, Giovanni Cozzani, Gianluca Gigliozzi, Giuliana Laportella, Giulio Marzaioli, Grazia Menna, Laura Nobili, Gilda Policastro, Giancarlo Rossi, Simone Santi Gubini, Bruno Torregiani, Davide Racca, Luigi Severi, Serenella Zanotti, Michele Zaffarano

Qui il pdf della Camera verde con maggiori dettagli, e fotografie:
https://slowforward.files.wordpress.com/2023/07/in-memoriam-giuliano-mesa_-giugno-2007-agosto-2023.pdf

*

la bandella di 1,6,7:

l’architettura di 1, 6, 7 è – in qualche modo – a ponti aggettanti : un primo testo si proietta sulla sequenza di sei, il cui settimo brano è anche l’intera serie conclusiva (di sette poesie). questo, per due volte. il libro vive tanto della propria struttura matematica (ogni numero dona e riceve necessità dal/al seguente-successivo) quanto della sua proiezione in necessità sonora, che è pienamente semantica. gli attriti sillabici sono senso.

la vicenda testuale sembra non organizzare racconto. non è così. è proprio da una noce/chiusura narrante – indice e vettore poi di mito – che tutto prende avvio: da Celan, Phlebas-Tiresia fatto muto dall’acqua, in acqua scomparso, andato, in cammino. il suo fluttuare cieco – necroglossia, luce – è il testo.

le sette e poi sette onde sequenziali del testo di Mesa portano la voce dell’indovino – la sua totale chiarezza di sguardo – a insistere su forma e nome del dolore, sul segno inflitto alla materia. riaffiorante,  gettato, spento, non spento. infine la morte è linguaggio. (qualcuno ascolta). (e, anche, decifra l’identità del naufrago).

il “taci” non è esortazione al buio ma semmai chiusura-inizio della parola iterante, non orante, semmai oracolare in quanto non si nega sguardo e parola. come ogni interrotto/riavviato necessario nastro di Beckett dètta.

(MG)

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La collana ‘Felix’ (2007-2010) è descritta qui:
https://felixseries.blogspot.com/2007/01/20-gennaio-2007-felix-collana-di.html

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pod al popolo, #014_ essere giusti con carlo bordini (audionotilla su un video visto recentemente)

Il video (o meglio: una parte del video) dedicato l’8 giugno 2022 da Italian Poetry Today a Carlo Bordini e al suo libro postumo, Un vuoto d’aria, presenta alcuni dettagli – rinvenibili all’indirizzo https://youtu.be/C2TybfFzHMg?t=3241 – su cui ho voluto concentrare oggi un’attenzione in effetti non nuova, annotando in breve qualcosa sullo sgretolamento dei generi letterari e sulla natura (in parte, ma  fortemente) sperimentale della scrittura dell’autore. Tutto questo in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

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Ulteriori elementi di approfondimento sulle medesime questioni si possono trovare negli articoli e saggi che seguono:

“carlo in bilico”: annotazioni sull’indecidibilità in alcuni testi di carlo bordini  [in ‘il verri’ n. 76, giu. 2021]

andarsene da un’altra parte. ulteriori conferme su carlo bordini sperimentatore (post-generico)

alcune annotazioni per una possibile replica ad un articolo su ‘l’ospite ingrato’, n. 12, lug-dic 2022

 (cfr. estratto dall’audio, focalizzato su Bordini, qui di seguito:)

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e infine una piccola ricostruzione tascabile del ritorno all’ordine:
https://slowforward.net/2022/10/12/piccola-ricostruzione-tascabile-del-ritorno-allordine/

 

“in memoriam giuliano mesa”: dal 10 al 13 agosto a roma, in camera verde

CENTRO CULTURALE LA CAMERA VERDE
Via Giovanni Miani 20, Roma
t. 3405263877 – info@lacameraverde.com

In Memoriam Giuliano Mesa

incontri, appunti, letture, libri e altri frammenti dai diari filmici della Camera Verde
a cura di Gians

