Archivi categoria: teatro

un’intervista a carmelo bene (1988)

La serietà/severità di CB decapita del tutto sia il povero Daniele Formica sia le risate registrate in postproduzione che la tv poveraccia di Stato incolla qua e là.

La trasmissione era “Cinema che follia!”, su Rai Due, l’anno il 1988.

Cfr. anche https://fb.watch/bUgpadzvsk/
e https://www.raiplay.it/video/2022/02/Carmelo-Bene-Talk-Show—Cinema-che-follia-18746f50-2e6b-4d70-9a2b-1b840f060bbc.html

esce “il verri” n. 78, fascicolo dedicato a carmelo bene

https://www.ilverri.it/index.php/la-rivista-del-verri/edizione-dal-1996/bene-non-comune-detail

Andrea Cortellessa: la conversazione con Jean-Paul Manganaro leggibile su Antinomie:
https://antinomie.it/index.php/2022/03/16/il-fenomeno/

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carmelo bene _ 2002-2022 _ il congedo impossibile _ 21 marzo

Carmelo Bene 2002 | 2022
Il congedo impossibile

Roma, Teatro Argentina, 21 marzo 2022, ore 19:00
ingresso libero – prenotazione obbligatoria

a cura di:
Luisa Viglietti, Stefania De Santis e l’Associazione L’orecchio mancante
e la collaborazione di:
Tiziano Fario, Andrea Macchia, Davide Ronchieri, Mela Dell’Erba, Emanuele Carlucci, Fulvio Baglivi.

Promosso da:
Roma Culture e Teatro di Roma – Teatro Nazionale
e dall’Associazione L’orecchio mancante

con il contributo di:
Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico

evento fb e prenotazioni: https://facebook.com/events/s/carmelo-bene-2020-i-2022-il-co/287021723547650/

letture in frammenti introdotte da Graziano Graziani:

Tommaso Ragno
da Ulisse di James Joyce, introduce Enrico Terrinoni

Federica Fracassi
da Mille Piani di Gilles Deleuze, Félix Guattari

Marco Foschi
da L’uomo che ride di Victor Hugo

Filippo Timi
da Memorie di un malato di nervi di Daniel Paul Schreber

Silvia Pasello
da Poesie e Prose di Jules Laforgue

Iaia Forte
da La Serata a Colono – parodia di Elsa Morante

Lino Musella
Paolo Mazzarelli
da Il critico come artista di Oscar Wilde

Brani musicali di
Gaetano Giani Luporini

A conclusione della serata la visione dell’opera Carmelo Bene. Un ritratto. di Monica Maurer e Dietrich Shubert, 1971, ‘30 e Becoming Salomè di Monica Maurer, 1971/2022 ‘7.

trent’anni fuori orario – notte senza fine – carmelo bene (2020)

Notte senza fine – Trent’anni Fuori Orario, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale del programma televisivo di Enrico Ghezzi nato a fine 1989.

Programma:

1. QUATTRO MOMENTI SU TUTTO IL NULLA di Carmelo Bene
(Italia, 2001, 108’)

Cinema, Teatro, TV, parole, opere, pensieri, letture, rushes, in questi trent’anni Fuori Orario ha programmato Carmelo Bene in ogni forma, formato e materiale in accordo con lui sul fatto che Bene non abbia fatto opere d’arte ma sia stato un’opera d’arte. I Quattro momenti su tutto il nulla, girati e andati in onda nel 2001 pochi mesi prima della morte, sono un film testamento in quattro parti (Il linguaggio, La Conoscenza, / Coscienza, L’Eros, L’Arte). CB, solo di fronte alla camera, ripete il suo pensiero, la sua visione, il suo genio, lo stesso che risplende nei girati dell’Otello televisivo girato nel ’79 presso gli studi RAI di Torino, uno dei rari momenti in cui è possibile vedere Bene al lavoro.

2. UN AMLETO DI MENO di Carmelo Bene
(Italia, 1972, col., 64’)

3. CARMELO BENE E I CANTI DI LEOPARDI

Ripresa in diretta della lettura dei Canti da Villa leopardi a Recanati, trasmesso il 12 settembre 1985 da RAI3

il bene di fuori orario

da un post di Roberto Silvestri

IL BENE DI FUORI ORARIO
Carmelo Bene…. “per prima cosa penso a vivere, poi vivo, la stessa cosa continua. Improvviso partendo da qualcosa di molto elaborato. Cerco di non scadere nel compiacimento. E’ l’unica libertà assoluta. Altrimenti c’è il delirio… I miti italiani non mi riguardano. La Vergine e i Vangeli li lascio a Pasolini” (intervista a Carmelo Bene di Jean Narboni 1968)

Da venerdì 18 marzo Fuori Orario cose (mai) viste dedica un ciclo all’opera di Carmelo Bene

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“josefine”, da franz kafka: su radio onda rossa tra pochi minuti

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 08 marzo 2022, alle ore 14

JOSEFINE

di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio


drammaturgia: Tamara Bartolini
regia: Bartolini/Baronio

Poco prima di morire, Franz Kafka scrive il racconto ‘Josefine, la cantante ovvero il popolo dei topi’, in cui una topolina, Josefine, cantando, scatena un’emozione tanto forte da fermare la corsa senza sosta dei topi. Il canto di Josefine, atto taumaturgico, evoca un popolo che, in un tempo di estasi e grazia, dimentica sé stesso e si raccoglie attorno all’artista, alla gioia infantile del gioco. Nello spazio scenico il suo canto attraversa dimensioni temporali storiche e biografiche e diventa parte di noi, risuona e rigenera. Il corpo è in
ascolto della sua frequenza e diventa archivio di immagini collettive in cui la figura di Josefine sembra moltiplicarsi in storie di corpi martirizzati dagli effetti della crisi etica, esistenziale, economica, sociale del presente. Proprio in quelle voci ritroviamo le sensibilità di gesti che sembravano impossibili, ma che hanno spostato la percezione collettiva e hanno fatto compiere un salto atletico alla Storia. Allora la nostra Josefine prende quei gesti e li fa diventare segno, ripercorre le biografie nostre e di quelli che abbiamo incontrato, crea un controcanto della storia umana con quel fischio flebile in cui «c’è qualcosa della nostra felicità perduta», scrive Kafka, qualcosa che «libera anche noi», anche se per breve tempo, «dalle catene della vita quotidiana». Sulla scena resta il corpo dell’attore a contenere tutte queste voci, il corpo che non può fare a meno di cantare.

info
http://www.teatrodiroma.net/doc/7587/josefine/

stasera, radiotre suite: “fluido fiume”, per il centenario dell’ulisse di james joyce