Archivi tag: prosa breve

tre prose brevi in ottobre, sul ‘cucchiaio nell’orecchio’

tre prose di MG nel sito 'il cucchiaio nell'orecchio'

https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/marco-giovenale/

(grazie come sempre a Gaetano Altopiano per l’ospitalità sul suo sito)

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le possibilità che restano, #1: “spin off”

le possibilità che restano, #1:
è possibile fotografare SPIN OFF, di Giulio Marzaioli (Tic), di sabato pomeriggio alle tre in piazza San Cosimato

spiegazione topologica

fare le cose / alberto d’amico. 2022

Sono qui. La vita perfetta. Vorrei vivere qui. Fare le cose che si fanno qui. Farle per buona parte dell’anno. Poi tornare lì, ma solo per un po’. Qui si fanno le cose che piacciono a me o almeno credo che qui si facciano le cose che piacciono a me o forse credo che qui si possano fare le cose che io spero a me piacciano sempre. Ora sto qui. Ma sto qui per poco, tra un po’ me ne andrò e passerà del tempo prima che io possa tornare. Ma poi tornare perché? Io vorrei espropriare questo luogo e vorrei tornare indietro nel tempo, nel tempo in cui credo che si sarebbero potute fare le cose che spero a me sarebbero piaciute o le cose che a me sarebbe piaciuto fare. Fare è una parola generica.

Fare è il verbo generico. Cosa è una parola altrettanto generica, è un sostantivo tra i più generici. Tutti sappiamo cosa sia una cosa ma c’è chi ha dedicato saggi per spiegare agli altri cosa realmente sia una cosa. Das ding. The Thing. Nei Fantastici Quattro un personaggio si chiama la Cosa, probabilmente era un omaggio di Stan Lee a Martin Heidegger. Ma non è che io ne sia davvero sicuro, forse no, la Cosa era un supereroe generico e mostruoso ma come ne La bella e la bestia era buono e infelice. Stava insieme a Alicia, una bella donna non vedente, figlia del Burattinaio.

le “nughette” di leonardo canella: da ricercabo al 2021

http://www.edizioniae.it/catalogo/nughette/

alcune nughette su gammm:
https://gammmorg.files.wordpress.com/2007/02/Gammm_Canella_Nughette.pdf

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oggi, 28 aprile, presentazione di “disordini”, di fiammetta cirilli, allo studio campo boario

a Roma, oggi, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Disordini

di
Fiammetta Cirilli

[dia•foria, 2022

Intervengono 
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti

sarà presente l’autrice

"Disordini", prose di Fiammetta Cirilli

§

Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.

Cecilia Bello Minciacchi

*

Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).

*

scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298

dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/

per informazioni e richieste:
info@diaforia.org

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28 aprile, presentazione di “disordini”, di fiammetta cirilli, allo studio campo boario

Roma, giovedì 28 aprile 2022, alle ore 18:00
presso lo Studio Campo Boario
(viale del Campo Boario 4a)
nel contesto della rassegna Libridine

PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Disordini

di
Fiammetta Cirilli

[dia•foria, 2022

Intervengono 
Cecilia Bello Minciacchi e Daniele Poletti

sarà presente l’autrice

"Disordini", prose di Fiammetta Cirilli

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Sono testi disturbanti, quelli di Disordini, anche per il vuoto (i vuoti) che fanno affiorare. A indurre un primo sentimento d’inquietudine, in chi legge o ascolta, è la parte che manca, la sospensione, ciò che è inghiottito, reso invisibile. Anche quando è subdola, la lacuna finisce per spiccare, in questa scrittura a tutta luce. L’omissione pesa al pari di ciò che è detto, dei gesti netti, della tanta materia inerte e fisiologica addensata e per analogia specchiata l’una l’altra, in testi dalla campitura contenuta, rappresa. Sono coaguli in cui sguardo e scrittura concentrano la loro precisione, e insieme lastre di piccolo formato, misura di fotogrammi isolati e sgomenti al centro di un bianco-zero, di un nitore-vuoto.

