Archivi tag: art

Gian Paolo Guerini: Moooooooosic

Sandro Ricaldone

GIAN PAOLO GUERINI
Moooooooosic
2021

sound poetry (1975)

the quality of knots (1975)

fifteen (1976)

listen again (1976)

project for musical instrument (1976)

taviolino [small violin table] (1976)

hammer vs hammer (1976)

visible sonorous alphabet (1977)

here? (1978)

nobody of a without (1978)

what is the sound of one hand clapping? (1978)

bicyche wheel and its noises (1979)

finnegans wake voice (1979)

ftmiegam wake voide (1919)

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‘cine’ma oltre. donne e pratiche audiovisive in Italia

Sandro Ricaldone

CINEma oltre
Donne e pratiche audiovisive in Italia
a cura di Lucia Cardone, Elena Marcheschi e Giulia Simi
postmedia.uni, 2021
postmediabooks.it/2021/316cinemaoltre/9788874903160.htm

Esiste un filo sottile che lega le donne ai territori sperimentali dell’audiovisivo, dove il cinema si interroga, si mette in discussione, supera i suoi stessi confini. È cinema altro o meglio CINEma oltre, fatto di sconfinamenti, di eccessi, di ‘smarginature’ che aprono a invenzioni e narrazioni impreviste. Sono molte, e ancora poco esplorate, le artiste italiane che dagli anni Settanta a oggi hanno scelto l’immagine in movimento come medium di espressione e talvolta di lotta. Questo volume si occupa di loro e intende aggiungere nuovi tasselli a una cartografia in divenire, non esaustiva ma promettente, che tenta di restituirne la complessità e la ricchezza. All’incrocio tra Film Studies e Women’s Studies, è qui radunata una selezione di artiste differenti – note, emergenti o da riscoprire – chiamate a dialogare fra loro in una sorta di immaginario convivio. Dalle esperienze storiche del cinema di ricerca e degli albori della videoarte, nell’ottica di una genealogia da ricucire, gli studi proposti in queste pagine si espandono fino all’attualità degli ultimi anni, tenendo insieme le pioniere delle origini e le audaci sperimentatrici d’oggi. Questa ricerca è frutto di una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali dell’Università degli Studi di Sassari.

Con saggi di: Luisa Cutzu, Lucia Di Girolamo, Francesca Gallo, Sandra Lischi, Jennifer Malvezzi e Bianca Trevisan, Raffaella Perna, Simona Pezzano, Farah Polato, Maria Teresa Soldani, Deborah Toschi, Lucia Tralli.

“il novecento: la linea anti-lirica” @ centroscritture.it da domani, 13 dicembre, per 6 incontri + 1

https://www.centroscritture.it/service-page/iv-poesia-contemporanea-anti-lirica

inizia lunedì 13 dicembre, domani, il secondo ciclo online sulla poesia del Novecento, dedicato alla linea e alle tradizioni anti-liriche. tutte le informazioni a questo link.

(C) Nanni Balestrini

dalle avanguardie storiche di inizio Novecento alle sperimentazioni più recenti, la rottura con la tradizione, la prospettiva utopistica ed emancipativa di movimenti, autori e opere che hanno tentato di porsi al di là della lirica, della soggettività e della testualità poetica tradizionale.

katinka bock a villa medici, roma, dal 26 novembre

Katinka Bock a Villa Medici
26 novembre 2021 – 27 febbraio 2022

Art Club #33
Curatore: Pier Paolo Pancotto

Inaugurazione giovedì 25 novembre alle 19:00
(ingresso libero, prenotazione consigliata)

Katinka Bock, vista nell’atelier dell’artista per la produzione di Amnesie e Insomnie, 2021. Bronzo, 180x40x6x30. Da: Galleria Jocelyn Wolff, Romainville, Francia _ © Katinka Bock

Già borsista dell’Accademia di Francia a Roma nel 2012-13, Katinka Bock torna ora con un progetto espositivo concepito appositamente per Villa Medici nell’ambito del ciclo d’arte contemporanea Art Club, curato da Pier Paolo Pancotto. Dal 25 novembre 2021 al 27 febbraio 2022, l’artista presenta due sculture in bronzoInsomnie Amnesie, realizzate nel 2021 ed ospitate sotto la grande Loggia che si affaccia sui sette ettari di giardini della Villa. Luogo nevralgico della Villa, la Loggia accoglierà queste due opere inedite che rinnovano un linguaggio scultoreo pensato in relazione fisica e visiva con lo spazio occupato.

