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pagine estive (o quasi) che vanno bene anche per l’autunno _ (4) un articolo sulla scrittura asemantica: su “l’immaginazione”, n. 274

asemic

nella rubrica ‘gammmatica’,
in «l’immaginazione», n. 274,
mar.-apr. 2013, p. 41

poi in PUNTO CRITICO: http://puntocritico.eu/?p=5615
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corrispondenza privata (4)_ da una mail a un sito

[…] in sintesi estrema (e non potendo ahimé affrontare una discussione o dialogo a struttura larga/ampia, distesamente nel tempo):

–– Non sono convintissimo della ‘stabilità’ e a volte dell’esistenza stessa di un rapporto diretto storia/scrittura (culture/scritture, culture/tracce); (spesso mi interessano più le sconnessioni, i salti, le estraneità radicali, le deviazioni, o le migrazioni o asimmetrie più o meno indirette di segni fra aree di storie e aree di tracce); (e, se anche mi incuriosiscono talvolta i link-fili-legami stretti, e questo certo accade, ciò accade non in un senso – diciamo – storicistico).

–– Penso sia dimostrabile che tutta un’area di kitsch e/o heideggerismo italiano abbia bizzarramente ‘liquefatto’ la critica testuale, purtroppo; però giudico altrettanto dotato di senso il fatto che nonostante ciò (e rifiutando quelle aree, beninteso) si debba e si possa invece anche ‘liquidare’ buona parte della ‘normale’ critica testuale (i suoi giri in bici testardi su mere omofonie, soli prestiti, rime, sintassi, retoriche, citazioni, intertestualità, fonti, stemmi), stabilmente assisa cioè solo su quell’idea o paradigma lineare che decine di migliaia di esempi testuali (e non testuali) hanno in questi ultimi quattro-cinque decenni aggirato, evitato, magari ignorato, costruendo tutt’altro. Fabbricando altri ambienti, altre case, altre architetture. (Come l’arte contemporanea, per altro, insegna). Continua a leggere

asemic writing / scrittura asemantica (2013)

9 maggio 2013

In rete è stato più volte espresso – recentemente – interesse per la scrittura asemantica, o “asemic writing”. E si sono create delle confusioni, sul tema, che è opportuno dissipare.

Questa pagina, che se ben ricordo si deve principalmente a Michael Jacobson e Tim Gaze, è una buona summula, in tema: http://en.wikipedia.org/wiki/Asemic_writing.

In termini di interesse e importanza, per l’area italiana un riferimento che mi viene in mente è alle Scritture illeggibili di popoli sconosciuti, di Bruno Munari; un altro è a Gillo Dorfles, che scrive sul lavoro di Irma Blank: http://gammm.org/index.php/2007/07/18/blank-dorfles.

Attraverso i motori di ricerca si possono trovare dozzine di blog e siti utili. I lettori curiosi si imbatteranno in molti materiali. Di nuovo in inglese, molto chiara è la pagina http://www.asemic.net/.

Un piccolo articolo – corredato da un’immagine di Rosaire Appel e una di Michael Jacobson – si può leggere ora a p. 41 del recentissimo numero (247, marzo-aprile 2013) de “l’immaginazione” (Piero Manni Editore).

[annotazione successiva (2022): quest’ultimo articolo citato si può trovare all’indirizzo https://slowforward.net/2018/05/01/asemic-writing-scrittura-asemantica-marco-giovenale-2013/ : offre alcuni elementi credo utili per iniziare a delimitare cronologia e identità dell’asemic writing. Soprattutto un elemento, citato poi spesso da studi successivi di altri (che purtroppo talvolta omettono – in modo soprendentemente scorretto – la fonte): il fatto che la scrittura asemica mette in gioco un’operazione grafica che elude il significato ma rimane nel campo del senso. Ha senso ma non significato. Credo sia l’elemento di fondo da cui partire, in generale, parlando di questo tema]

mg

(*) le immagini di questa nota sono mie: quella in basso a destra viene da qui,
Quella in alto a sinistra è un asemic ring del 2011:
http://asemicnet.blogspot.it/2011/09/asemic-ring-differx-2011.html

(**) segnalo alcune interviste da The New Postliterate (blog di M.Jacobson):

Michael Jacobson @ SampleKanon
Michael Jacobson @ SCRIPTjr.nl
Michael Jacobson @ Full of Crow
Tim Gaze @ Full of Crow
Tim Gaze @ Commonline Journal
Marco Giovenale @ Suxulf
Marco Giovenale @ 3:AM Magazine
Marco Giovenale @ Moria

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glitch, alterazioni, disfunzioni

Glitch, alterazioni, disfunzioni (e addenda ‘politici’)

articolo su “l’immaginazione” n. 273 e ora su Punto critico: http://puntocritico.eu/?p=5360

