Archivio mensile:Febbraio 2023
vedere, pasolini: andrea cortellessa e silvia de laude @ palazzo delle esposizioni
composition for diy atonal piano / petr valek. 2021
emilio garroni: ” il senso dell’arte”
fra una settimana, sabato 11 febbraio 2023, dalla mattina alla sera: mercatino di libri @ studio campo boario (roma)

LIBRIDINE MARKET: libri nuovi e usati, fumetti, edizioni per ragazzi, riviste, piccola editoria, scritture di ricerca
Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/419693076999128
Personalmente esporrò sul mio banchetto libri nuovi delle collane Syn (IkonaLíber), Chapbooks e UltraChapbooks (TIC Edizioni), oltre a copie – tutt’altro che facili da reperire – di testi e materiali miei, e altri libri (anche non di poesia) di vari generi e autori, usati e nuovi.
Tra i materiali presenti, ecco:
joyce’s birthday, joyce’s works
thx to Derek Beaulieu
Happy Birthday James Joyce, born on this day in 1882. Here, download a PDF of everything Joyce ever wrote: https://monoskop.org/log/?p=19288
antonio syxty legge luciano erba
oggi @ centroscritture.it: lezione su vittorio reta e “visas” (a cura di valerio massaroni)
Per una canta ride selvaggia
si appropria del contenuto di un dolore inscatolato
che tagli ogni lingua prima che raggiunga la parola,
il cuore in affanno
e fai perdere in teleologie senza fili che trattengono
e ci chiudono fuori in censure, in cesure
—Vittorio Reta, “Visas” (1976)
Oggi pomeriggio, 2 febbraio, alle ore 18, lezione di Valerio Massaroni su Vittorio Reta. Nel contesto del corso “Poesia contemporanea 2. Dagli anni ’60 agli anni ’80” del CentroScritture.
Tutto il programma su https://www.centroscritture.it/corsi
(È possibile iscriversi al corso in qualsiasi momento, anche a lezioni avviate)
tano d’amico @ libreria libri necessari: inaugurazione il 24 febbraio
Tano D’Amico _ Via degli Zingari
a cura di Matteo Di Castro
con testi di Michela Becchis e Christian Raimo
Libreria Libri Necessari
Via degli Zingari, 22/A – Roma
venerdì 24 febbraio ore 18:00
inaugurazione 1¼ Edizioni
la mostra è visitabile
fino al 1° aprile 2023
lunedì-venerdì 09:00-18:00; sabato 09:00-19:00
in collaborazione con s.t. foto libreria galleria
stampe fotografiche: Claudio Bassi / Fotogramma 24
cornici e passe-partout: Francesco Fiammeri
Via degli Zingari è il titolo della mostra di Tano D’Amico in programma, dal 24 febbraio al 1 aprile, da Libri Necessari, libreria antiquaria che ha sede in quella strada di Roma, nel cuore dello storico rione Monti.
Sullo stesso lato della via, qualche metro più in là, una lapide ricorda il comune sterminio patito da Rom, Sinti e Camminanti e dal popolo ebraico “ad opera della barbarie genocida del nazifascismo”.
Con la storia del Novecento, ma anche con quella antica, nonché con la storia dell’arte e della fotografia, Tano D’Amico si confronta non da oggi.
I suoi libri, infatti, almeno a partire da Di cosa sono fatti i ricordi (edito da Postcart nel 2011), sono concepiti come dei taccuini in cui le immagini si alternano a pagine di solo testo, di riflessione sulle metamorfosi della realtà sociale e culturale.
L’ultimo di questi taccuini, il terzo pubblicato con Mimesis Edizioni, ha per titolo Orfani del vento. L’autunno degli zingari.
Il fotografo rilegge e riscrive un nucleo significativo del proprio archivio, a cui in passato aveva già dedicato due pubblicazioni: Zingari. Fotografie di Tano D’Amico (Marcello Baraghini Editore, 1988) e Il giubileo nero degli zingari (Editori Riuniti, 2000).
L’incontro con i Rom e dunque il primo nucleo di fotografie a loro dedicate risalgono ai primissimi anni Ottanta del secolo scorso. «Ho cercato gli zingari quando il mio mondo era ormai crollato». […] Ho seguito le loro vicende, le loro feste i loro lutti».
Ma nelle stampe fotografiche pubblicate nel libro, così come in quelle esposte in mostra (stampe sempre analogiche), accanto al suo nome Tano D’Amico ha preferito non scrivere luogo e anno dello scatto.
Il risultato è un insieme di visioni e composizioni in cui, al di là degli scenari attraversati (per lo più desolati, spesso drammatici) e delle figure ritratte (soprattutto donne e bambini), l’occhio del fotografo pare accordato su una persistente nota di struggimento.
«Vorrei queste immagini fossero guardate come i fotogrammi di un film muto. Sono gli zingari della mia vita. Le immagini le regalano loro». Continua a leggere
tre anticipazioni da “maniera nera” su nazione indiana (2013)
10 febbraio: il “multiperso” a foligno




