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DU-CHAMP in questo preciso momento

DU-CHAMP in questo preciso momento : Continua a leggere

Promemoria: da oggi a Reggio Emilia: EMILIO VILLA

Emilio Villa

poeta e scrittore

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Reggio Emilia, Chiesa di San Giorgio

24 febbraio – 6 aprile 2008

Inaugurazione: 23 febbraio, ore 18:00

Conferenza stampa di presentazione

lunedì 18 febbraio 2008, ore 11.30

Milano, Fondazione Antonio Mazzotta

Foro Buonaparte 50

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Dépliant: pdf 220 Kb

 

 

 

L’Assessorato Cultura e l’Assessorato Città Storica con le Istituzioni Culturali del Comune di Reggio Emilia (Biblioteca Panizzi e Musei Civici) e con il sostegno di CCPL (gruppo industriale cooperativo) promuovono un progetto di ampio respiro sull’opera e sulla figura di Emilio Villa, con il proposito di rendere omaggio ad uno dei protagonisti più significativi e originali della cultura italiana del Novecento.

La mostra, ideata e curata da Claudio Parmiggiani, si fonda sull’esigenza di riconoscere finalmente, in tutta la sua importanza, il grande debito che la cultura italiana ha nei confronti di Emilio Villa, il cui contributo intellettuale, sempre al di fuori di qualsiasi schema o classificazione, ha lasciato segni profondi nella poesia, nell’arte e nella letteratura del nostro tempo. Continua a leggere

Un’intervista, venerdì 1 febbraio

 

Una rapida intervista informale su La casa esposta – a cura di Giancarlo Rossi – va in onda domani mattina, venerdì 1 febbraio, alle 7:30, nello spazio cultura di GR Parlamento. La frequenza è 99.3 Mhz.

Poi su internet se ne potrà ascoltare – successivamente – la versione integrale: www.radio.rai.it/grparlamento (andando sul link podcast).

 

i have now 46 wonders

These are the 46 Dusie chaps I received:

samar abulhassan. fa’rah

tim armentrout. all this falling away

kristy bowen. brief history of girl as match

anne boyer. selected dreams

jules boykoff. the slow motion underneath

jessica bozek & eli queen. cor-re-spon-dence

shanna compton. scurrilous day

joseph cooper. memory/incision

sarah ann cox. truancy

michelle detorie. bellum letters

raymond farr. two hats appear when applauded

adam fieled. posit

susana gardner. sonnets from her “port

marco giovenale. a gunless tea

giles goodland. a spy in the house of years

k. lorraine graham. and so for you there is no heartbreak

jared hayes. CaGeD

jared hayes. RecollecTed

anne heide. an instant of flight

jen hofer. going going

carrie hunter. kine(sta)sis

lisa janssen. riffing on bird and other sad songs

paul klinger. occasion in the mosaic distance

drew kunz. tether

mark lamoureux. sometimes things seem very dark

a whole portfolio of fab chaps by alana madison

jill magi. [from SLOT (to pull an historical site form you)]

sarah mangold. parlor

bob marcacci. imagining a baby

nicole mauro. the contortions

simone muench & william allegrezza. sonoluminescence

sheila murphy. skinny buddha

sawako nagayasu. insect country (b)

marci nelligan. specimen

lance newman. come kanab / a little red songbook

tom orange. on bathybius

wanda phipps. silent pictures recognize the world

chris pusateri. north of there

kaia sand. tiny arctic ice

jennifer scappettone. beauty [is the new absurdity]

kathrin u. schaeppi. a frog jumps in

logan ryan smith. much like you shark

matina stamatakis. ek-ae. a journey into ekphrastic aesthetics

jill stengel. may / be

eileen r. tabios. the singer and other flamenco hay(na)ku

bronwen tate. souvenirs

 

Ancora una nota per Il segno meno

L'”opera-di-opere” che si intitola Delle restrizioni, a cui ho dato avvio diversi anni fa e che viaggia lentamente/variamente sparsa o disintegrata in periodici e riviste, va figliando via via nuclei dotati di un comunicabile senno tematico. La serie Il segno meno fa tessitura con l’argomento dello sfaldarsi, dell’ombra, della perdita e cenere e sparizione dei legami, dei rapporti, della memoria; e soprattutto: con il tema dello spossessamento delle case, la fine dei luoghi (cari).