Programma della proiezione:

Giovedì 10, venerdì 11, sabato 12, domenica 13 agosto 2023
alle ore 20:30

dai diari filmici della Camera Verde, 1,6,7 di Giuliano Mesa
(registrazione del 27 giugno 2007): in occasione dell’uscita del libro nella collana ‘Felix’, GM legge testi da Nun (come dice nel video: “sarà l’opera postuma.”): Fuga tripla, 1,6,7, Nigredo, e Nunc stans.

video di
Giovanni Andrea Semerano, 2007

musica di
Matias Guerra

con
Giuliano Mesa, Marco Giovenale

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in sala tra gli altri:
Alfredo Anzellini, Fiammetta Cirilli, Giovanni Cozzani, Gianluca Gigliozzi, Giuliana Laportella, Giulio Marzaioli, Grazia Menna, Laura Nobili, Gilda Policastro, Giancarlo Rossi, Simone Santi Gubini, Bruno Torregiani, Davide Racca, Luigi Severi, Serenella Zanotti, Michele Zaffarano

Qui il pdf della Camera verde con maggiori dettagli, e fotografie:
https://slowforward.files.wordpress.com/2023/07/in-memoriam-giuliano-mesa_-giugno-2007-agosto-2023.pdf

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la bandella di 1,6,7:

l’architettura di 1, 6, 7 è – in qualche modo – a ponti aggettanti : un primo testo si proietta sulla sequenza di sei, il cui settimo brano è anche l’intera serie conclusiva (di sette poesie). questo, per due volte. il libro vive tanto della propria struttura matematica (ogni numero dona e riceve necessità dal/al seguente-successivo) quanto della sua proiezione in necessità sonora, che è pienamente semantica. gli attriti sillabici sono senso.

la vicenda testuale sembra non organizzare racconto. non è così. è proprio da una noce/chiusura narrante – indice e vettore poi di mito – che tutto prende avvio: da Celan, Phlebas-Tiresia fatto muto dall’acqua, in acqua scomparso, andato, in cammino. il suo fluttuare cieco – necroglossia, luce – è il testo.

le sette e poi sette onde sequenziali del testo di Mesa portano la voce dell’indovino – la sua totale chiarezza di sguardo – a insistere su forma e nome del dolore, sul segno inflitto alla materia. riaffiorante,  gettato, spento, non spento. infine la morte è linguaggio. (qualcuno ascolta). (e, anche, decifra l’identità del naufrago).

il “taci” non è esortazione al buio ma semmai chiusura-inizio della parola iterante, non orante, semmai oracolare in quanto non si nega sguardo e parola. come ogni interrotto/riavviato necessario nastro di Beckett dètta.

(MG)

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La collana ‘Felix’ (2007-2010) è descritta qui:
https://felixseries.blogspot.com/2007/01/20-gennaio-2007-felix-collana-di.html

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a bologna, oggi, 22 aprile, a modo infoshop: presentazione di “multiperso” e “statue linee”

OGGI, sabato 22 aprile, alle ore 18:00
Bologna, presso la libreria
Modo Infoshop
(Via Mascarella 24/b) 

presentazione dei primi due titoli della collana ‘glossa’,
di pièdimosca edizioni:

 MULTIPERSO
Antologia di microfinzioni

e
STATUE LINEE
di Marco Giovenale

introduzione e interventi del dirottatore della collana:
Carlo Sperduti

e letture di
Alessandro Busi, Angelo NGE Colella,
Marco Giovenale, Eda Özbakay

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/192283076939966

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bologna, 22 aprile, modo infoshop: presentazione di “multiperso” e “statue linee”

Sabato 22 aprile, alle ore 18:00
Bologna, presso la libreria
Modo Infoshop
(Via Mascarella 24/b) 

presentazione dei primi due titoli della collana ‘glossa’,
di pièdimosca edizioni:

