Archivi categoria: art

“reversing the eye. fotografia, film e video negli anni dell’arte povera”: triennale milano, dal 17 maggio

La mostra, prodotta in collaborazione con Jeu de Paume e LE BAL, riunisce grandi figure dell’arte povera e altri artisti, fotografi, e operatori video che ne hanno condiviso il percorso, mettendo in luce il ruolo rivoluzionario della fotografia e le sue molteplici contaminazioni con altre forme di espressione artistica. Tra questi è presente Luca Maria Patella, il cui lavoro la galleria Il Ponte tratta da tempo.

https://triennale.org/eventi/reversing-the-eye-arte-povera

In collaborazione con: Jeu de Paume e LE BAL, Parigi
A cura di: Quentin Bajac, Direttore di Jeu de Paume; Diane Dufour, Direttrice di LE BAL; Giuliano Sergio, curatore indipendente; Lorenza Bravetta, curatrice per fotografia, cinema e new media di Triennale Milano.

esce ‘roots § routes’ n. 42, agosto 2023

Care.Cure.Curate: un viaggio verbale da leggere tutto d’un fiato ma anche una curva sonora non puramente melodica che raccoglie in un breve segmento un caleidoscopio di declinazioni possibili della parola cura. Una parola oggi a rischio di depotenziamento per il suo arrotondamento morbido, spesso ridotto a pratiche empatiche nell’universo delle micro-relazioni umane preferibilmente appaltate alla sfera femminile, e per la la centralità raggiunta nel periodo pandemico che l’ha resa anafora obbligata e abusata. [leggi ancora]

Care.Cure.Curate: a verbal journey to be read in one breath, but also a sound curve that is not purely melodic and that gathers in a short segment a kaleidoscope of possible declinations of the word cure. A word today at risk of depotentiation due to its soft rounding, often reduced to empathic practices in the universe of human micro-relations mainly assigned to the female sphere, and due to the centrality achieved in the pandemic period that has made it an obligatory and abused anaphora. [read more]

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20-28 maggio 2023: d’amico, dehais, giovenale, carpiceci @ punto einaudi merulana

https://t.ly/180J-

La libreria Punto Einaudi Merulana è all’Esquilino in Largo Sant’Alfonso 3. Ospiterà da sabato 20 maggio a domenica 28 maggio 2023, i libri d’artista di Alberto D’Amico e Ysabel Dehais che rielaborano, rispettivamente, frammenti di Marco Giovenale e poesie di Fabiana Carpiceci.

floating poetry, meandering mindscape / yahon chang – isang yun (berlin, 29 april 2023)

St. Elisabeth, Berlin Invalidenstraße: Der taiwanesische Kalligraf bemalt eine Leinwand von 15 x 20 Metern zu Musik von Isang Yun. Adele Bitter (Violoncello), Holger Groschopp (Klavier). Werke von Isang Yun: Espace I for Violoncello and Piano (1992), Glissées for Violoncello solo (1970), Shao Yang Yin for Piano solo (1966), Nore for Violoncello and Piano (1964), Studio Yahon Chang, Isang Yun International Society, Hatje Cantz, Bote & Bock / Boosey & Hawkes

pod al popolo, #005_ conferenza sull’installance: audio integrale (2′ 47”)

Come imperitura traccia della Conferenza sottovoce (e sotto pioggia) sull’installance, ecco il file audio dell’affollatissimo incontro, in Pod al popolo. Il podcast irregolare, ennesimo fail again fail better dell’occidente postremo. Buon ascolto.

sperimentazione, arte e libri d’artista a piacenza

https://atpdiary.com/piacenza-los-angeles-limmensa-opzione-poetica/:
Piacenza – Los Angeles Libri d’arte e poesia (1991-2008) dall’archivio di Michele Lombardelli.
La mostra, concepita dallo stesso Lombardelli e dalla storica dell’arte Paola Nicolin, presenta un’esaustiva panoramica sulla produzione di ML&NLF: venticinque pubblicazioni di arte e poesia, presentate e accostate insieme ad un ricco materiale d’archivio.

https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/libri/poesia/2023/04/17/libri-darte-e-poesia-tra-sud-california-ed-emilia-romagna_ec35731a-353f-48ec-85b0-ae8f5f282f3e.html

https://www.ilpiacenza.it/eventi/al-via-la-mostra-piacenza-los-angeles-libri-d-arte-e-poesia-dall-archivio-di-michele-lombardelli.html

“il corpo-suono”, frammento da un testo di marco ariano (2019)

“Ogni tanto qualcuno mi chiede quali sono i ‘prodromi’ del mio lavoro sul corpo-suono. Difficile dire, è il lavoro (in gran parte nascosto) di una vita. In questo passaggio, tratto da un contributo scritto nel 2019 per il Convegno Internazionale Dance AND Research, c’è però il senso e la direzione che sempre più in questi ultimi anni si è andata rivelando” (M.A.)