https://www.controradio.it/podcast/fernando-arrabal-al-teatro-della-pergola/

Martedì 18 aprile 2023, dalle ore 18.00 alle 21.00, la Fondazione Baruchello inaugura la mostra personale di H.H. Lim No Words Can Speak, curata da Carla Subrizi, che resterà aperta fino al 9 giugno 2023; all’inaugurazione saranno presenti l’artista e la curatrice.
Nella mostra, intitolata No Words Can Speak per richiamare il tema del linguaggio, sono esposte opere di H.H. Lim dal 1999, a partire dall’opera La via, al 2022, di cui alcune inedite e pensate appositamente per gli spazi della Fondazione. Attraverso una pratica che coniuga provocazione, ironia e mistero e aperta all’utilizzo di diversi media (dal video alla performance, dalla pittura alla scultura) Lim propone in questa occasione gli esiti di una ricerca artistica che porta avanti da diversi anni sulla parola: indefinita, inerte e misteriosa, se vista da sola come semplice scritta, diventa immediatamente complessa e piena di significato se un corpo, una voce le dà vita.
“In No Words Can Speak, l’artista, ci conduce in un universo di “assiomi” apparentemente convincenti ma che posti uno accanto all’altro, in più o meno attesi rapporti di scambio e relazione, rivelano la loro natura incerta: non sono dichiarazioni ma frammenti di un pensiero che si interroga e prova a capire dove trovare un possibile equilibrio tra parole che, nell’affollamento dei discorsi mediatici, parlano di un vuoto del linguaggio”. (Carla Subrizi)
NO WORDS CAN SPEAK
H.H. Lim
curated by Carla Subrizi
19 April – 9 June 2023
Inauguration Tuesday 18 April 2023
6 – 9 p.m.
Via del Vascello 35, Roma
Vidéo réalisée avec les élèves de l’école des Beaux Arts de Mulhouse, suivie de “Sale boulot”, vidéos au téléphone portable.
Born in Buffalo, New York in 1950, Michael Basinski is an American poet, critic, and theorist. Much of his poetry participates in the traditions of visual and sound poetry. He is the curator emeritus of The Poetry Collection of the University Libraries at The State University of New York in Buffalo.
https://jimleftwichongoingresearch.blogspot.com/2023/04/some-prose-by-michael-basinski.html
Qualche riflessione di Primo Moroni su “la luna sotto casa”, luoghi di aggregazione giovanile, movimenti ed eroina (probabilmente 1990, video restaurato da Gomma, dall’archivio di John Martin, coautore con Primo Moroni di “La luna sotto casa”, ShaKe 2007)
testi: Marco Giovenale,
partiture visive: Giuditta Chiaraluce
Edizioni volatili, collana Minimo storico, 2
Macerata, marzo 2023, pp 154
Dal 15 aprile al 24 giugno, la Fondazione Sabe per l’arte di Ravenna presenta Levia Gravia, doppia personale di Valerio Anceschi e Luca Scarabelli, a cura di Francesco Tedeschi, con il patrocinio del Comune di Ravenna e del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, e in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
In mostra, il punto di connessione tra le due poetiche viene individuato nel rapporto tra il concetto di “levità” e quello di “gravità”, introdotti dalla citazione di Ovidio presente nel titolo. La levità è intesa nel senso di una leggerezza formale, più che materiale, ma anche nel senso di un alleggerimento del significato assertivo e monumentale della scultura. La gravità, invece, si relaziona alla presenza fisica della scultura, del suo rapporto con la dimensione del suolo, ma anche alla sua capacità di evocare temi e discorsi che aspirano a una profondità di senso.
Dagli anni Novanta, Valerio Anceschi ha lavorato ad opere composte con materiale di riuso, soprattutto frammenti di ferro provenienti da lavorazioni di fonderia, che combina per generare soggetti bi-tridimensionali, che si muovono, in qualche occasione realmente, per effetto della leggerezza del loro corpo. Luca Scarabelli, dal canto suo, fin dagli anni Ottanta ha operato attraverso l’uso e il recupero di oggetti domestici, elementari, ai quali attribuisce significato interrogativo ed evocativo, all’insegna di una concettualizzazione ironica e narrativa.
DETTAGLI Continua a leggere

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Luca Venitucci – piano, melodica
Dario Miranda – double bass
Ermanno Baron – drums