 MULTIPERSO
Antologia di microfinzioni

e
STATUE LINEE
di Marco Giovenale

introduzione e interventi del dirottatore della collana:
Carlo Sperduti

e letture di
Alessandro Busi, Angelo NGE Colella,
Marco Giovenale, Eda Özbakay

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/192283076939966

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le scritture non integrate, né integrabili

rileggo un articolo di Antonio Francesco Perozzi, dello scorso anno: https://www.layoutmagazine.it/lirica-ricerca-saggio-poesia-teoria-del-tutto-poetico/.
e mi sorprende positivamente e piacevolmente un passaggio, soprattutto. questo: “Ecco, perciò, la natura quantistica della scrittura di ricerca: il testo non è proposto come massa, ma come sintomo di un’indeterminazione”.
non potrei essere più d’accordo.
meno in sintonia mi sento circa l’idea di una possibile/ipotizzabile “teoria del tutto poetico”. questo tutto, che sicuramente esiste, patisce (credo) il limite dell’aggettivo: “poetico”.
ipotizzo, invece: quanto più ci si avvicina all’oggetto di osservazione, ossia al campo di conflitti costituito dalle scritture contemporanee, tanto più ci si allontana da una loro integrazione e integrabilità, anche semplicemente come appezzamenti confinanti da unire o disunire vedendoli comunque come parti della più ampia geografia della “poesia”.

e, ancor meglio: ci sono delle “cose”, degli oggetti verbali non identificati, che non sono appezzamenti ma veri vettori di distanziamento dal genere poesia. talvolta perfino dal letterario.

verso la ricomprensione di alcune scritture sotto la dicitura “poesia” nutro la stessa sfiducia che provo verso ogni ipotesi di fusione o integrazione di alcuni elementi frammentari, prose brevi, schizzi, materiali irregolari, nel più vasto corpo della forma romanzo.

ci sono scritture che risultano cocciutamente ostili e contrarie a nutrire il predatore. si vorrebbero, anzi, all’opposto, velenose per quest’ultimo.

hanno tutta la mia simpatia.

rai radio techetè: due puntate su franco vaccari

Rai Radio Techetè (su Rai Sound) oggi 17 e domani 18 ottobre, speciale audio ‘Racconti di Fotografia: Franco Vaccari’, a cura di Francesca Vitale.

Per l’ascolto in diretta h.6:00, 14:00, 22:00.
Puntate poi riascoltabili nell’Archivio Speciali di Radio Techetè, sul sito del canale.

L’occasione per questo speciale sono i 50 anni dalla partecipazione di Vaccari alla Biennale di Venezia del 1972, dove espose Photomatic. La prima puntata ospiterà una riflessione critica di Katiuscia Biondi Giacomelli sul lavoro di Vaccari, un intervento da lei registrato per Radio Techetè. La seconda puntata sarà dedicata a un montaggio di frammenti di trasmissioni, come Radiotre Suite, in cui si è parlato, con lui e Roberta Valtorta, del suo testo Fotografia e inconscio tecnologico, del 1979, riedito poi dall’Einaudi nel 2011 a cura della stessa Valtorta.

oggi, 28 aprile, presentazione di “disordini”, di fiammetta cirilli, allo studio campo boario

a Roma, oggi, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Disordini

di
Fiammetta Cirilli

[dia•foria, 2022

Intervengono 
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti

sarà presente l’autrice

"Disordini", prose di Fiammetta Cirilli

§

Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.

Cecilia Bello Minciacchi

*

Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).

*

scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298

dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/

per informazioni e richieste:
info@diaforia.org

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28 aprile, presentazione di “disordini”, di fiammetta cirilli, allo studio campo boario

Roma, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Disordini

di
Fiammetta Cirilli

[dia•foria, 2022

Intervengono 
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti

sarà presente l’autrice

"Disordini", prose di Fiammetta Cirilli

§

Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.

Cecilia Bello Minciacchi

*

Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).

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scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298

dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/

per informazioni e richieste:
info@diaforia.org

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