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etymologies / united visual artists. 2018

These canvases of geometric shape are illuminated by transitioning text. Algorithmically driven, the text on indistinguishable origin recalculates, reduces and expands, motivated by but not a direct reflection of human instruction. We witness the presence of a co-contributor who while deconstructing the source text, allegorically deconstructs the concept of independent authorship and more importantly, independent readership. This process of deconstruction questions the role of authenticity and the nature of appropriation in the Information Age. Employing the post-structuralist rationale that literary sources lie impregnated with reference, inherently a product of their own authorial context, the text is reduced to pure patterns which in turn, incite the viewer to rebuild order. The words of Roland Barthes resound “the birth of the reader must be at the cost of the death of the Author” as we engage in a process of inference, seeking out logic and poetry, while simultaneously submitting to the complex, mechanical mind. The unique shape of each canvas serves to highlight how our experience is not only shaped by the content, but by the environment in which it is viewed.

il volantino per oggi, 5 settembre, piazza sonnino, roma: scatola sonora di gammm.org (in collaborazione con il teatroinscatola)

leggete, scaricate, stampate, diffondete:


download pdf:
slowforward.files.wordpress.com/2020/09/gammm-scatola-sonora-teatroinscatola-5-set-2020_-bn.pdf

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(Videointervista a Marco Giovenale sulla SCATOLA SONORA di GAMMM.org : https://video.corriere.it/di-la-fiume-ultimo-week-end-festival/571453da-ed87-11ea-b7a7-558c0458760a)
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roma, 5 settembre, la scatola sonora di gammm, seconda installazione

A Roma, nel contesto del festival Di là dal fiume* (III edizione, 2020, eventi a ingresso gratuito dal 23 agosto al 6 settembre), il Teatroinscatola, in collaborazione con GAMMM, propone – fra altre iniziative – una SCATOLA SONORA fatta di materiali testuali registrati, che vengono mandati in loop, per due pomeriggi/sere, due sabati consecutivi, il 29 agosto e il 5 settembre, dalle 18 alle 23 circa, al centro di piazza Sonnino, a Trastevere, davanti al cinema Reale. L’installazione, attraverso un meccanismo particolare, ‘vampirizza’ & trasforma un’edicola turistica (dismessa) del Comune in un vero e proprio amplificatore, felicemente vibrante per gli audio di alcuni autori di scritture di ricerca, legati al sito gammm.org. Autori che – in particolare – abbiano pubblicato propri materiali sul sito oppure nella rubrica ‘gammmatica’, all’interno della rivista “l’immaginazione”.

IL PRIMO SABATO, 29 agosto, ha visto succedersi materiali sonori di (in ordine di apparizione): Mariangela Guatteri, Manuel Micaletto, Gherardo Bortolotti, Luca Zanini, Eva Macali e Aimèe Portioli, Vincenzo Ostuni, Renata Morresi, Mario Corticelli, Andrea Inglese, Alberto D’Amico, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Jennifer Scappettone, Claudio Salvi, Giulia Felderer, Fabio Lapiana, Silvia Tripodi, Isacco Boldini, Christophe Tarkos (tradotto e) letto da M.Zaffarano, Giorgia Romagnoli, Niccolò Furri, Michele Zaffarano.

IL SECONDO SABATO, 5 settembre, includerà testi di (in ordine alfabetico):
Isacco Boldini, Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Roberto Cavallera, Fiammetta Cirilli, Mario Corticelli, Elisa Davoglio, Niccolò Furri, Marco Giovenale, Mariangela Guatteri, Andrea Inglese, Giulio Marzaioli, Manuel Micaletto, Renata Morresi, Vincenzo Ostuni, Adriano Padua, Andrea Raos, Giorgia Romagnoli, Jennifer Scappettone, Christophe Tarkos (tradotto e) letto da M. Zaffarano, Silvia Tripodi, Michele Zaffarano, Luca Zanini.

La natura puramente installativa dell’operazione è sottolineata dall’assenza, come detto, di reading classici, lettori presenti, azione performativa, retorica ossia spettacolo del poetese o dell’anti-poetese: qui semmai si capovolge, di fatto, la centralità e interezza del corpo e dell’ego dell’autore, facendo emergere ma non esplodere quell’altro scandaloso lato o margine e comunque frammento di fisicità (o alterità) che è la voce, in questo caso integralmente scoperta, sola e quasi senza origine, a servizio del testo come flusso verbale, in uno stato che di fatto non è più la solida griglia tipografica della pagina, ma nemmeno una pura liquidità, una captatio di ritmi e richiami facili allo spettatore. Lo spettatore può essere distratto, nessuno gliene fa una colpa.