(primo articolo in lingua italiana sul glitch in letteratura? vorrei sperare di no)

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glitch, alterazioni, disfunzioni

su “l’immaginazione” n. 273, da alcuni giorni uscita, un nuovo articolo nella rubrica ‘gammmatica’:

glitchalterazionidisfunzioni

http://slowforward.wordpress.com/2013/03/27/esce-limmaginazione-n-273/

http://www.mannieditori.it/rivista/limmaginazione

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“l’immaginazione”, n. 272

Anno ventottesimo, numero 272 novembre-dicembre 2012

INDICE

In copertina
Olimpia Biasi, Spartito per canto di sirene, 2011
Le immagini
Maria A. Laterza, Lidia
Lidia De Federicis
Elena Schwartz
Per Lidia De Federicis
Lidia De Federicis, Storia della mia vita come la ricordo dal 1940
Luisa Ricaldone, Per Lidia
Gian Giacomo Migone, Lidia, “L’Indice”, la politica
Anna Chiarloni, Dalla scuola all’“Indice”: Lidia e i suoi strumenti
Remo Ceserani, Spesso non riconoscevamo l’impronta
Cesare Pianciola, La laicità di Lidia
Maria Grazia Sestero, Un modo di raccontarsi
Dario Cecchetti, Lidia e il “Gioberti”
Pinuccia Corrias, Grazie
Maria Pia Simonetti, Fefè non Bebé
Cristina Bracchi, Del pensare biograficamente
Maria Vittoria Vittori, La voce di Lidia
Poesia
Guido Davico Bonino, Poesie
Francesco Granatiero, L’aulive, u cíele
Prosa
Marosia Castaldi, Due racconti e un disegno
Sergio Bianchi, Non lo so
Piero Manni, Corporale
L’intervista
a Ettore Catalano
a cura di Filippo La Porta
Per un libro
Risorgimento a memoria di Amedeo Quondam
Silvia Tatti, L’idea di patria in poesia
Per “Belfagor”
a Carlo Ferdinando Russo
a cura di Anna Grazia D’Oria
Antonio Tricomi, Evviva “Belfagor”!

Le altre letterature
Dalla Russia: Elena Schwartz, La vostra madrina è la luna 
Traduzione e nota di Paolo Galvagni
Noterelle di lettura di Anna Grazia D’Oria
Luigi Malerba, Antonio Osnato, Maria B. Cerro
Pollice recto/Pollice verso
di Renato Barilli
Gardini: angeli senza ali
Abate: una saga ben lubrificata
Palestra critica
Renato Barilli, Fertilio: un’opera “mista di storia e d’invenzione”
Avventure di un antichista di Luca Canali
Il dinosauro di Piero Dorfles
Gammmatica
Alessandro Broggi, Protocolli
Il divano di Antonio Prete
Leggendo Rileggendo di Cesare Milanese
Dal mondo anglofono di Maria Sepa
Refrattari di Filippo La Porta
Per diritto e per rovescio di Nico Naldini
I nuovi libri Manni
Paolo Fiore, Fu chiaro appena oltre lo zenith
Francesco Rizzo, Il plastico dei Trafitti
Antonio Sedile, Ragazzi a margine
Pierluigi Vuillermin, Palanka
Marcello Buttazzo, E ancora vieni dal mare
Antonio Lamantea, Risorgimento, Unità, Meridione
 
Le recensioni
Nino De Vita, Sembrano dalla morte accompagnati (Anna Lisa De Gregorio)
Alfonso Guida, Il dono dell’occhio (Caterina Falotico Vitelli)
Sebastiano Vassalli, Comprare il sole (Caterina Falotico Vitelli)
Michele Fianco, Swing (Francesca Fiorletta)
Lello Voce, Franco Nemola, Claudio Calia, Piccola cucina cannibale (Francesca Fiorletta)
Andrea Raos, I cani dello Chott el-Jerid (Marco Giovenale)
Curzia Ferrari, Dio del silenzio, apri la solitudine (Vincenzo Guarracino)
Czeslaw Milosz, Trattato poetico (Giorgio Luzzi)
Adele Cambria, Istanbul (Piera Mattei)
Alessandro Broggi, Coffee-table book (Renata Morresi)
Cetta Petrollo, Passeggiata in due tempi (Francesco Muzzioli)
Amos Mattio, Luna di notte (Giuliana Nuvoli)
Alberto Casadei, Poetiche della creatività (Niccolò Scaffai)
Ciro Vitiello, L’opera poetica (Antonio Spagnuolo)
Cesare Viviani, Credere all’invisibile (Giovanni Tesio)
Walter Siti, Resistere non serve a niente (Michele Trecca)