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video della presentazione del libro “la gente non sa cosa si perde”, di marco giovenale (tictalk #2)

15 marzo 2021

promemoria: 15 marzo, ore 21

diretta sul canale YouTube di TIC Edizioni:
https://www.youtube.com/channel/UCtSz6phvlJNM9LuoPOeYBAw

e su fb:
https://www.facebook.com/ticedizioni/

evento:
https://www.facebook.com/events/271163487925132

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allora la poesia, capite / silvia molesini. 2018

‘sta roba che la poesia sia un andare a capo mi ha sempre fatto morire dal ridere, ma sono viva comunque quindi direi che se avete ascoltato la musica, qualunque musica, vi sarete accorti che qualcosa spezza e ritorna, ma non è sempre vero quindi cambio l’esempio: se avete seguito la crescita di un basilico vi sarete accorti che il fustello si propaga a due per due, come una divisione, e che piano piano la pianta cresce in questo modo, ma è meglio guardare la crosta frattale di ogni tipo di sviluppo formale biologico, perché lì c’è un punto che non diventerà mai superficie.
E se avete capito il disegno, come in tutto registri il mondo attraverso piccoli tratti, o linee continue semplificanti, se avete capito che la fotografia stessa è una posizione della luce e che la realtà non viene rappresentata da una sola immagine mai perché quella sola immagine non esiste per nulla.
E se sapete della storia, di come l’abbiano confermata i poteri attuativi e nei suoi rimasugli interni ci sia da sempre stata l’opera viva, il motore mai ammesso, come quello della povera fisica saltellante alla continua ricerca di un corpuscolo stabile mentre traballiamo saprete
anche che gli acidi che ci informano non danno valori continui e che tutto viene regolato a terzetti da sottocompartimenti che si neutralizzano reciprocamente e che quando si esprimono lo fanno a salti, come qualunque impulso nervoso passa tra nodi non grassi e Dio sia l’immenso conservato delle nostre speranze fossili, come un calcio vivo:
allora la poesia, capite

 

13 maggio 2018

microtrailer per il 15 marzo 2021: “la gente non sa cosa si perde”

videotrailer di Emanuele Kraushaar
per

TICTALK / lunedì 15 marzo h. 21:00
La gente non sa cosa si perde
di e con Marco Giovenale
con Massimiliano Manganelli e Gianluca Picconi
presenta Antonio Syxty

oggi, ore 18, “dovuto a carlo bordini”: incontro online dalla libreria eli

OGGI, sabato 13 febbraio, alle ore 18:00,
il gruppo Parlamenti e la libreria ELI (Esperienze Libri Idee)
curano l’incontro

Dovuto a Carlo Bordini.
Incontro tra scrittori, critici e storici

Diretta sulla pagina facebook (visibile anche a chi non ha un account fb)
https://www.facebook.com/libreriaeliroma

Intervengono in libreria:
Paolo Morelli (scrittore), Massimo Barone (scrittore), Giorgio Patrizi (critico)

Intervengono da remoto:
Beppe Sebaste (scrittore), Fabio Ciriachi (scrittore), Filippo La Porta (critico e saggista), Franca Rovigatti (scrittrice), Luigi Cajani (storico), Marco Giovenale (scrittore), Rita Iacomino (insegnante e poetessa)

Carlo Bordini è stato poeta, narratore e storico, tradotto, tra l’altro, in Francia, Spagna e America Latina. Le poesie sono pubblicate nel volume I costruttori di vulcani. Tutte le poesie 1975-2010 (Luca Sossella editore). Una consistente parte delle opere in prosa è contenuta nel volume Difesa berlinese (Luca Sossella editore). Altri testi in prosa sono stati pubblicati da Empiria (Pezzi di ricambio, 2003); da Luca Sossella editore (Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, 2008); da La Camera Verde (I diritti inumani e altre storie, 2009). In italiano e inglese è uscito per le edizioni Zona l’ebook I gesti / Gestures, tradotto da Nail Chiodo.
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intervista su “le carte della casa” (radio questasera, 2 gennaio 2021)

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“dovuto a carlo bordini”: 13 febbraio 2021

sabato 13 febbraio, alle ore 18:00
il gruppo Parlamenti e la libreria ELI (Esperienze Libri Idee)
curano l’incontro

