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roma, 23, 24, 25 aprile 2023: festa della Resistenza

Roma, 12 aprile 2023 – Far conoscere in modo più approfondito una pagina fondamentale della storia cittadina, nazionale ed europea, come è stata quella della lotta per la Liberazione tra il 1943 e il 1945 e avere un’occasione per confrontarsi con i valori e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica democratica. Sono queste le motivazioni alla base della Festa della Resistenza, che si terrà il 23, 24 e 25 aprile a Roma, alla Garbatella.

L’evento – promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, curato da Electa e realizzato col supporto organizzativo di Zetema Progetto Cultura e la collaborazione del Municipio Roma VIII, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori e la media partnership di Rai Radio 3 e Rai Play Sound  sarà ad accesso gratuito e si svolgerà in vari spazi del quartiere: l’Archivio Flamigni, il Teatro Palladium e la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick – anch’essi partner dell’iniziativa – che affacciano su piazza Bartolomeo Romano, e nella piazza Damiano Sauli.

Il programma dei tre giorni proporrà molti temi legati alla Resistenza, che verranno approfonditi con lezioni, proiezioni di film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, tavole rotonde, laboratori per ragazzi. Parallelamente a queste attività, nella prima giornata, domenica 23 aprile, la Festa si diffonderà nelle strade e nelle piazze del quartiere con numerose iniziative curate dal Municipio VIII, con percorsi guidati sulla memoria territoriale in giro per Garbatellaspettacoli musicali e concertiiniziative per famiglie e un “Pranzo della Liberazione” in piazza Sauli. Tutto questo con l’obiettivo di coinvolgere le cittadine e i cittadini, in particolare i più giovani, nella riscoperta di quella stagione di lotte e di passioni che è stata la Resistenza, animata da un movimento partigiano composto da forze di diversa ispirazione politica e ideologica unite dall’antifascismo e dall’amore per la libertà, che sono state alla base dell’Italia democratica di oggi.

Il ricco programma di iniziative, ideato da Gabriele Pedullà, è stato costruito assieme a un comitato scientifico composto da alcuni tra i più importanti studiosi che hanno approfondito e spiegato la Resistenza attraverso temi e discipline diverse: Alessandro CampiStefano CarraiLucia CeciChiara ColombiniDavide ContiVictoria de GraziaFilippo FocardiSergio LuzzattoGiancarlo MoninaIlaria MoroniSilvio PonsMichela PonzaniAdriano Roccucci e Nadia Urbinati.

Numerose le personalità – tra storiciscrittori, giornalisti, studiosi di letteratura, artistimusicisti– che interverranno tra cui: Marco BelpolitiAscanio CelestiniMarco DamilanoUmberto GentiloniFanny & AlexanderIsabella InsolvibileGad Lerner, Giovanna MariniEzio MauroMichela Ponzani, Alessandro Portelli, Marino SinibaldiAmbrogio SparagnaPaolo Taviani e Benedetta Tobagi, oltre al sindaco, Roberto Gualtieri.

Porteranno le loro testimonianze anche rappresentanti di varie associazioni partigiane e di ex combattenti e deportati come: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (Aned), Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti (Anppia), Associazione Nazionale Famiglie Italiane Martiri (Anfim), Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), Associazione Nazionale Partigiani Cristiani (Anpc), Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza (Irsifar)
Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili (per i laboratori e gli incontri per ragazze e ragazzi la prenotazione è obbligatoria allo 060608).

Il programma, suscettibile di variazioni, è consultabile sul sito www.culture.roma.it
oppure leggibile e scaricabile qui: https://slowforward.files.wordpress.com/2023/04/festa-della-resistenza-programma-def-2023.pdf

15 aprile, roma, assemblea pubblica “smash the borders”

#SmashTheBorders
Quarta Assemblea Pubblica
15 aprile – Roma, Piazza Vittorio, ore 11:30
Per uno spazio di azione pubblica locale, verso il 18 aprile e oltre

Dopo la manifestazione di piazza Esquilino nelle giornate immediatamente successive alla strage di Cutro abbiamo promosso diverse assemblee partecipate da student3, realtà antirazziste, civil fleet e movimenti ecologisti, pacifisti e transfemministi, spazi sociali e reti territoriali, con l’obiettivo di aprire uno spazio di agibilità e di mobilitazione cittadino.

Il 15 aprile si terrà la quarta di queste assemblee costituenti, con l’obiettivo di aggiornare e costruire insieme a quanti e quante interessate questo nascente spazio di azione locale contro ogni frontiera, per una città accogliente.

Per agire contro il Decreto “Cutro”, a partire dalla conversione in legge che inizia il 18 aprile al Senato

Abbiamo pensato inoltre di dedicare questo 4* incontro a promuovere una prima azione cittadina il 18 aprile quando appunto partirà l’iter di approvazione del cosiddetto “Decreto Cutro” al Senato, con il quale il governo tenta di ripristinare le logiche dei “decreti sicurezza” del 2018, cancellando gli obblighi costituzionali e internazionali che lo stato italiano è tenuto a osservare con un intento punitivo verso i migranti, i soccorritori e chi osa disobbedire.

