Archivi categoria: vispo & gif

[r] _ “in tema”: ex.it

Sul tema della scrittura o dellE scritture di ricerca si dibatte in diverse sedi, in rete e fuori, da anni. A contributi già offerti su Slowforward (e lì individuabili, volendo, anche grazie alla mappa nella pagina “temi & tag”), aggiungo gli spunti che si possono ricavare dal lavoro fatto collettivamente con gli incontri di EX.IT – Materiali fuori contesto

EX.IT 2013 : un’anteprima con alcune pagine del libro si può vedere all’indirizzo
http://issuu.com/ex.it/docs/ex_it_2013_anteprima_libro?e=7688436/2116102

(per richiederlo :
http://eexxiitt.blogspot.it/p/modulo-ordine-libro-exit-2013-materiali.html)

DOSSIER EX.IT :
http://eexxiitt.blogspot.com/search/label/EX.IT%202013%20:%20dossier

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‘otoliths’, issue #68, now live

Otoliths sixty-eight, the southern summer issue, is now live.

It contains various forms of text poetry, photographs, essays, paintings, flash fiction, vispo, short stories, collages, & journal columns from Michael Ruby, Karl Kempton, Robin Wyatt Dunn, Demosthenes Agrafiotis, Sanjeev Sethi, Richard Kostelanetz, Margaret Karmazin, Judith Skillman, Robert Lietz, Nico Vassilakis, Ken Poyner, Roberta Beach Jacobson, Mehreen Ahmed, Alexander Lazarus Wolff, Mario José Cervantes, Tom Beckett, KJ Hannah Greenberg, Robert Ronnow, Harrison Fisher, Ruggero Maggi, Michael Orr & Texas Fontanella, Owen Bullock, Grzegorz Wróblewski, Lachlan J McDougall, Jim Leftwich, Olchar E. Lindsann, Henry Felerski, Jennifer Weigel, Joel Chace, Daniel Barbiero, Doren Robbins, Jack Galmitz, Clara B. Jones, Tony Beyer, Gao An, Daniel f Bradley, Keith McKay, John M. Bennett, John M. Bennett & Jim Leftwich, Stacey Allam & John M. Bennett, Todd Matson, petro c. k., Nathan Anderson, Eric Hoffman, Texas Fontanella & John M. Bennett, John Tustin, Martin Edmond, Michael Neal Morris, R L Swihart, Dave Read, Thomas Fink, Rich Murphy, Carol Stetser, John Bradley, Pat Nolan, Pete Spence, Jeff Harrison, Vernon Frazer, Luis Cuauhtémoc Berriozábal, Peter Cherches, Mayu Kanamori, Damon Hubbs, Paul Dickey, Joshua Martin, Alan Catlin, Bob Lucky, Communications Arts Students at U. P. Los Baños, Ian Willey, Diana Magallón, Laurent Grison, Jim Meirose, Nicholas Wright, Dzenis Burzic & Texas Fontanella, Sanket Mhatre, Louis Armand, Michael J. Leach, Rose Knapp, Keith Nunes, Oz Hardwick, Mark DuCharme, Maggie Yang, Jon Cone, Richard Magahiz, Michael Battisto, John Digby & Bill Wolak, Bill Wolak, Susan Gangel, Vassilis Zambaras, Stephen C. Middleton, Christopher Barnes, Andrew Maximilian Niss, Elmedin Kadric, Kevin Browne, David A. Bishop, Patrick Sweeney, Stephen Mead, Hrishikesh Srinivas, Jared Chipkin, M.J. Iuppa, Linda King, Steven Waling, Kenneth Rexroth, Jen Schneider, Elena Zalogina, Heath Brougher, Jeff Bagato, Penelope Weiss, Marilyn Stablein, John Levy, Eileen Woo, Edward Kulemin, Lawrence R. Smith, Cherie Hunter Day, Kit Kennedy, Paul Ilechko, Keith Higginbotham, Antonio Devicienti, Bob Heman, James Hannon, J. D. Nelson, Joseph Salvatore Aversano, Nathan Whiting, Isabel Gómez de Diego, Daniel de Culla, Mark DeCarteret, Marzi Margo, John Vieira, Lorraine Caputo, Marcia Arrieta, Mark Blaeuer, Tim Suermondt, Texas Fontanella & Chris Edwards, Mariel Herbert, David Jalajel, Peter Yovu, Sheila E. Murphy, Rico Cleffi, nicky melville, Edinburgh Mews, Paul Pfleuger, Jr., bart plantenga, Roger Mitchell, Angelo ‘NGE’ Colella, Réka Nyitrai, Adriána Kóbor, Michael Moreth, Eileen R. Tabios, & Márton Koppány.

i jornada internacional de poesia visual (2022): the catalogue

São Paulo (Brasil), “I Jornada Internacional de Poesia Visual: Pesquisa e Criação”.
Catalogue edited by Anderson Gomes, Julio Mendoça, Juliana Di Fiori Pondian.
Syrinx Editora, 2022.

foto di Giovanni Fontana

bologna, 28 gennaio: greta schödl @ labs contemporary art

Sabato 28 gennaio 2023LABS Contemporary Art (Bologna, via Santo Stefano 38) è lieta di presentare Il segno traccia del nostro vissuto, personale di Greta Schödl, a cura di Silvia Evangelisti. La mostra, organizzata nell’ambito di ART CITY Bologna 2023 in occasione di ARTEFIERA, presenta una selezione di opere inedite.

