Archivio mensile:Giugno 2022

bologna, 6 giugno: “architettura e scultura”. incontro con luisa lambri

Lunedì 6 giugno alle ore 16.00, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna ospita un incontro aperto al pubblico dal titolo Architettura e scultura, che vedrà l’artista Luisa Lambri in dialogo con Simone Menegoi.

Luisa Lambri utilizza la fotografia per interpretare, in modo profondamente personale e soggettivo, l’opera di artisti che, come lei, si misurano con lo spazio e la luce, a partire dai grandi architetti modernisti, come Mies Van Der Rohe e Luis Barragán. Dagli edifici di quei maestri, Lambri distilla dettagli minimi e apparentemente marginali, giochi di luce e ombra al limite dell’astrazione.

Nella sua presentazione all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in dialogo con Simone Menegoi e nell’ambito del Corso di Filosofia dell’arte, Lambri si concentrerà soprattutto sul suo interesse per la scultura, che l’ha portata nel corso del tempo a fotografare opere di Lucio Fontana, Donald Judd, Lygia Clark e altri importanti autori del XX secolo.

Luisa Lambri (Como 1969, vive a Milano) ha esposto alla Quadriennale di Roma (2020 e 2005), alla Triennale di Cleveland (2018), alla Biennale di Architettura di Chicago (2017), alla Biennale di Liverpool (2010) e alla Biennale di Venezia (Architettura 2010 e 2004; Arte 2003 e 1999). Le hanno dedicato mostre personali il Met Breuer di New York (2017) e l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston (2012), l’Hammer Museum di Los Angeles (2010), il Baltimore Museum of Art (2007), la Menil Collection di Houston (2004) e Kettle’s Yard di Cambridge (2000). Le sue opere sono state esposte in numerose collettive, tra le tante al Carnegie Museum of Art di Pittsburgh (2019 e 2006), alla Tate Modern di Londra (2018), al Museum of Contemporary Art di Chicago (2009). Il lavoro di Lambri è incluso inoltre in diverse collezioni, tra le quali il Museum of Modern Art di San Francisco, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles e il Solomon Guggenheim Museum di New York

La conferenza è ad accesso libero fino a esaurimento posti.

Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna, Via delle Belle Arti, 54, Bologna
www.ababo.it

buongiorno, ho scritto unə poesiə / alberto d’amico. 2022

Prima i cornetti non erano di paglia
Sembravano più maritozzi
Non si dissolvevano come neve o forfora
Non voleggiavano come polline alla ricerca di soggetti allergici
Prima i cornetti avevano la glassa
Lo zucchero sciolto formava una crosta lieve di bianco mangiare simile a forfora
Prima i cornetti potevi mangiarli senza cospargere la tua polo di frammenti simili a forfora marroncina
Prima i cornetti erano consistenti quando li addentavi
Prima i cornetti erano diversi dai maritozzi ma non così diversi come sono ora
Ora i cornetti sono paglia
Ora i cornetti li sforna il microonde
Ora i cornetti sembrano migliori di prima ma non lo sono
Rimpiango il cerbiatto, cornetto appena fatto
Rimpiango i croissant della prima ora, quelli con il burro
Prima nei cornetti, dicevano, c’era lo strutto

“the collective eye: in conversation with ruangrupa — thoughts on collective practice”

Sandro Ricaldone

THE COLLECTIVE EYE IN CONVERSATION WITH RUANGRUPA
Thoughts on Collective Practice.
Edited by The Collective Eye / Dominique Lucien Garaudel, Heinz-Norbert Jocks,
Emma Nilsson; and Matthias Kliefoth
DISTANZ Verlag, 2022

The documenta fifteen will be curated by a collective for the first time in its history. Another first: the artistic directors come from Asia. ruangrupa is an association of nine friends who unconditionally combine art with their everyday lives as a practice of living and surviving together under the socioeconomic conditions of their native Indonesia. Fourteen other collectives, so-called lumbung members, have been invited to join ruangrupa in transforming Kassel into a new, sustainable ekosistem. Lumbung, the Indonesian term for a communal rice barn, is the starting point for all their activities and also this documenta.