Con l’entrata in vigore del Decreto Cutro infatti:
– si raddoppiano i tempi della detenzione amministrativa e si prevede l’aumento in tutte le regioni del centri di espulsione
– si cancellano le garanzie per alcuni casi di espulsione, si azzerano le possibilità di chiedere e rinnovare la protezione speciale
– si accelerano le procedure di affidamento dei Centri di accoglienza straordinaria
– si introducono norme punitive per ostacolare i salvataggi in mare e senza alcun intervento sulle maggiori criticità connesse al sistema di ingressi che continua a rappresentare dal 2002 un ostacolo all’apertura di nuovi canali regolari per lavoro e studio e alla tutela per le migrazioni forzate

Siamo partiti dalla strage di Cutro, l’ennesima strage di questa lunga scia di violenza delle frontiere alzate dalle politiche italiane ed europee sulle migrazioni, che militarizzano ed esternalizzano confini, e costruiscono esclusione e criminalizzazione, contro le quali la nostra forza sta nell’agire in rete e in uno spazio condiviso e aperto.

Pensiamo che sia una tappa importante essere presenti in piazza a Roma contro il decreto durante l’apertura della discussione al Senato, e agendo anche con future iniziative di resistenza alla sua applicazione. Ci rivolgiamo per questo a quanti e quante possano partecipare per costruire un presidio partecipato contro queste politiche repressive ed ingiuste.

fernando arrabal al teatro della pergola

Fernando Arrabal al Teatro della Pergola

 

https://www.controradio.it/podcast/fernando-arrabal-al-teatro-della-pergola/

primo moroni e “la luna sotto casa”

 

Qualche riflessione di Primo Moroni su “la luna sotto casa”, luoghi di aggregazione giovanile, movimenti ed eroina (probabilmente 1990, video restaurato da Gomma, dall’archivio di John Martin, coautore con Primo Moroni di “La luna sotto casa”, ShaKe 2007)

sosteniamo la preside annalisa savino, minacciata dal ministro valditara

Sosteniamo la preside Annalisa Savino, minacciata dal ministro Valditara

Priorità alla scuola sostiene Annalisa Savino, minacciata dal ministro Valditara, e lancia una raccolta firme di solidarietà 

In seguito alle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro Giuseppe Valditara, Priorità alla Scuola e tutta la comunità educante che si riconosce nei valori della scuola della Costituzione ringraziano ancora la dottoressa Annalisa Savino, dirigente del liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze, per il messaggio a studenti e famiglie che ha diramato, il 21 febbraio 2023, in seguito a quanto accaduto davanti al liceo Michelangiolo di Firenze. E le esprimono la loro solidarietà di fronte alle esplicite minacce di provvedimenti disciplinari, scandalosamente lanciate dal ministro durante un’intervista televisiva.

Il ministro che, come tutto il governo in carica, non ha speso nemmeno una parola sull’agguato fascista di sabato 18 febbraio, un episodio gravissimo successo davanti a una scuola pubblica, condanna invece la lettera della dott.ssa Savino.  Il ministro irride la dottoressa Savino perché ha ricordato che il fascismo nasce “ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici […] lasciata a se stessa da passanti indifferenti”. Il ministro sostiene addirittura che a una dirigente scolastica non compete entrare nel merito di queste faccende, di un’aggressione politica avvenuta davanti a una scuola.

A chi competerebbe allora? “Odio gli indifferenti” ricordava la dottoressa Savino in una lettera che letteralmente fa scuola, combattendo anche la “sfiducia collettiva nelle istituzioni” e uno “sguardo ripiegato dentro al proprio recinto”. Una lettera che Priorità alla Scuola ha rilanciato immediatamente, sottolineando che è questa la scuola in cui si riconosce e che vuole, quella aperta, libera e democratica, che rifiuta le frontiere.

Non ci stupiamo che il ministro dei muri di Stato si sia sentito chiamato direttamente in causa da una lettera che invita a lasciare solo chi “decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri”. E sentendosi attaccato, dalla sua posizione ha avuto persino la spudoratezza di chiedere, o intimare, solidarietà.

Di fronte al ministro delle teleminacce, noi non intendiamo lasciare sola la dottoressa Savino, e cominciamo scrivendo per lei, come lei non ci ha lasciato soli e ha scritto per noi nei giorni scorsi. E invitiamo tutta la comunità educante che si riconosce nella scuola antifascista e democratica a unirsi a queste parole sottoscrivendole.

