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6 settembre, roma: andrea raos alla libreria koob

a Roma, giovedì 6 settembre 2012, alle ore 18:00
 
presso la Libreria Koob
via Luigi Poletti 2 (davanti al Maxxi)
 
il temerario sito gammm 
incurante dell’estate romana
 
presenta
 
Andrea Raos, I cani del Chott-el-Jerid
(Arcipelago, collana ChapBook)
 
 
saranno presenti e interverranno:
Andrea Raos, Marco Giovenale, Fabio Teti, Michele Zaffarano
 
e in differita:
Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Andrea Inglese
 
 
nella lieta occasione si celebreranno anche i 3 anni di sconcerto e crisi in cui il libro 
PROSA IN PROSA (Le Lettere, 2009) ha gettato l’Italia e l’Europa
 
&
 
si avranno letture dal medesimo
 
 
 §
andrea raos ha pubblicato discendere il fiume calmo, nel quinto quaderno italiano (crocetti, 1996, a c. di franco buffoni), aspettami, dice. poesie 1992-2002 (pieraldo, 2003) e luna velata (marsiglia, cipM – les comptoirs de la nouvelle b.s., 2003), le api migratori, salerno, oèdipus – collana liquid, 2007 e i cani dello chott el-jerid, milano, arcipelago, 2010. in uscita lettere nere. un’autografia. è presente nel volume àkusma. forme della poesia contemporanea (metauro, 2000). ha curato l’antologia chijô no utagoe – il coro temporaneo (tokyo, shichôsha, 2001). con andrea inglese ha curato le antologie azioni poetiche. nouveaux poètes italiens, in «action poétique», (sett. 2004); e le macchine liriche. sei poeti francesi della contemporaneità, in «nuovi argomenti» (ott.-dic. 2005). sue poesie sono apparse in traduzione francese sulle riviste «le cahier du réfuge» (2002), «if» (2003), «action poétique» (2005) e «exit» (2005); e in traduzione inglese sul sito poetryinternational.org. partecipa ai progetti àkusma nazioneindiana.com.
libreria koob
via luigi poletti 2 – 00196 roma
tel. 06 45425109- http://www.koob.it

tredici poeti

http://edizionipontesisto.wordpress.com/2012/02/10/tredici-poeti/

http://www.edizionipontesisto.it/poeti%20anni%20zero%20scheda%20(1).pdf

Poeti degli anni Zero: scheda editoriale


pdf sul sito di PONTE SISTO:

http://www.edizionipontesisto.it/poeti%20anni%20zero%20scheda%20(1).pdf


Poeti degli anni Zero

esce l’antologia (già numero de “L’Illuminista”)

POETI DEGLI ANNI ZERO

a cura di Vincenzo Ostuni

[ Ponte Sisto, 2011 ]

replica _ La nuova prosa ‘versus’ il Sempreuguale. (Note su G. Bortolotti: “Tecniche di basso livello”)

Sembra evidente, a chi osserva con attenzione una nuova onda di pagine attiva non solo in rete (principalmente via blog) ma anche in canali di editoria cartacea innovativa/coraggiosa, come ormai si stiano diffondendo perfino in Italia, dopo Francia e Stati Uniti, alcune benefiche naturalissime tipologie di scrittura non strettamente narrativa e neppure però vincolata al vetusto “poème en prose”. Si tratta di vie nuove che in sintesi potrebbero essere ricomprese (forzandone l’accezione originaria) sotto la definizione, assai felice, di prosa in prosa, che si deve a Jean-Marie Gleize. (E che, oltrepassando le intenzioni dell’autore, potrebbe essere essere applicata, si suggerisce, a numerosi e diversissimi esperimenti).

Attenzione: “sembra” evidente. L’apparenza inganna: non si stanno sviluppando ora: va semmai detto che solo in anni recenti paiono trovare finalmente terreno ricettivo, interlocutori, editori, nuovo pubblico: e questo fatto dunque, questo ascolto di oggi, riverbera su di loro alcuni indici e luci di “novità”. Novità ci sono, evidenti, e ne parleremo qui; e però vanno rilevati in incipit anche i legami con una stagione solida di avanguardie (gli anni dei Novissimi, per dire) che, a differenza di quanto accaduto altrove, sembravano fino a ieri in Italia spezzate, interrotte per varie ragioni. (Tra tante, la morte in meno di un ventennio di riferimenti nodali come Porta, Spatola, Costa, Reta, Vicinelli, Villa, Rosselli; e la conversione alla parola innamorata di molti sperimentatori, cascati a testa in giù nel bel canto).

