Archivi categoria: installation

souvenier (zufallsgedicht – random pome). poesie a caso / takako saito. 2000

Takako Saito, souvenier / a souvenier (Zufallsgedicht – random pome). Poesie a caso, 2000
Collezione Giuseppe Garrera

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first international colloquium of visual poetry: research and creation (8-12 nov, 2021)

thanks to the staff and editorial board of the First International Colloquium of Visual Poetry, for the lectures and dialogues, the videos and the online art exhibit.

and… thanks for hosting one piece by me in the exhibit (here and below)

here is the address of all the videos up to now:
youtube.com/channel/UCZdUcWYGGhxEmQEDrQ7pBSw/videos

the site:
https://www.jornadadepoesiavisual.com/

here’s my work:

https://www.jornadadepoesiavisual.com/mostravirtual?lightbox=dataItem-kv8g03sc

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claudio costa: archeologia riseppellita

Sandro Ricaldone

CLAUDIO COSTA
Archeologia riseppellita
a cura di Andrea Alibrandi
Galleria Il Ponte – Firenze
Via di Mezzo, 42/b

in collaborazione con Archivio Claudio Costa
12 novembre 2021 – 30 dicembre 2021

La galleria Il Ponte dedica una personale a Claudio Costa, proponendo un nucleo selezionato di lavori storici che fotografano un momento fondamentale della sua ricerca e della sua carriera. Il ciclo Antropologia riseppellita, presentato nel 1977 alla sesta edizione di Documenta di Kassel, rappresenta un compimento della ricerca di stampo antropologico che impegnò l’artista nel corso degli anni Settanta e che lo portò a creare il “Museo di antropologia attiva”, a Monteghirfo. Applicando l’idea di “work in regress” da lui elaborata, in Antropologia riseppellita Costa “sotterra” i reperti che caratterizzano tipicamente i suoi lavori, proponendoli al pubblico in casse di legno coperte da tracce di fango. Anziché essere rinvenuto, il reperto viene così “convalidato” dall’azione dell’artista, che gli attribuisce una storia e una valenza simbolica. Attrezzi agricoli e fotografie relative al mondo contadino diventano una sorta di archivio e allo stesso tempo un monito a futura memoria per il mondo industrializzato e massificato. Tratto caratteristico di tutte le opere dell’artista, l’equilibrio tra ruvidità espressiva e compiutezza formale è qui ai massimi livelli.

“Gli “oggetti” di Claudio Costa sono gli strumenti, i simulacri e gli emblemi dell’Agricoltura terrestre; strumenti e simboli di un tempo mancato e irrecuperabile; strumenti di morte, di fatica e di simbiosi di uomini e animali, uomini e territorio. Per salvare il mondo che essi rappresentano si può solo salvarne i simboli, e per salvarli si può solo riaffidarli al grembo terrestre, riseppellirli come un reperto archeologico” (Corrado Maltese, catalogo mostra Antropologia riseppellita, Galleria Nuova 13, Alessandria, marzo 1977).

sotto il selciato c’è la spiaggia / angelo pretolani. 2009

SOTTO IL SELCIATO C’È LA SPIAGGIA

MARTEDI’ 8 SETTEMBRE 2009
Angelo prepara con della vernice bianca una tela quadrata. La attraversa con linee orizzontali, usa una matita copiativa blu che scivola sulla superficie senza far rumore. Pone al centro un biglietto azzurro con scritte bianche, che credeva giapponese e invece è cinese, raccolto il mese scorso lungo la strada che porta al lago di Braies – semplicemente il contrassegno di una marca di ombrelli, gli hanno detto.

Da questa performance è stata tratta la seguente opera: vernice, matita copiativa, cartoncino stampato e resina su tela, 29,5×29,5 cm.

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