Archivi tag: Alessandro Broggi

Gianluca Codeghini, Radio3

10 settembre 2011 ore 24.00
battiti rai radio3
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-8a7ba64f-e8da-4b18-8345-e5517c0f4953.htmlin streaming da mercoledì 14

info:
http://www.gianlucacodeghini.com/index.php?&zone=19&idgroup=396&iddisk=397

Gianluca Codeghini
THERE’S NOTHING BETTER THAN PRODUCING SOUNDS

This album is Gianluca Codeghini’s return to his origins, and the 14 tracks were recorded after long improvisation sessions which inspired each musician with unpredictable scores, visual stimuli and stories.
The starting point is “Coffee-table book” (2011), a collection of quatrains by Alessandro Broggi published by Transeuropa edizioni, and the poet actively collaborated in the composition of a few tracks and in the production phase.
The sequence of the tracks lines up the rhythmic structures to the digital cuts, noise ambients and arrangements for wind instruments. The resulting sounds are at times de-constructed, frenetic, surprising, raw but also melancholy, thanks to the experience of musicians like Paolo Romano (prepared double bass), Nicola di Caprio (drums, percussions and objects), Federica Maglioni (voice, bassoon, prepared piano), Rocco Lomonaco (guitar), Francesca Petrolo (trombone) and Gianluca Codeghini (electronics, sampling, trumpet).
The psychotic architecture of the pieces hints at something else, the sound event seems to belong to a bare, hypnotic type of jazz, at times enhanced by continuous variations, which evoke moments of flowing research from its roots in the industrial, minimal and afro sound.
This electro-acoustic project is fierce but also ironic, to listen to again and again until you begin to doubt whether you listened to something else or whether you never really listened to it at all.

gianluca codeghini_voice_synth_arp odyssey_vox_toy piano_clarion_trumpet_eigenharp sampling & programming_loop treatments_mix
nicola di caprio_drums_percussions_prepared objects_flying sardines tin box
paolo romano_double bass_prepared double bass_2_3_5_6_7_8_9_11_12_13_14
federica maglioni_voice_bassoon_piano_1_9_13
francesca petrolo_trombone_1_3_4_10
rocco lomonaco_guitar_3_4
alessandro broggi_sampling_8_10
semolina_dog drinking_5

distribuzione die-schachtel > soundohm > 15 euro

www.gianlucacodeghini.com

testi critici _ I più recenti chapbook delle edizioni Arcipelago: Broggi, Cavallera, Padua

da Nazione indiana

_

La collana ChapBook dell’editore milanese Arcipelago, a cura di Michele Zaffarano e Gherardo Bortolotti, nata circa quattro anni fa, ha al suo attivo già undici uscite. Tra gli autori spiccano alcuni dei nomi più interessanti della scrittura di ricerca contemporanea in lingua inglese e francese, secondo direttrici che possono essere – genericamente – inquadrate per l’area inglese nell’eredità o versante della Language poetry, e per l’area francese nel vasto spazio di scritture che hanno fatto séguito alle esperienze successive (a volte distanti da) “Tel Quel”. La collana ha uno spazio per italiani che lavorano in non diverse direzioni. Si parla di nuovo cut-up, googlism.

Fra questi autori, tre sono usciti recentemente con testi fra loro assai diversi ma indubbiamente vicini e si direbbe affini per ‘trattamento freddo’, antiretorico (anche contro ogni nuova retorica iperformalista) dei materiali scelti e assemblati.

Si tratta di Alessandro Broggi, con Nuovo paesaggio italiano, Riccardo Cavallera, con SLM, e Adriano Padua, con Alfabeto provvisorio delle cose.

Del chapbook di Broggi ha scritto una puntualissima analisi e recensione Cecilia Bello Minciacchi, nel numero 26 di Alias, parlando del lavoro dell’autore lombardo come di “una scrittura sfrondata da ogni lusinga, esatta e inesorabile”, aggiungendo che “anche quando le sue geometrie compositive paione esitare nel poème en prose Broggi non cede a tentazioni seduttive”.