In this volume of the book series Thoughts on Collective Practice ruangrupa talks about their beginnings, the harsh struggle for survival under the Suharto regime in Indonesia, the post-dictatorship euphoria, student protests, punk, and video culture. About their first art projects, maintaining solidary social relationships, the Indonesian tradition of sharing, and their unusual approach to resources.
The autobiographical conversations are supplemented by five exemplary glimpses into ruangrupa’s projects since 2003 and unpublished archival material.

The Collective Eye (TCE), founded 2012 in Montevideo, organizes exhibitions and symposia on collective practice in art. The collective has pursued a partnership with DISTANZ since 2021, publishing the book series Thoughts on Collective Practice as an extended collective between the publishing team and TCE. Their work aims to strengthen polynational dialogues between different collectives as well as between collectives and theorists. The volume of conversations with ruangrupa is the fourth installation in the series.

cristina giorcelli: “《botteghe oscure》e la letteratura statunitense”

https://www.storiaeletteratura.it/catalogo/botteghe-oscure-e-la-letteratura-statunitense/11337

«Botteghe Oscure» è stata definita da molti una delle riviste italiane più internazionali del dopoguerra. Fondata nel 1948 da Marguerite Caetani, la rivista nei venticinque numeri usciti fino al 1960 pubblica tutti i più importanti scrittori italiani, europei e statunitensi. E proprio con gli Stati Uniti, oltre che con l’Italia, «Botteghe Oscure» aveva un rapporto particolare: del resto la sua fondatrice, Marguerite Caetani, era nata nel Connecticut e proveniva da una delle famiglie più influenti di quello Stato. Questo volume di Cristina Giorcelli, recuperando e indagando centinaia di lettere inedite, ricostruisce i rapporti intercorsi tra la rivista – Marguerite Caetani nello specifico – e gli autori statunitensi; tra i più importanti: William Carlos Williams, Marianne Moore, E. E. Cummings, Wallace Stevens, W. H. Auden, Saul Bellow, Robert Lowell. Si tratta di un capitolo fondamentale della storia culturale italiana e della ricezione della letteratura statunitense nel nostro paese.

neo-avant-gardes: post-war literary experiments across borders

Sandro Ricaldone

NEO-AVANT-GARDES
Post-War Literry Experiments Across Borders
edited by Bart Vervaeck
Edinburgh University Press, 2021

A systematic transnational investigation of post-war literary experiments in Europe and the Americas
What are the forms in which the avant-garde returns after the Second World War?
How does the literary avant-garde re-invent itself without losing its affinity with historical avant-garde currents such as surrealism and futurism?
This book explores the international relevance of the concept of neo-avant-garde for the study of post-war literary innovations covering North American, Latin American, Caribbean, Austrian, French, British, Belgian, Dutch and German cases.
Each of the twenty-one newly commissioned chapters combines theoretical reflection with practical analysis. Together, they provide a multi-faceted account of diverse group and trends, such as the New Realists, Black Arts Movement, Labris and the Vienna Group.
They also focus on a wide range of authors, like Pierre Alferi, Amiri Baraka, Konrad Bayer, Mario Bellati, Kamau Brathwaite, and Anna Kazan. In addition, they pay attention to specific techniques, including erasure, lyricisation, and montage, and to specific genres such as comic books, experimental fiction, and visual poetry.

Bart Vervaeck is Professor of Dutch Literature and Narrative Theory at the University of Leuven.

tavola rotonda in occasione della presentazione del catalogo “impressum est”

Nel Salone Borromini della Biblioteca Vallicelliana 

giovedì 9 giugno, alle ore 17:00
piazza della Chiesa Nuova 18

in occasione della presentazione del catalogo
della mostra Impressum est a cura di Marina Bindella e Beatrice Peria
si tiene una tavola rotonda alla quale partecipano, insieme alle curatrici,
Alessandro Corubolo, editore e tipografo di Officina Chimerea, e
Maria Pina Bentivenga, fondatrice dell’associazione InSigna e docente di Tecniche dei procedimenti a stampa  presso l’Accademia di Belle Arti di Roma

Ingresso gratuito 
 
 

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