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Archivi tag: prosa
letture all’isola polvese: da “delle osservazioni” e “la gente non sa cosa si perde”
sull’Isola Polvese (Lago Trasimeno), domenica 5 settembre prossimo,
dopo le 15:30 circa, leggerò da Delle osservazioni (Blonk) e da La gente non sa cosa si perde (Tic).
il contesto è quello di PoesiaEuropa, festival alla sua seconda edizione, organizzato da Umbrò Cultura
il programma completo degli incontri del festival (2-5 settembre) è qui:
facebook.com/umbrocultura/photos/a.162570064342749/807771906489225/
https://www.facebook.com/events/500612320996802/?post_id=527578554966845&view=permalink
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le schede dei libri:
https://ticedizioni.com/collections/vetrina/products/la-gente-non-sa-cosa-si-perde-giovenale
https://www.blonk.it/book/delle-osservazioni/
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peter handke: prima pagina di “autodiffamazione”
seconda edizione del concorso di scrittura di tic edizioni: 623,7
“prosa in prosa” minaccia il pianeta, nuovi scudi protettivi ci difendono
Il libro Prosa in prosa, vi informo, è diventato un riferimento imprescindibile anche per chi deve parlare di tutt’altro, per esempio di racconti: https://www.doppiozero.com/materiali/massimo-gezzi-le-stelle-vicine. Mi aspetto che un giorno di questi in televisione, mentre uno chef fa una frittata con le cipolle, si fermi un istante e guardando in camera enunci con severità: attenzione, questo piatto è l’esatto opposto di Prosa in prosa.
Sui biscotti, nei supermercati, campeggerà – accanto a “gluten-free” – un rassicurante “NON CONTIENE PROSA IN PROSA”.
immagini dall’installazione di ilaria restivo, “beat/’beatarivoluzione’ _ 3-4 luglio 2021, studio campo boario
https://www.instagram.com/p/CQ5nE3AnDjV/
video tictalk sul libro “il pacco”, di antonio syxty
su linus di luglio vanni santoni recensisce “delle osservazioni” (blonk)
da un post di V.S. su instagram:
“Il nuovo Linus di luglio è in #edicola e in #libreria. Vi ho scritto di poesia e di poesia in prosa, con Diario di un manovale di Thierry Metz e i nuovi libri di Marco Giovenale (Delle osservazioni), Paola Silvia Dolci (Diario del sonno) e Gherardo Bortolotti (Romanzetto estivo)”
tictalk, lunedì 28 giugno: michele zaffarano, “sommario dei luoghi comuni” (aragno)
Il mondo nasconde le magie
il mondo nasconde le stregonerie
il mondo nasconde le promesse
il mondo nasconde le importanze delle promesse
il mondo nasconde le voci delle parole
il mondo nasconde le magie delle parole
il mondo è sopramesso dalle emozioni
il mondo è sopramesso dalle altrui immaginazioni
TicTalk
28 giugno
ore 21:00
Sommario dei luoghi comuni
(Nino Aragno, 2019, collana ‘i domani’)
di e con Michele Zaffarano
e Antonio Loreto, Luigi Severi, Paolo Zublena.
Incontri a cura di Antonio Syxty ed Emanuele Kraushaar
l’incontro si svolge in diretta streaming sui seguenti canali:
youtube.com/channel/UCtSz6phvlJNM9LuoPOeYBAw e
facebook.com/ticedizioni
scheda del libro:
https://www.ninoaragnoeditore.it/opera/sommario-dei-luoghi-comuni
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aperture e chiusure facilitate. (notilla su lessici e altro) — 3 apr 2021
Leggo o ascolto, in queste settimane ma ormai da qualche anno, da parte di giovani o giovanissimi autori, testi non ironici connotati dalla più assoluta non coscienza dell’esistenza di cliché retorici e lessicali non resuscitabili se non — appunto — in forma ironica.
Rimango ovviamente di sasso, e i sassi si possono o scagliare o usare per qualche costruzione. Provo per un’ennesima volta la seconda strada.
L’invocazione o rivendicazione (che appartiene da che mondo è mondo a tutte le [ogni volta] nuove generazioni) è quella del diritto all’uso di tutto, di tutte le forme, le tradizioni, i vocaboli, i metri, i generi & degeneri. Ossia insomma tutte le cose che chiunque in prima battuta ha desiderato rivendicare all’altezza dei propri tredici-quattordici anni. Perfino con qualche carica elettrico-ormonale sensata. In fondo certe retoriche hanno centinaia di anni di storia, c’è di che emozionarsi.
Farò dunque la parte del laido Laio castrante, qualche momento prima di incontrare il mio destino, dicendo alle maestranze della fanciullezza che si tratta di errore, in una percentuale prossima a 100 su 100. Sono bellissimi i progetti di grondaie che fanno salire l’acqua, ma quando piove ti servono le altre, sennò si ingolfa il tetto e ti crolla casa.
Lessico, quindi, per prima cosa. Cosa si può fare? Accostarsi alla littéralité cercando di capire che non è il magazzino delle banalità. Evitare l’aulico, il dannunziano, ma pure l’anti-dannunzianesimo montaliano, ormai (e il “se” montaliano, per dire: ma qui siamo già alla sintassi). Tenere a debita distanza debiti e iperbati, inversioni, anafore persuasissime di colpire al cuore. Bon. Almeno questi passi, i primi dopo il girello e il sonaglino.
Per il resto, ogni ghibellino faccia la sua arte, e ogni guelfo pure. Ma per favore partendo dal minimo tollerabile.