Cecilia Bello Minciacchi

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Fiammetta Cirilli vive e lavora a Roma. Ha pubblicato vari articoli su autrici e autori del Novecento letterario italiano contemporaneo, e la monografia Dolores Prato, il libro ‘impossibile’. «Giù la piazza non c’è nessuno» attraverso le carte dell’Archivio Bonsanti (Pacini, 2019). Oltre ad alcune prose e narrazioni brevi apparse su riviste e in volume («Sud», «il verri», «Nuova Prosa», «l’immaginazione», Ex.it 2013), è autrice di L’incanto della specie. Tre contributi sul grottesco contemporaneo (La camera verde, 2012) e della raccolta di racconti Il sapore delle formiche (Oèdipus, 2014). Nel 2019 ha vinto il Premio Elio Pagliarani, sezione inediti, con la raccolta [assemblatz] (Zona, 2020).

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scheda del libro + un frammento testuale:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/disordini_-scheda_v.pdf

evento facebook:
https://www.facebook.com/events/1642593842767298

dreamBOOK / [dia•foria:
http://www.diaforia.org/diaforiablog/info/

per informazioni e richieste:
info@diaforia.org

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appunti su quella cosa / carlo sperduti. 2022

Un presupposto: le definizioni di letteratura sono infinite, non esiste una definizione di letteratura.
Una domanda legittima: è la letteratura, dunque, a non esistere?
Una definizione possibile: la letteratura è ciò che ci conferma.
Una definizione possibile: la letteratura è ciò che ci mette in dubbio.
Un modo di confermarci: considerare letteratura quella che dice ciò che pensiamo.
Un modo di confermarci: considerare letteratura quella che smentisce opinioni contrarie alle nostre.
Un modo di confermarci: concepire la letteratura a partire da un’opinione.
Un modo di confermarci: concepire la letteratura a partire dai suoi temi.
Un modo di confermarci: considerare la letteratura come espressione di un io.
Un modo di confermarci: considerare letteratura ciò che dice.
Un modo di metterci in dubbio: considerare letteratura anche ciò che dice in altro modo.
Un modo di metterci in dubbio: considerare letteratura anche ciò che dice qualcom’altro.
Un modo di metterci in dubbio: considerare letteratura anche ciò che non dice.
Una domanda frequente: di cosa parla questo libro?
Una domanda infrequente: come funziona questo testo?
Un atteggiamento frequente: criticare il mainstream.
Un atteggiamento frequente: adottare ottica, obiettivi, parametri di valutazione, comportamenti mainstream.
Alcuni luoghi, entità e figure in cui si attua la combinazione dei due atteggiamenti frequenti sopra indicati: le librerie indipendenti, le case editrici indipendenti, le riviste indipendenti, i blog in cui ci si occupa di letteratura, i lettori e le lettrici forti, un numero incalcolabile di autrici e autori.
Un esempio di combinazione dei due atteggiamenti frequenti sopra indicati: un editore indipendente esulta per la partecipazione a un premio mainstream come riconoscimento del valore di tanti anni di lavoro la cui direzione dichiarata è sempre stata opposta al mainstream.
Un esempio di combinazione dei due atteggiamenti frequenti sopra indicati: un autore/autrice esordiente/emergente calibra il suo prossimo romanzo sul modello ottocentesco – identico a quello dell’attuale mainstream – aggiornandone i temi: viene pubblicato da un editore indipendente.
Un esempio di combinazione dei due atteggiamenti frequenti sopra indicati da parte di tutti i luoghi, entità e figure sopra indicati: un libro è indesiderabile, a prescindere dalle intenzioni e dalle forme consapevolmente adottate da chi l’ha scritto, a prescindere dalla sua coerenza interna o ricercata incoerenza, se: evita di narrare qualcosa, non risulta immediatamente comprensibile, costringe a rileggere più volte uno o più passaggi, non si affida a un contenuto o a una tesi.
Un risultato: il libro accettabile è il libro mainstream.
Un risultato: chi vuole scrivere è portato ad aderire a forme e contenuti del prodotto medio per non risultare editorialmente inesistente.
Un risultato: chi vuole scrivere spesso non si accorge nemmeno del risultato precedente.
Un risultato: è sempre più diffusa l’equazione tra editing e normalizzazione.
Un risultato: sono sempre più diffuse per automatismo le equazioni tra semplicità e autenticità, tra autenticità e verità, tra verità e letteratura: equazioni possibili come qualunque altra a seconda del testo di riferimento, per esempio quella tra complessità e idiozia, tra complessità e profondità, tra semplicità e stupidità, tra complessità e mondo, tra mondo e nulla, tra i miei gusti e i tuoi.
Un risultato: il prodotto medio mainstream è indistinguibile dal prodotto medio indipendente per stile, struttura, lettore di riferimento, comunicazione: ciò a cui si assiste è la difesa a oltranza dello status quo.
Una precisazione: ciò che manca non è la qualità: è la possibilità di un’alternativa: una smentita, di fatto, dei significati delle parole indipendenza e bibliodiversità, i cui significanti continuano a circolare ostentati e inerti.
Un’ipotesi: il mainstream è una forma mentis ormai onnicomprensiva: ha raggiunto il punto di non ritorno dal quale la letteratura è l’ultima preoccupazione dei libri e di chi se ne occupa.