EVENTO FACEBOOK:
facebook.com/events/1048100472304401/ … anche se:

Un’installazione testuale non è propriamente un ‘evento’, nel senso spettacolare, non è una performance. Anzi per certi aspetti è l’esatto opposto. Si tratta di un flusso verbale che può essere apprezzato sia con l’attenzione dello spettatore, sia con la distrazione del passante, sia con l’intermittenza del curioso che magari girovaga qua e là e ogni tanto torna ad ascoltare.

In particolare, non è un’occasione conviviale, anche se può diventarlo. Come i testi che la compongono sono nati fuori della religione dell’arte e del testo, e anzi come pagine di post-poesia, così l’installazione in sé non è né un luogo di culto da visitare in punta di piedi, né un attrattore o magnete comunitario. “Gli oggetti che [vi] compaiono non hanno niente a che fare con una comunità e non possono formarne una, possono semplicemente urtare (contro) le sensibilità altrui spostando gli assi della stessa percezione in forme e modi che chi scrive comunque in ogni caso non prevede, non conosce” (https://slowforward.net/2020/09/01/meglio-non-saprei-dire-strappi-e-disfunzioni-e-tensioni-verso-lesterno/).

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[ * Il progetto Di là dal fiume è vincitore dell’Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale ]

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http://www.theindependentproject.it/events/gammm-scatola-sonora-in-collaborazione-con-il-teatroinscatola-seconda-installazione/

l’installazione testuale del 5 settembre: la seconda “scatola sonora” di gammm


Un’installazione testuale non è propriamente un ‘evento’, nel senso spettacolare, non è una performance. Anzi per certi aspetti è l’esatto opposto. Si tratta di un flusso verbale che può essere apprezzato sia con l’attenzione dello spettatore, sia con la distrazione del passante, sia con l’intermittenza del curioso che magari passeggia qua e là e ogni tanto torna ad ascoltare.

La prossima installazione della SCATOLA SONORA di GAMMM, in collaborazione e su invito del Teatroinscatola, per la III edizione del festival Di là dal fiume, inizia a essere segnalata qui: facebook.com/events/1048100472304401/. Roma, piazza Sonnino, 5 settembre 2020, ore 18-23.

(Gli inviti all’ascolto partiranno nei prossimi giorni).
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l’installazione gammm del 29 agosto: due volantini

cliccare sulle immagini per scaricare i pdf dei due diversi volantini

roma, 29 agosto, la scatola sonora di gammm, prima installazione

A Roma, nel contesto del festival Di là dal fiume* (III edizione, 2020, eventi a ingresso gratuito dal 23 agosto al 6 settembre), il Teatroinscatola, in collaborazione con GAMMM, propone – fra altre iniziative – una SCATOLA SONORA fatta di materiali testuali registrati, che vengono mandati in loop, per due pomeriggi/sere, due sabati consecutivi, il 29 agosto e il 5 settembre, dalle 18 alle 23 circa, al centro di piazza Sonnino, a Trastevere, davanti al cinema Reale. L’installazione, attraverso un meccanismo particolare, ‘vampirizza’ & trasforma un’edicola turistica (dismessa) del Comune in un vero e proprio amplificatore, felicemente vibrante per gli audio di alcuni autori di scritture di ricerca, legati al sito gammm.org. Autori che – in particolare – abbiano pubblicato propri materiali sul sito oppure nella rubrica ‘gammmatica’, all’interno della rivista “l’immaginazione”.

IL PRIMO SABATO, 29 agosto, include materiali sonori di (in ordine di apparizione): Mariangela Guatteri, Manuel Micaletto, Gherardo Bortolotti, Luca Zanini, Eva Macali e Aimèe Portioli, Vincenzo Ostuni, Renata Morresi, Mario Corticelli, Andrea Inglese, Alberto D’Amico, Alessandro Broggi e Gianluca Codeghini, Jennifer Scappettone, Claudio Salvi, Giulia Felderer, Fabio Lapiana, Silvia Tripodi, Isacco Boldini, Christophe Tarkos (letto da M.Zaffarano), Giorgia Romagnoli, Niccolò Furri, Michele Zaffarano.

