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adoro il segnale orario / ugo pierri. 2020

adoro il segnale orario !

 

radio elicona è la mia passione
cosa non pagherei per vedere quelle voci di persona!
sul monte analogo la vita è regolata da orologi svizzeri
lungo la china scivolano valanghe di note-fondo pagina
lunghi tappeti rossi srotolano uomini eccellenti
evacuano miracoli letterari

laureate vestali (bella dizione leggermente talvolta affettata)
irradiano iperboli a ruota libera (baciamano a destra e a manca)
sviolinano (basso continuo in sottofondo) significati-illazioni
bibliografano a piene mani
che par di stare al caffè dei letterati
in comode thonet riservate ai poeti
nel fumo di antiche turmac ovali e profumate

megafono culturale della classe dominante
il pomeriggio scorre tetrallegro
la radio ha un grande pregio
mentre l’ascolti puoi dedicarti ad altre occupazioni

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versione html dei frammenti dalla “scrittura celibe” vista da maurizio grande in marco ferreri

Scrittura celibe : vista da MG in MF

 

Dal saggio La scrittura celibe, di Maurizio Grande (nel libro a c. di Stefania Parigi, Marco Ferreri. Il cinema e i film, Marsilio, Venezia, 1995). [Tra parentesi quadre: annotazioni prese durante la lettura in biblioteca]

 

Idea di una “destituzione di rilievo delle procedure di montaggio”.

“L’inquadratura è celibe perché non ha bisogno di ‘accoppiarsi’ a un’altra inquadratura” (p. 4)

                                               [variazione sulla new sentence?]

“Le inquadrature non vengono concepite come elementi parziali di un insieme (la sequenza) da ricostituire mediante le operazioni di montaggio; esse per lo più insistono nel montaggio, restano un fuori-campo autosufficiente, un quadro sotto il film” (p.4)

                                               [un pensiero-testo sotto la sequenza di scrizioni, ma addirittura sotto il periodo, sotto e prima della frase, è l’idea che in altro contesto chiamerei microlettura]

                                               [elementi pressoché puntiformi, o piccoli segmenti, di senso]

“Il montaggio di Ferreri è congiuntivo, senza essere per questo meramente additivo: congiunge e non coniuga, accosta e non salda, avvicina e non fonde. In tal modo, le inquadrature non vengono ‘aspirate’ nelle operazioni di montaggio, bensì congiunte su una linea di contiguità che non è solo successione, ma è deriva metonimica dei circostanti” (p. 4)

“La macchina celibe è fredda, non dà né riceve; si è sottratta alla fatica delle trasformazioni, non subisce la metamorfosi della produzione” (p. 5)

Il reale come oggetto inorganico della visione (p. 5) Continua a leggere

un estratto da “paragrafi sull’armonia” (collana syn, ikonalíber) di michele zaffarano: oggi su alfadomenica

paragrArmonia


continua qui:

http://www.alfabeta2.it/2014/04/27/paragrafi-sullarmonia/
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messaggi ai poeti (#24)

vediamo se riesco a spiegarmi:

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tarkos

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