Archivio mensile:Giugno 2021
twentytwenty extended conference: 14ma sessione
Gilda Policastro (Roma), L’ultima poesia: scritture e mutazioni di genere
Poster: Antonello Costa (Università di Roma Sapienza), La macchina regolatrice, canone e mass media nella poetica di Michele Mari
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venerdì 18 giugno, quarto appuntamento con ‘un quarto d’ora di ricerca’: leonardo canella e le “nughette ’17-’20”
Venerdì 18 giugno, alle ore 17:30,
per il quarto appuntamento di ‘Un quarto d’ora di ricerca’, lettura da
NUGHETTE ’17-’20. CON ANTOLOGIA
di Leonardo Canella
(Affinità Elettive Edizioni)
e
dialogo con Marco Giovenale
L’incontro si svolge unicamente sul canale youtube
https://www.youtube.com/channel/UCF4pbAEEAcjwznYErB-SUvg
(Appena concluso, verrà reso disponibile anche su facebook e sul sito slowforward.net)
Scheda del libro (e informazioni per chi volesse acquistarlo): http://www.edizioniae.it/catalogo/nughette-17-20/
evento facebook: https://fb.me/e/2gruDV3ej
Le nughette sono componimenti brevi che uniscono prosa e poesia, ‘fiori’ il cui nettare raccoglie spunti delle ricerche letterarie d’avanguardia e della realtà che ci circonda. Ne viene fuori un canzoniere sui generis in cui domina un’ironia pungente, per ottenere la quale Canella sceglie per sé una presenza ‘in minore’, da falso ingenuo, con cui stuzzica il proprio inconscio e crea una insolita ‘autobiografia’. Ne nascono delle ‘scintille’, le nughette appunto, presentate la prima volta in pubblico a RicercaBO 2013. Laboratorio di nuove scritture ottenendo un buon successo. Il volume, elegante, si segnala anche per l’approfondita postfazione di Andrea Inglese, il quale scrive: “Canella ha creato una chimera, un ibrido mostruoso, ossia un genere individuale, le nughette appunto, come già fecero illustri predecessori novecenteschi…Si apre questo libro […] non per andare alla ricerca di qualche pensiero sublime, ma per girovagare in una successione di ‘camere delle meraviglie’, dove sono allestite scorie ideologiche dell’epoca e pulsioni umane fondamentali”. Correda il libro una ricca antologia di nughette pubblicate in precedenza.
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Leonardo Canella (1971) è autore di due saggi d’arte (2005 e 2008). Le Nughette sono state presentate la prima volta a RicercaBO 2013 – Laboratorio di nuove scritture. Nel 2014 è uscito il volume Nughette (Guaraldi, prefazione di Renato Barilli), nel 2017 Nuove nughette (Prufrock). L’autore è anche pittore.
oggi sono savio sul cucchiaio nell’orecchio
nuovo incontro dei “lunedì di casa testori”
La scrittura di ricerca non esiste, non è mai esistita / differx. 2021
(probabilmente è un trailer. il film completo durerebbe qualche settimana)
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MG ossia differx a Lucca domenica 20 giugno per Borda!Fest – Produzioni Sotterranee
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qui il programma dei tre giorni del festival: https://bordafest.noblogs.org/ https://instagram.com/bordafest
oggi: tic talk su “romanzetto estivo”, di gherardo bortolotti
la scrittura di ricerca non esiste, non è mai esistita / differx. 2021
(probabilmente è un trailer. il film completo durerebbe qualche settimana)
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biografilm festival: un film su roberto roversi e “la macchia d’inchiostro”
Ancora fino alle 23 di oggi, 13 giugno, a modicissimo prezzo, si può vedere La macchia d’inchiostro, regia di Ciro Valerio Gatto. Doc/Fiction – Italia, 2021, 60′ – Anteprima Mondiale. Lingua: Italiano
Link: https://www.mymovies.it/ondemand/biografilm/movie/8159-la-macchia-d-inchiostro/
A quarant’anni dalla stesura, un testo teatrale viene riscoperto; ed è l’occasione per parlare anche, e ampiamente, del suo autore: Roberto Roversi.
In collaborazione con DAR – Dipartimento delle Arti visive, performative e mediali dell’Università di Bologna
Nel panorama degli scrittori italiani del secondo Novecento, Roberto Roversi è stato uno dei pochi a fare della sua stessa vita il manifesto delle sue scelte politiche e culturali, mantenendosi nell’ombra per poter operare in totale autonomia dall’industria culturale. L’allestimento da parte di una giovane compagnia teatrale di un suo testo inedito, mai prima messo in scena, è un’occasione unica per compiere una ricerca dentro la “macchia” di silenzio che è stata posta sulla sua immagine pubblica.
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detal00012 / Miron Tee. 2021
Lo sciopero di Stradella: un articolo di Gabriele Dadati
Articolo di Gabriele Dadati apparso oggi nel quotidiano “Libertà” di Piacenza: https://www.facebook.com/gabriele.dadati/posts/10159379411937320
Giovedì, verso l’ora di pranzo, mi ha chiamato Luca Ussia, direttore editoriale di Baldini+Castoldi, la casa editrice che pubblica i miei libri. Voleva dirmi che il prossimo, previsto in uscita il 17 giugno, sarebbe slittato almeno a inizio luglio.
“A Stradella è in corso uno sciopero senza precedenti dei lavoratori della logistica”, ha spiegato. “I libri partono da lì al momento del lancio, ma sono a magazzino, prigionieri. Stanno saltando le uscite di tutti gli editori. Finché non si sblocca la situazione la vedo male”. Era dispiaciuto: sapeva le corse fatte per consegnare in tempo. Ho sdrammatizzato: “Abbiamo pubblicato un libro tre settimane prima di una pandemia e un altro in piena seconda ondata. Un po’ di ritardo per uno sciopero mi sembra il meno”.
Poi, fatte due chiacchiere, ci siamo salutati.
Venerdì mattina, dopo aver letto gli articoli dedicati alla vicenda da “Il Post” e da qualche altro sito, ho scritto su Facebook del rinvio. Concludendo il mio status così: «A me, francamente, sembra che gli scioperanti abbiano ragione su tutta la linea. Ritardino pure i libri. Leggerli serve tra le altre cose a capire che prima di tutto vengono le persone». Ho cliccato. Hanno cominciato ad arrivare i mi piace e i commenti positivi alla mia presa di posizione. È stato in quel momento che mi sono sentito male.
Detesto le prese di posizione fasulle in pubblico. Intendo quelle dei leader di partito o di vip che scrivono sui social “Una preghiera per” più il nome della vittima del giorno. O “Giustizia per” o “La mia solidarietà va a”. Perché le cose sono due, nella vita: o si rivolge un pensiero, e lo si fa nel chiuso delle proprie stanze, o ci si attiva per dare una mano, e lo si fa andando sul posto, non scrivendo in rete. Così, irritato da me stesso, dopo pranzo ho guidato fino a Stradella, dove sorge “La città dei libri”. Si vede la scritta dall’A21, subito dopo averne vista un’altra, all’altezza di Castel San Giovanni: “Amazon”. Perché logistica piacentina e pavese, in quella zona, si toccano. I capannoni sono gli stessi, le logiche anche. Continua a leggere