tutti i testi di gaetano altopiano e di luca zanini sul sito ‘il cucchiaio nell’orecchio’

qui:
https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/gaetano-altopiano/

e qui:
https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/luca-zanini/

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oggi, 18 giugno, ‘un quarto d’ora di ricerca’: leonardo canella e le “nughette ’17-’20”

 

OGGI, venerdì 18 giugno, alle ore 17:30, per il quarto appuntamento di ‘Un quarto d’ora di ricerca’, lettura da

NUGHETTE ’17-’20. CON ANTOLOGIA  
di Leonardo Canella

(Affinità Elettive Edizioni)

e dialogo con Marco Giovenale

L’incontro si svolge unicamente sul canale youtube https://www.youtube.com/channel/UCF4pbAEEAcjwznYErB-SUvg

(Appena concluso, verrà reso disponibile anche su facebook e sul sito slowforward.net)

Scheda del libro (e informazioni per chi volesse acquistarlo): http://www.edizioniae.it/catalogo/nughette-17-20/

evento facebook: https://fb.me/e/2gruDV3ej

Le nughette sono componimenti brevi che uniscono prosa e poesia, ‘fiori’ il cui nettare raccoglie spunti delle ricerche letterarie d’avanguardia e della realtà che ci circonda. Ne viene fuori un canzoniere sui generis in cui domina un’ironia pungente, per ottenere la quale Canella sceglie per sé una presenza ‘in minore’, da falso ingenuo, con cui stuzzica il proprio inconscio e crea una insolita ‘autobiografia’. Ne nascono delle ‘scintille’, le nughette appunto, presentate la prima volta in pubblico a RicercaBO 2013. Laboratorio di nuove scritture ottenendo un buon successo. Il volume, elegante, si segnala anche per l’approfondita postfazione di Andrea Inglese, il quale scrive: “Canella ha creato una chimera, un ibrido mostruoso, ossia un genere individuale, le nughette appunto, come già fecero illustri predecessori novecenteschi…Si apre questo libro […] non per andare alla ricerca di qualche pensiero sublime, ma per girovagare in una successione di ‘camere delle meraviglie’, dove sono allestite scorie ideologiche dell’epoca e pulsioni umane fondamentali”. Correda il libro una ricca antologia di nughette pubblicate in precedenza.

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Leonardo Canella (1971) è autore di due saggi d’arte (2005 e 2008). Le Nughette sono state presentate la prima volta a RicercaBO 2013 – Laboratorio di nuove scritture. Nel 2014 è uscito il volume Nughette (Guaraldi, prefazione di Renato Barilli), nel 2017 Nuove nughette (Prufrock). L’autore è anche pittore. Chi vuole leggere alcuni testi può trovarne all’indirizzo https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/leo-canella/ _