>>>per firmare: https://secure.avaaz.org/community_petitions/it/la_ds_annalisa_savino_sosteniamo_la_preside_annalisa_savino_minacciata_dal_ministro_valditara/

19 febbraio: presentazione di “aggiustare il mondo. vita, processo ed eredità di aaron swartz”, di g. ziccardi

La vita troppo breve dell’hacker Aaron Swartz – morto suicida l’11 gennaio del 2013 – ha tantissimi aspetti incredibili. Piccolo genio dell’informatica cresciuto in un sobborgo di Chicago, incontra, da adolescente, studiosi del calibro di Tim Berners-Lee e Lawrence Lessig e lavora con loro per costruire le architetture informatiche, e le licenze d’uso, del futuro. Con un cambio di vita radicale, deciderà poi di dedicarsi all’attivismo politico e tecnologico proprio mentre i suoi coetanei più talentuosi sfruttano l’onda della Silicon Valley per arricchirsi. Lui dedicherà, invece, le sue energie e il suo talento a combattere per l’open access, per la sicurezza delle comunicazioni, per l’anonimato e per “liberare” contenuti e cultura dai confini, e pedaggi, delle grandi banche dati. A un certo punto, però, il governo degli Stati Uniti d’America lo prenderà di mira e, lentamente, la potente macchina giudiziaria americana lo stritolerà. Il suo insegnamento, le sue teorie, la sua passione sono ancora oggi, a distanza di dieci anni dalla sua morte, esempio per tantissimi utenti, hacker e cittadini della società dell’informazione.

Fabio Benincasa e Antonio Pavolini dialogheranno con l’autore Giovanni Ziccardi. Domenica 19 febbraio alle ore 15:30, presso la libreria Spazio Sette, in via dei Barbieri 7, Roma.

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roma, 13-19 febbraio: settimana di eventi sui crimini del colonialismo italiano e le sue eredità

Attitudes e Roots § Routes presentano

Una settimana di eventi
sui crimini del colonialismo italiano e le sue eredità

A cura della Rete Yekatit12
Roma, 13-19 febbraio 2023

La Rete Yekatit12 organizza dal 13 al 19 febbraio a Roma una settimana di riflessioni, passeggiate, concerti, proiezioni, dibattiti e altre iniziative per contribuire ad avviare un processo di riflessione collettiva e studio sui crimini del colonialismo italiano e sulle sue conseguenze nella contemporaneità.

Le iniziative e gli eventi vogliono sostenere e promuovere la ri-significazione dell’odonomastica coloniale presente nella città di Roma, il luogo d’Italia maggiormente connotato dall’esperienza storica coloniale, e l’istituzione del 19 Febbraio (Yekatit12 nel calendario etiope) come “Giornata di riflessione sui crimini e sulle eredità del colonialismo italiano”.

Un programma intenso di eventi (la maggior parte dei quali gratuiti) che si terranno in moltissimi luoghi della città di Roma, offerti alla cittadinanza grazie alla generosità di associazioni, enti, istituzioni, librerie, gruppi informali, artiste/i, studiose/i della Rete Yekatit12-19Febbraio, che hanno messo a disposizione i loro spazi, il loro lavoro e il loro tempo per costruire spazi di riflessione e incontro, in un’ottica di condivisione e di rete.

PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
13 – 19 FEBBRAIO 2023

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centri culturali indipendenti: incontro con luca bergamo

Teatroinscatola @ AAIE (Roma, via Sermide 7), il 1° febbraio h. 18:30 – zona Re di Roma –

vi aspettiamo per parlare di Spazi Off con Luca Bergamo, Arianna Ninchi, Pippo Di Marca, Marco Maltauro, Marco Giovenale, Francesco Cuoghi

firenze, 18 gennaio: presentazione del carteggio rosselli-salvemini (incontro in presenza e su zoom)

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Carteggio tra Amelia Pincherle Rosselli e Gaetano Salvemini

Nella loro densa corrispondenza (che copre fondamentalmente il periodo intercorso tra il 1937, poco dopo l’assassinio dei fratelli Carlo e Nello Rosselli, e la prima metà degli anni Cinquanta), le voci di Amelia Rosselli e di Gaetano Salvemini sono unite da un imperativo comune, “Non ci è lecito mollare”. Esso riprende il monito che aveva dato il nome al primo giornale clandestino antifascista della penisola, fondato nel 1925 dallo stesso Salvemini e dai suoi giovani discepoli. I due protagonisti condividono una missione: difendono la memoria di Carlo e Nello dalle distorsioni che il regime fascista, per depistare le indagini intorno all’assassinio, sta diffondendo sulla stampa in Italia e all’estero, e la coltivano perché venga tramandata in tutta la sua autenticità negli anni a venire. Sorretti da profonda amicizia, Amelia e Gaetano iniziano un complesso “percorso di lavoro” volto a vivificare l’eredità culturale e civile dei due fratelli, a fare chiarezza sui responsabili della loro morte, ad organizzare la raccolta, la cura e la divulgazione dei loro scritti: un’operazione umana e intellettuale di altissimo profilo che si avvale, fra Italia, Europa e Stati Uniti, della fitta rete di rapporti dei Rosselli oltre che del network salveminiano. Il confronto tra Amelia e Gaetano tocca, inoltre, il processo di edificazione dell’Italia repubblicana. Un’esperienza che, nelle sue fasi più critiche, i due amici vissero e condivisero con passione, inquietudine e speranza, fissando riflessioni che si rivelano illuminanti per (ri)leggere, oggi, quella transizione cruciale della Storia dell’Italia contemporanea.

Introduzione di Simone Visciola
Saggio conclusivo di Gigliola Sacerdoti Mariani

http://www.cpadver-effigi.com/blog/non-ci-e-lecito-mollare-carla-ceresa-valeria-mosca/