Archivio mensile:Marzo 2023

installance #0174: il coriandolo “a” / the “a” confetti

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installance n. : # 0174
type : 1 confetti with an "a" on it  
size : ~ cm 0.7 x 1
record : highres shot
additional notes : abandoned
date : Feb. 24th, 2023
time : 4:23pm
place :  Rome, Parco Ravizza
footnote : ---
copyright : (CC) 2023 differx

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sotto il selciato c’è la spiaggia: 10 marzo 2023 / angelo pretolani

SOTTO IL SELCIATO C’È LA SPIAGGIA
VENERDÌ 10 MARZO 2023
Angelo sorride, davanti ad un muro bianco. Nel corso di questa settimana ha immerso una giovane foglia di alloro in un secchio colmo d’acqua piovana; ha compiuto queste abluzioni con estrema lentezza accompagnate da una nenia a labbra chiuse. Esperienze di confine, esercizi di derealtà.
Questa performance non ha prodotto alcun disegno e non è stata prevista documentazione fotografica dell’evento.

‘nero’ a lubiana _ “could it be tried somewhere?”

Apre domani, 9 marzo, Could it be tried somewhere?, la mostra-reading room che l’International Centre of Graphic Arts di Lubiana dedica agli esperimenti editoriali, alle indagini e ai processi di rappresentazione che NERO ha sviluppato dal 2004 a oggi. 

Era il 2004 e a Roma venivano stampate le prime copie di NERO, una nuova rivista free-press di arte e cultura contemporanea. Influenzati da interessi trasversali ma riconducibili ad un unico macro-insieme, quello delle arti contemporanee, Francesco de Figueiredo, Luca Lo Pinto, Valerio Mannucci e Lorenzo Micheli Gigotti danno vita a un progetto editoriale, desiderosi di occupare gli spazi con le idee – siano essi un museo, un bar o un centro sociale – essere interdisciplinari, generare dibattito e sperimentare.
Nell’arco di qualche anno, NERO diventa una rivista trimestrale in lingua inglese e una casa editrice specializzata in libri d’artista, saggistica teorica, edizioni e cataloghi, assecondando la spontanea esigenza di connettersi a un discorso culturale che superasse i confini nazionali o cittadini, per esplorare gli immaginari del mondo che verrà e le questioni rilevanti del presente: dalla critica dell’Antropocene al rapporto uomo-macchina, dalle pedagogie radicali alle prospettive di genere, dal capitalismo delle piattaforme alle nuove estetiche digitali.

Il progetto fa parte della più ampia mostra Middleman dell’artista Honza Zamojski. In maggio, NERO pubblicherà con lo stesso titolo un libro d’artista di Zamojski, una ricerca visiva e poetica sul Middleman, sulla sua vita quotidiana e il complesso di condizioni sociali e culturali in cui si colloca.

Could it be tried somewhere?
10. 3.–28. 5. 2023
Mednarodni grafični likovni center
Pod turnom 3, Ljubljana

leonardo canella recensisce “poesie per giovani adulti”, di michele zaffarano

nughette imperdibili di Leonardo Canella, qui:

https://www.nazioneindiana.com/2023/03/06/zaffarano-fa-laedo-in-poesie-per-giovani-adulti/

due testi (1) / carlo sperduti. 2022

Persona

Posso immaginarti. In questo mio buio è la cosa da fare.

Nel tuo sta suonando la sveglia. Mugugni una risposta, un borborigmo ti trascina interamente di qua. Ti senti stupida, guardi l’ora. Non hai sentito la prima sveglia. Per questo ti affretti.

Imbocchi il corridoio che conduce dalla camera da letto al soggiorno.

La prima discontinuità nella parete, subito a destra, si chiama porta del bagno: è la meta inaugurale della tua giornata. Con la destra già sulla maniglia ti separi dalla distrazione, focalizzando una seconda discontinuità alla tua sinistra.

Oltre il bagno, prima del soggiorno, si apre un corridoio che non c’era. A questo punto la paura ingoia i residui di sonno.

Qualcuno che non approvi ed è la tua terza persona muove passi scalzi verso lo stretto spazio incongruo. S’inoltra nel suo buio. Raggiunge sul fondo, appena quattro metri più in là, una porta. A tastoni ne trova la maniglia e apre.

Eccoti. Credo di esserci io, qui dentro, ma non accendere la luce. A chi rispondevi poco fa?

 

*

 

Giornata

Sull’autobus che la porta al lavoro, la Basilica di San Luigi Maria Grignion de Montfort occupa per alcuni secondi il piano sfocato della visione.

Si guarda la mano sinistra: ricorda perfettamente il mignolo e l’anulare mancanti. Potrebbe giurare di averli avuti fino a ieri sera. Distrazione, conclude: saranno da qualche parte: salteranno fuori quando non li cerco.

La giornata è dura come una giornata: arretrati, colleghi, battute, consegne, il progetto per il ponte verticale di Subiaco: un appalto di dubbia provenienza.

Torna a casa con un’inclinazione verso il suolo di due gradi e mezzo in più rispetto al mattino, perfettamente nella media: se ne compiace.

Trentadue minuti dopo rincasa Sebastiano dalla brutta cera.

Il taleggio si scioglie sulle patate; dai bocconcini di pollo in padella il peperoncino invade la respirazione per un eccesso di fiamma e minuti: se ne ricavano colpi di tosse e battute.

Il colorito di Sebastiano peggiora, proporzionalmente al vino ingurgitato e al gonfiore delle labbra: quando corre in bagno la corsa si confonde con un rutto e il rutto introduce un conato di vomito.

Tenendogli la fronte, lo sguardo imbocca il water: nella poltiglia color senape riconosce sei falangi.