È parte di un progetto testuale più ambizioso, sul discorso/decorso della dissipazione. Ma costituisce sezione già indipendente. [Se ne veda qui l’esito più recente].

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Ancora, può esser detto, più in generale, che:

(Specie) adesso: quasi ogni parola e luminescenza video è o rischia l’isomorfismo, di isteria, di retorica. Si può scegliere al contrario anzi del tutto altrove – e perfino pronunciare – una parola niente affatto ermetica, però cifrante, normalmente versata in torsione, tensione che la porta fuori dal detto consueto (mansueto). E la muove verso un punto dove non si salva dal contestarsi per prima, da sé. (È il Pensiero del fuori, ovvero è Foucault).

Questo ha qualcosa a che vedere con l’allegoria, con la sottrazione e i calchi cavi che parlare comporta.

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Un moto cellulare costante nel corpo di Delle restrizioni è il flettere metri noti in unità ritmiche “inferiori”, e – soprattutto – volentieri segmentare sintassi, quasi pensandola stiletto deviato allo sguardo da immersione in acqua. Nella scrittura tutto ha a che fare con la percezione, e con il doppio che ogni evento e oggetto è. L’uso addirittura ossessivo delle spezzature, o di corsivi e parentesi, e molte inarcature forti, nelle poesie, non segnalano un registro laconico né suggeriscono indicazioni performative, “di lettura”, semmai distribuiscono a raggiera le varianti di libertà/ostacolo al passaggio di senso, mantenendo un certo numero di attriti semantici rilanciati – invece che attenuati – dalle frammentazioni, dagli urti. (Visti).

Questa ricerca desidera in tutta umiltà dialogare con le (e quasi rispecchiarsi nelle) osservazioni che Emilio Garroni, nel suo Estetica. Uno sguardo-attraverso, ha dedicato alla terza Critica kantiana in direzione di un «risalimento» – sui casi esemplari di Bernhard e Beckett – delle interrogazioni sul senso-non-senso poste dal secolo che si è chiuso.

 


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poscritto:

Il significato, i significati, e anche certi loro movimenti (d)elusivi, umbratili, raggiano senso non quando viene istituita una parola “riconoscibile”, bensì quando in ogni spezzatura e frase e dispositivo o deposito formale echeggia la necessità di quel vincolare immagini, parole, suoni. “Come se” questi facessero allegoria (già data, nota). (E, invece, nell’istante di nascere la originano: è nuova).

La costruzione della necessità in poesia assomiglia al meccanismo di fondo dell’allegorizzare in generale. E forse al “dar senso” in generale. Che si attiva in occasione di ogni atto percettivo, di ogni frammento del banale esistere – umano.

 

raoul hausmann une anthologie poétique

http://cep.ens-lsh.fr/

Mercredi 24 octobre 2007

ENS-LSH, 15, Parvis René-Descartes, 69 007 Lyon

Métro Debourg

Séminaire Lyrisme et Littéralité : (15H-18H) Salle F005

Le CEP invite Isabelle Maunet-Saillet à l’occasion de la sortie de son livre raoul hausmann une anthologie poétique ; précédé de RH l’optophonétiste aux éditions al dante.

Raoul Hausmann, né à Vienne en 1886 et mort à Limoges en 1971, créateur de Dada-Berlin, n’a cessé d’inventer et de multiplier les expériences dans les domaines de la peinture, du dessin, de la gravure, de la poésie, de la danse, de la performance, du collage, du photomontage, de la photographie, du photogramme, de la littérature, de l’histoire… En s’appliquant à décloisonner les genres – dont Nietzsche déplorait déjà la séparation abstraite et académique -, en s’évertuant à associer dynamiquement vue et ouïe, œil et voix, lumière et son, en prenant le risque d’une pensée se dérobant à toute détermination, il a découvert et exploré des matériaux nouveaux et des procédures créatrices inédites… Une œuvre à jamais inscrite dans l’extrême contemporain.

Isabelle Maunet-Saillet. Enseignante à l’Iufm de Tours. Domaine de recherche : poésie
contemporaine, poésies visuelle, élémentaire, sonores, poésie action;
art brut, étude de manuscrits (Apollinaire, Balla…) en collaboration
avec l’Item.