Ma ecco una grossa differenza: se pure l’attuale nuova prosa prosegue con sue proprie connotazioni una linea di ricerca comunque nota, lo fa, adesso, abbracciando in pieno e con gusto una ‘fredda’, netta e lucida poetica della chiarezza, e dell’azzeramento dei codici retorici, del significante, dei suoni in eco, ricusando con ciò quella “poetica del gingillo” linguistico (per dirla con Christophe Hanna) che ha variamente attraversato il secolo del messaggio poetico, il secolo di Jakobson. (Azzeramento che appare allora figlio di Partita, di Porta, o del Diario ottuso della Rosselli, o degli antiromanzi di Isgrò, più che delle colate laviche di Villa, Cacciatore, Toti).

La nuova prosa è Continua a leggere

Bortolotti & Giovenale: oggi c/o La Punta della Lingua 2011

dal com. stampa Nie Wiem:

La Punta della Lingua 2011

Poesia Festival (VI edizione)

Ancona e Portonovo 14-21 giugno

oggi, venerdì 17 giugno | ore 18.30

Auditorium Polveriera, Parco del Cardeto “Franco Scataglini” (Ancona)

Googlism, copia-incolla e poesie cercate

Montaggi e smontaggi testuali ai tempi di internet

Incontro con gli autori Marco Giovenale e Gherardo Bortolotti

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testi critici _ La nuova prosa ‘versus’ il Sempreuguale. (Note su G. Bortolotti: “Tecniche di basso livello”)

Sembra evidente, a chi osserva con attenzione una nuova onda di pagine attiva non solo in rete (principalmente via blog) ma anche in canali di editoria cartacea innovativa/coraggiosa, come ormai si stiano diffondendo perfino in Italia, dopo Francia e Stati Uniti, alcune benefiche naturalissime tipologie di scrittura non strettamente narrativa e neppure però vincolata al vetusto “poème en prose”. Si tratta di quelle vie nuove sintetizzate da Jean-Marie Gleize nella definizione, assai felice, di prosa in prosa.

Attenzione: “sembra” evidente. L’apparenza inganna: non si stanno sviluppando ora: va semmai detto che solo in anni recenti paiono trovare finalmente terreno ricettivo, interlocutori, editori, nuovo pubblico: e questo fatto dunque, questo ascolto di oggi, riverbera su di loro alcuni indici e luci di “novità”. Novità ci sono, evidenti, e ne parleremo qui; e però vanno rilevati in incipit anche i legami con una stagione solida di avanguardie (gli anni dei Novissimi, per dire) che, a differenza di quanto accaduto altrove, sembravano fino a ieri in Italia spezzate, interrotte per varie ragioni. (Tra tante, la morte in meno di un ventennio di riferimenti nodali come Porta, Spatola, Costa, Reta, Vicinelli, Villa, Rosselli; e la conversione alla parola innamorata di molti sperimentatori, cascati a testa in giù nel bel canto).

Ma ecco una grossa differenza: se pure l’attuale nuova prosa prosegue con sue proprie connotazioni una linea di ricerca comunque nota, lo fa, adesso, abbracciando in pieno e con gusto una ‘fredda’, netta e lucida poetica della chiarezza, e dell’azzeramento dei codici retorici, del significante, dei suoni in eco, ricusando con ciò quella “poetica del gingillo” linguistico (per dirla con Christophe Hanna) che ha variamente attraversato il secolo del messaggio poetico, il secolo di Jakobson. (Azzeramento che appare allora figlio di Partita, di Porta, o del Diario ottuso della Rosselli, o degli antiromanzi di Isgrò, più che delle colate laviche di Villa, Cacciatore, Toti).

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Prosa in prosa: testi inediti su “l’immaginazione” n.253 (Manni)

Sul numero de “l’immaginazione” (253) da poco uscito, si può leggere un piccolo dossier con dei testi di “prosa in prosa” inediti, di Michele Zaffarano, Andrea Inglese, Marco Giovenale, Alessandro Broggi e Gherardo Bortolotti