La natura puramente installativa dell’operazione è sottolineata dall’assenza, come detto, di reading classici, lettori presenti, azione performativa, retorica ossia spettacolo del poetese o dell’anti-poetese: qui semmai si capovolge, di fatto, la centralità e interezza del corpo e dell’ego dell’autore, facendo emergere ma non esplodere quell’altro scandaloso lato o margine e comunque frammento di fisicità (o alterità) che è la voce, in questo caso integralmente scoperta, sola e quasi senza origine, a servizio del testo come flusso verbale, in uno stato che di fatto non è più la solida griglia tipografica della pagina, ma nemmeno una pura liquidità, una captatio di ritmi e richiami facili allo spettatore. Lo spettatore può essere distratto, nessuno gliene fa una colpa.

https://facebook.com/events/s/roma-29-agosto-la-scatola-sono/3403571609664330/

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[ * Il progetto Di là dal fiume è vincitore dell’Avviso Pubblico ESTATE ROMANA 2020-2021-2022 e fa parte di ROMARAMA 2020, il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale ]

di cosa si parla quando si parla di testi installativi: alcuni link (per chi li vuole) (leggere)

2006

tre paragrafi / g.bortolotti, m.giovenale. 2006


http://www.italianisticaonline.it/2006/gammm/
(con link al primissimo indirizzo gammm.blogsome.com, ora inattivo)

2007:
cenni: http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D151&cmd=v&id=3952

2009

Testi installativi


(cenni: https://slowforward.files.wordpress.com/2011/02/mg_postricercabo2009_.pdf
= https://www.scribd.com/document/48213439/Marco-Giovenale-Post-RicercaBo-2009)

2010

wall of text / stele di testo

wall, 2010

Charles Bernstein’s “Veil”


(Replay) https://slowforward.net/2010/03/24/replica-testi-installativi/

(Alan Sondheim, quantum-rilke-deconstruction)

2011

Extensive Immanence


(annunciato da https://slowforward.net/2011/01/04/chi-ha-problemi-con-i-testi-installativi/)

cross links on Bernstein & installation(s)

2012
(Replay) https://slowforward.net/2012/09/14/replay-_-testi-installativi/
https://visual-poetry.tumblr.com/post/39048235592/otpdf-2000-by-holger-friese (ma del 2000?)

2013
https://www.gauss-pdf.com/post/41911267120/gpdf062-angela-genusa-tender-buttons
= http://dl.gauss-pdf.com/GPDF062-AG-TB.pdf

2014
http://authors-text.blogspot.com/2014/08/jukka-pekka-kervinen-working-monarchies.html
(segnalaz.: https://slowforward.net/2014/08/20/jukka-pekka-kervinens-working-monarchies/)

“jatte” by charles bernstein

2015
https://www.alfabeta2.it/2015/03/15/gioco-e-radar-09-scritture-installative-prima-parte/
https://www.alfabeta2.it/2015/03/22/gioco-e-radar-10-scritture-installative-seconda-parte/

2017

falling / johannes s. h. bjerg. 2017

matrice / luca zanini. 2017

2019
si parla anche di testi installativi qui:

intervento completo su “leggere la poesia” – “ritmo e sperimentazione” – “scritture di ricerca”, roma, macro asilo, 7 dicembre 2018


e qui:

“leggere la poesia”, 7 dicembre 2018, macro (roma): un estratto dal dialogo tra marco giovenale e andrea tomasini

2020

again: ‘jatte’ by charles bernstein

“cambio di paradigma” (2010): il pdf del thread intero su n.i.

di cosa si parla quando si parla di testi installativi: alcuni link (per chi li vuole) (leggere)

questo, per esempio, lo considero un testo sia concettuale che installativo:
http://www.manifold.group.shef.ac.uk/issue14/MarcoGiovenaleBM14.html

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elle est retrouvée. quoi? – l’éternité (rimbaud) / differx. 2020

 

Elle est retrouvée.
Quoi? – L’Éternité.

Rimbaud, Hymne à Facebook
(Mai 1872)