Roberto Cavallera, tramite una prosa non lineare, non stagliata/squadrata, anzi volentieri deviata, deviante, ma non per questo barocca, opera invece con e attraverso strutture spezzate e scalene che si riframmentano in tabulazioni e versi (apparenti), ripercorrendo e rilanciando l’adesione di una sregolata o follemente regolata sintassi al personaggio mitico-storico di Salomè (qui devocalizzata dunque forse denudata in “slm”) – prassi che è stata una delle principali nella storia della ricerca italiana migliore: impossibile non pensare a Carmelo Bene.

Padua incolonna gli spezzoni di un romanzo di cui tace, e ne sminuzza parti in righe idolenti-indisponibili a farsi ingabbiare nell’enclosure che chiamiamo verso. Se di poesie, di versi, si tratta (e lo sono), intendono darsi come tali precisamente operando sul negativo del concetto di verso. Scantonando dai marcatori del poetico già in forza del cut-up che genera e (ri)forma la pagina franta, le spezzature.

Importante ricordare che la collana di cui parliamo ospita tra le sue plaquettes (all’incirca questa è la traduzione dell’inglese “chapbook”) uno dei o forse “il” maggiore dei rappresentanti di quella che negli USA è la controversa e folle e accattivante-necessaria linea nota come “flarf poetry”: Kasey Silem Mohammad. Con Marte ha bisogno di terroristi (sezione del suo goloso e più ampio libro Deer Head Nation) Gherardo Bortolotti traduce così in Italia uno dei primissimi esempi di “googlism”: modalità di scrittura in gran parte già spiegata dal proprio nome, e su cui Mohammad stesso ha scritto alcune pagine critiche definitorie se non definitive, rintracciabili e scaricabili liberamente dal sito www.gammm.org. Pagine che parlano non più di poesia trovata, come oggetto trovato, readymade, bensì di “sought poetry”, poesia “cercata”, attivamente e quasi provocatoriamente perversamente cacciata, inseguita sulla scacchiera virtuale del mondo codificato e tradotto-tràdito-tradìto in bytes.

Sovradeterminare i contenuti incongrui e invadenti della rete, allora, è una differente nuova via della scrittura di ricerca. E un ulteriore tassello di quelle “letterature procedurali” (concettualismo, cut-up, testi elencativi) a cui è impermeabile e sordo il mercato, e ostile l’editoria. Per fortuna non tutta l’editoria, come si vede.

___________

Alessandro Broggi, Nuovo paesaggio italiano, Arcipelago, 2009, pp. 36, euro 3

Roberto Cavallera, slm, Arcipelago, 2009, pp. 28, euro 3

Adriano Padua, Alfabeto provvisorio delle cose, Arcipelago, 2009, pp. 32, euro 3

___________

Una versione più breve dell’articolo è apparsa sul «manifesto» del 5.02.2010.

Prosa in prosa: testi inediti su “l’immaginazione” n.253 (Manni)

Sul numero de “l’immaginazione” (253) da poco uscito, si può leggere un piccolo dossier con dei testi di “prosa in prosa” inediti, di Michele Zaffarano, Andrea Inglese, Marco Giovenale, Alessandro Broggi e Gherardo Bortolotti

frammenti video da “Prosa in prosa” @ Esc (Roma 16 febbraio 2010)

nell’ambito del progetto ESCargot / Scrivere con lentezza

presentazione di
PROSA IN PROSA

(Le Lettere, 2009 – collana fuoriformato)

con gli autori
Gherardo Bortolotti, Alessandro Broggi, Marco Giovenale, Andrea Raos, Michele Zaffarano
coordinamento di
Andrea Cortellessa
contributi di
Giulio Marzaioli, Tommaso Ottonieri, Gilda Policastro, Lidia Riviello, Sara Ventroni

video di Vincenzo Ostuni