Dovuto a Carlo Bordini.
Incontro tra scrittori, critici e storici

Diretta sulla pagina facebook https://www.facebook.com/libreriaeliroma

Intervengono in libreria:
Paolo Morelli (scrittore), Massimo Barone (scrittore), Giorgio Patrizi (critico)

Intervengono da remoto:
Beppe Sebaste (scrittore), Fabio Ciriachi (scrittore), Filippo La Porta (critico e saggista), Franca Rovigatti (scrittrice), Luigi Cajani (storico), Marco Giovenale (scrittore), Rita Iacomino (insegnante e poetessa)

Carlo Bordini è stato poeta, narratore e storico, tradotto, tra l’altro, in Francia, Spagna e America Latina. Le poesie sono pubblicate nel volume I costruttori di vulcani. Tutte le poesie 1975-2010 (Luca Sossella editore). Una consistente parte delle opere in prosa è contenuta nel volume Difesa berlinese (Luca Sossella editore). Altri testi in prosa sono stati pubblicati da Empiria (Pezzi di ricambio, 2003); da Luca Sossella editore (Non è un gioco. Appunti di viaggio sulla poesia in America Latina, 2008); da La Camera Verde (I diritti inumani e altre storie, 2009). In italiano e inglese è uscito per le edizioni Zona l’ebook I gesti / Gestures, tradotto da Nail Chiodo.
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quattro malatini / differx. 2009

https://slowforward.files.wordpress.com/2021/02/4testi_mg_in_lalibellula_1_dic2009.pdf

testi usciti su “La Libellula”, anno I, n. 1, dicembre 2009, pp. 175-176

(rivista non più online come sito; ma il fascicolo rintracciabile all’indirizzo
docplayer.it/8336935-N-1-anno-1-dicembre-2009.html)

giuseppe garrera intervistato da nero (sul collezionare)

L’intervista (in inglese) sul sito di NERO:
neroeditions.com/the-vertigo-of-collecting/

In italiano:

NERO: Libri, documenti e testi spesso sono i materiali più complessi da esporre e questo dipende in particolare dalla loro fragilità. Questo aspetto porta nella maggior parte delle volte ad optare per un’esposizione parziale e non soddisfacente: intrappolati sotto delle teche difficilmente è possibile fruirne in modo completo. Data la sua esperienza come curatore di diversi progetti espositivi qual è la sua opinione rispetto a tale questione? È possibile trovare delle modalità di fruizione più soddisfacenti?

Giuseppe Garrera: In realtà, a ben guardare, è un problema che si pone raramente. Libri, documenti, materiali cartacei, ephemera di cui mi occupo io soprattutto, degli anni sessanta e settanta, possiedono un carattere costitutivo: sono altamente visivi, e cioè l’artista tende a convertire in visione ogni parte del manufatto (perché sia veduto e non letto): sono produzioni visionarie e la declinazione migliore per molti di questi materiali è proprio appunto quella di intenderli come oggetti, sculture, avventure per gli occhi con tutte le impaginazioni e le soluzioni grafiche innovative e poetiche che ne scaturiscono. Funzionano per l’esposizione, provengono dal mondo del pensiero visivo e non leggente. Munari ci ha insegnato che in primo luogo un libro è un oggetto da vedere e la cui funzione non secondaria può essere anche solo quella di essere veduto e mai aperto o letto: la sua presenza è un discorso sulle forme e le idee della vista. Bruce Chatwin, per quello che purtroppo si rivelerà il suo ultimo libro, pretese e ottenne una carta, una impaginazione, una misura dei margini e delle interlinee e una scelta dei caratteri della pagina tali che il suo libro, come un testo sufi, potesse essere anche solo contemplato come un’incarnazione tipografica e un assoluto. Raccomanderei a chiunque di avere sotto gli occhi questo libro, Utz, di Chatwin, che poi, non a caso, è un libro, forse il miglior libro, dedicato al collezionare e alla vertigine del collezionare.
I libri, i documenti, le pubblicazioni e i materiali effimeri dell’arte di ricerca vanno sentiti e intesi nella loro prima se non primaria istanza come apparizioni, epifanie, direi soprattutto manomissioni ed esperimenti intorno alle forme tradizionali e convenzionali della carta: si tratta di sognare il libro, il catalogo, l’invito, la pagina di rivista, la parola stampata, non di mostrarli.

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