Greta Schödl, Senza titolo, (Serie SCRITTURE), anni Ottanta pagina di libro antico, fiori, pastello, carta di riso, inchiostro di china nero, foglia d’oro, 14 x 15 cm

Nata a Hollabrunn, in Austria, nel 1929, Greta Schödl si trasferisce a Bologna alla fine degli anni Cinquanta. Attiva dagli anni Sessanta, nel 1978 partecipa alla 38ma Biennale di Venezia e nel 1981 alla Biennale di São Paulo in Brasile. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni nazionali e internazionali oltre che in diversi musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il MART di Rovereto, il MAGA di Varese, e il National Museum of Women in the Arts di Washington (USA).

Il lavoro di Greta Schödl incorpora lettere e simboli, ripetuti ritmicamente fino a renderli astratti. Forme geometriche e segni decisi si intrecciano con le parole, illuminate con foglia d’oro e fuse su diverse superfici: pagine di libri botanici, mappe, carte, foglie, pezzi di marmo, lenzuoli, che portano memoria di esistenza passata. Attraverso la combinazione di rappresentazione linguistica e visiva, Schödl cancella il significato originale delle parole e degli oggetti che usa impregnandoli di un nuovo significato. Il suo lavoro sfida i costrutti sociali del linguaggio e suggerisce forme alternative di espressione e interpretazione.

La mia ricerca è sul segno” ha detto Greta in una recente intervista. “Il segno come momento di verifica esistenziale, pensiero che diviene traccia, e la mano dell’artista, come un sismografo, trasmette sulla carta le sensazioni interne, le emozioni, i ricordi, la storia nascosta sotto la superficie del mondo: elementi che, da intermediari tra l’idea e il segno, diventano filtro all’immagine ed il percorso mentale si trasforma in tracciato manuale, luogo della riflessione, del pensiero liberato dalla mente che dilata lo spazio ed il tempo annullando i confini del campo definito (fisico) della superficie”.

La dimensione spaziale, luogo dell’accadimento creativo, allora, si dilata e si moltiplica, come in una partitura musicale, in segrete e calibratissime relazioni formali che svuotano la parola dal suo significato semantico per renderla flusso continuo di segni, per così dire, preverbali e comuni a tutti e a tutte le culture, risalendo all’origine alfabetica del linguaggio in quanto strumento primo di percezione e di comunicazione elaborato dagli uomini.

Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
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bologna, 28 gennaio: greta schödl @ labs contemporary art

Sabato 28 gennaio 2023LABS Contemporary Art (Bologna, via Santo Stefano 38) è lieta di presentare Il segno traccia del nostro vissuto, personale di Greta Schödl, a cura di Silvia Evangelisti. La mostra, organizzata nell’ambito di ART CITY Bologna 2023 in occasione di ARTEFIERA, presenta una selezione di opere inedite.

Greta Schödl, Senza titolo, (Serie SCRITTURE), anni Ottanta pagina di libro antico, fiori, pastello, carta di riso, inchiostro di china nero, foglia d’oro, 14 x 15 cm

Nata a Hollabrunn, in Austria, nel 1929, Greta Schödl si trasferisce a Bologna alla fine degli anni Cinquanta. Attiva dagli anni Sessanta, nel 1978 partecipa alla 38ma Biennale di Venezia e nel 1981 alla Biennale di São Paulo in Brasile. Le sue opere sono presenti in diverse collezioni nazionali e internazionali oltre che in diversi musei, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il MART di Rovereto, il MAGA di Varese, e il National Museum of Women in the Arts di Washington (USA).

Il lavoro di Greta Schödl incorpora lettere e simboli, ripetuti ritmicamente fino a renderli astratti. Forme geometriche e segni decisi si intrecciano con le parole, illuminate con foglia d’oro e fuse su diverse superfici: pagine di libri botanici, mappe, carte, foglie, pezzi di marmo, lenzuoli, che portano memoria di esistenza passata. Attraverso la combinazione di rappresentazione linguistica e visiva, Schödl cancella il significato originale delle parole e degli oggetti che usa impregnandoli di un nuovo significato. Il suo lavoro sfida i costrutti sociali del linguaggio e suggerisce forme alternative di espressione e interpretazione.

La mia ricerca è sul segno” ha detto Greta in una recente intervista. “Il segno come momento di verifica esistenziale, pensiero che diviene traccia, e la mano dell’artista, come un sismografo, trasmette sulla carta le sensazioni interne, le emozioni, i ricordi, la storia nascosta sotto la superficie del mondo: elementi che, da intermediari tra l’idea e il segno, diventano filtro all’immagine ed il percorso mentale si trasforma in tracciato manuale, luogo della riflessione, del pensiero liberato dalla mente che dilata lo spazio ed il tempo annullando i confini del campo definito (fisico) della superficie”.

