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antonio syxty legge luciano neri

Luciano Neri (1970) vive a Genova. Dirige la collana «Il laboratorio» per l’editrice L’Arcolaio. Ha pubblicato testi sulle riviste Atelier, Nuovi argomenti, L’Ulisse, Nazione indiana e altre, sull’antologia La poesia ligure e lombarda del XXI secolo (in Trivio n.1, a cura di Marco Berisso e Antonio Loreto, Oèdipus, 2013), e sul Nono quaderno italiano di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2007). Di recente alcuni testi inediti in prosa sono apparsi su l’immaginazione (n. 322) e su gammm.org. Da qualche tempo la sua scrittura poetica è in fase di ripensamento e ne rimane traccia in un libro, Figure mancanti (Transeuropa, 2014), ormai introvabile. Discorso a due (L’Arcolaio, 2019) è il titolo del suo ultimo volume in versi.

I testi letti da Antonio Syxty vengono da Autoreverse, Tic edizioni, 2022, collana ChapBooks.

‘la finestra di antonio syxty’ incontra giuditta chiaraluce e giorgiomaria cornelio con marilina ciaco, per presentare le edizioni volatili

La Finestra di Antonio Syxty incontra Giuditta Chiaraluce e Giorgiomaria Cornelio con Marilina Ciaco poetessa e critica per parlare di Edizioni Volatili una collana di poesia molto particolare.

antonio syxty incontra gianluca picconi: su “la cornice e il testo. pragmatica della non-assertività” (tic edizioni)

il libro: https://ticedizioni.com/collections/gli-alberi/products/la-cornice-e-il-testo-pragmatica-della-non-assertivita-gian-luca-picconi

alcune prose (in prosa) lette al parco pietro rosa il 17 luglio (grazie a “onde anomale”)

In occasione del D.I.Y. Day “Onde Anomale”, a Ostia, nel parco Pietro Rosa, lettura di poesie e prose @ Parcuino: https://slowforward.net/2022/07/08/onde-anomale-a-ostia-il-17-luglio/
MG legge alcune prose da Il paziente crede di essere (Gorilla Sapiens, 2016) e Quasi tutti (Miraggi, 2018). Registrazione video di Giuseppe D’Acunto.

lou reed’s “heroin” & “i’m waiting for the man” in a 1965 demo tape –unreleased until now

I’m Waiting for the Man, Heroin, and Pale Blue Eyes. In May of 1965, Lou Reed, with the help of future bandmate John Cale, recorded the very first known versions of these iconic songs along with a handful of others and mailed the tape to himself as a “poor man’s copyright”. The tape remained sealed in its original envelope and unopened for nearly 50 years — entirely unheard and forgotten, until now. <