La dimensione spaziale, luogo dell’accadimento creativo, allora, si dilata e si moltiplica, come in una partitura musicale, in segrete e calibratissime relazioni formali che svuotano la parola dal suo significato semantico per renderla flusso continuo di segni, per così dire, preverbali e comuni a tutti e a tutte le culture, risalendo all’origine alfabetica del linguaggio in quanto strumento primo di percezione e di comunicazione elaborato dagli uomini.

Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
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‘utsanga’: online i numeri 33 e 34

utsanga.it : sono online i numeri 33 e 34, settembre/dicembre 2022, con:
Francesco Massaro, Egidio Marullo, Carl Heyward, globalartproject, Francesco Aprile, Michael Betancourt, Silvio De Gracia, Ana Montenegro, Francesco Deotto, Lia Petrelli, Terri Witek, Antonio Devicienti, Nico Vassilakis, Volodymyr Bilyk, Antonio Amendola, Cecelia Chapman, Jeff Crouch, John M. Bennett, Texas Fontanella, Mark Young, Santiago Ortiz, Alina Applauso, Matthew Kay, Miron Tee, Lina Stern, Lorenzo Baldassarre, Marjan Zahed-Kindersley, Giovanni Cardone, Lucinda Sherlock, Grzegorz Wróblewski, Meghan Romance, Jim Wittenberg, Nelly Gérouard, Thomas Seto, Luc Fierens, MoMo, Rosa Gravino, Giorgio Moio, Richard Kostelanetz, Oronzo Liuzzi, Cesare Minutello, Alfonso Marino, Tulio Restrepo Echeverri

genova, 17 gennaio: mirella bentivoglio, mario diacono

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MIRELLA BENTIVOGLIO
groviglIO
MARIO DIACONO’S
writhings
2 video documenti di Riccardo Boglione e Georgina Torello

@ Biblioteca Universitaria di Genova, Via Balbi 40
Martedì 17 gennaio 2023, ore 17:00 

Nel pomeriggio di martedì 17 gennaio 2023 vengono presentati alla Biblioteca Universitaria di Genova due nuovi video-documenti che fanno parte della serie Incontri sul verbovisuale, di Riccardo Boglione e Georgina Torello. Così, dopo quelli dedicati a Ugo Carrega (2015) e Arrigo Lora Totino (2020), verranno proiettati i fiammanti Mario Diacono’s Writhings e Mirella Bentivoglio: groviglIO.
Nel primo caso – première assoluta – il poeta, critico e gallerista romano radicato negli Stati Uniti spiega, fra le altre cose, il percorso che lo ha fatto approdare ai suoi tipici “objtexts”, e illustra i rapporti avuti con importanti artisti e scrittori del 900.
Nel caso di Bentivoglio il video – incluso nella retrospettiva Quanto Bentivoglio? in corso alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma – non solo getta luce sulla sua poliedrica vicenda artistica, ad esempio attraverso l’analisi della celebre Storia di un monumento, ma rivela anche aspetti curiosi della sua parabola come critica.

‘asemica’ 2

A2EMICA @ Centre Pompidou

A2EMICA è stata archiviata presso la Bibliothèque Kandinsky del Centre Pompidou di Parigi. Il fascicolo e le opere di Rosaire Appel, Andrea Astolfi, Tomaso Binga, Mariangela Guatteri, Michael Jacobson, Karri Kokko, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Antonio Francesco Perozzi, Morten Søndergaard sono consultabili presso la biblioteca del grande museo francese.

A2EMICA è un aperiodico dedicato alla scrittura e all’arte asemantica in veste di assembling magazine. Nel secondo numero il testo critico “La scrittura che nasconde” e approfondimento sulle opere di Vincenzo Agnetti “Vincenzo Agnetti e il tradimento del linguaggio. Per una lettura pre-asemica.” di Ada De Pirro.

A2EMICA è archiviata anche presso FONDAZIONE BONOTTO di Colceresa, Il Museo del Novecento di Milano e l’Archivio Vincenzo Agnetti di Milano

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A2EMICA was archived at the Bibliothèque Kandinsky of the Centre Pompidou in Paris. The booklet and artworks by Rosaire Appel, Andrea Astolfi, Tomaso Binga, Mariangela Guatteri, Michael Jacobson, Karri Kokko, Enzo Patti, Giancarlo Pavanello, Antonio Francesco Perozzi, Morten Søndergaard can be consulted at the library of the great French museum.

A2EMICA is an aperiodical dedicated to writing and asemantic art as an assembling magazine. In the second issue, the critical text “La scrittura che nasconde” and an in-depth look at the artworks of Vincenzo Agnetti “Vincenzo Agnetti e il tradimento del linguaggio. Per una lettura pre-asemica.” by Ada De Pirro.

A2EMICA is also archived at the Bonotto Foundation in Colceresa, Museo del Novecento in Milano and the Vincenzo Agnetti Archive in Milan.