Ancienne pensionnaire de l’Académie de France à Rome en 2012-2013, Katinka Bock revient avec un projet spécialement conçu pour la Villa Médicis dans le cadre du cycle d’art contemporain Art Club, organisé sous le commissariat de Pier Paolo Pancotto. Du 25 novembre 2021 au 27 février 2022, l’artiste y présentera deux sculptures en bronze, Insomnie et Amnesie, réalisées en 2021 et exposées sous la grande Loggia qui donne sur les sept hectares de jardins de la Villa. Lieu central de déambulation, la Loggia accueillera ces deux pièces inédites qui renouvellent un langage sculptural pensé en relation physique et visuelle avec les espaces qu’il occupe.

La ricerca plastica di Katinka Bock si incentra sullo studio della materia, naturale o artificiale, e sui processi evolutivi a cui essa è soggetta nel momento in cui interagisce con la realtà circostante. Le forme che ne derivano sono il risultato di un processo lavorativo in cui il razionale e l’imprevisto interagiscono, assumendo caratteristiche ora più organiche ora più assimilabili ad un repertorio iconografico e iconologico insito nell’immaginario collettivo. Tali forme sono costituite di materiali diversi – metallo, pelle, legno, pietra, tessuto, gesso, argilla, ceramica, grafite – che, associati ad oggetti del quotidiano, danno luogo a installazioni che riflettono sulla temporalità, lo spazio, la storia e la natura, in un delicato equilibrio che lascia posto all’imprevisto e a future alterazioni.

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Progetto presentato con il sostegno della galleria JOCELYN WOLFF.

Informazioni pratiche:
Le opere di Katinka Bock sono integrate al percorso delle visite guidate di Villa Medici

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“l’enigme autodidacte” @ mamc – musée d’art moderne et contemporain de saint-étienne métropole

Sandro Ricaldone

L’ENIGME AUTODIDACTE
Commissaire Charlotte Laubard
MAMC Musée d’Art Moderne et Contemporain de Saint-Etienne Métropole
rue Fernand Léger – 42270 Saint-Priest-en-Jarez – France

9 octobre 2021 – 3 avril 2022
mamc.saint-etienne.fr/fr/expositions/lenigme-autodidacte
Artistes:
Georges Adéagbo, Horst Ademeit, Raymonde Arcier, Marcel Bascoulard, Ben, Adelhyd van Bender, Guillaume Bijl, Irma Blank, Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Marcel Broodthaers, Frédéric Bruly-Bouabré, Sophie Calle, Maurizio Cattelan, Ferdinand Cheval, Roberto Cuoghi, Henry Darger, Justine Emard, Robert Filliou, Richard Greaves, Chauncey Hare, Seydou Keïta, Bodys Isek Kingelez, Yves Klein, Emma Kunz, Jean Le Gac, Gianni Motti, Tania Mouraud, Arnold Odermatt, Francis Palanc, Présence Panchounette, Gianni Piacentino, Carol Rama, Jean-Pierre Raynaud, Carole Roussopoulos, Jean-Michel Sanéjouand, Judith Scott, Ceija Stojka, Miroslav Tichý, Jeanne Tripier, Wendy Vainity, Galaxia Wang, George Widener, Adolf Wölfli.

Souvent célébré comme une sorte de génie formé à “l’école de la vie” dont l’œuvre singulière est advenue en dépit d’un apprentissage professionnel qui lui a fait défaut, l’autodidacte interroge et met au défi nos conceptions de l’art. Intitulée L’Énigme autodidacte, l’exposition entend revenir sur cette vision idéalisante de la figure de l’autodidacte dans l’histoire de l’art contemporain pour tenter de saisir concrètement ce qui survient quand on apprend par soi-même.

Qu’est-ce qui motive le passage à l’acte ? De quoi, de qui et comment apprend-on ? Quel est le rôle du contexte de vie, des actes quotidiens et des expériences ? Nourrie des apports théoriques récents des sciences de l’éducation, l’exposition éclaire d’un jour nouveau le rôle de l’autodidaxie, soit “l’action d’apprendre sans maître”, dans une formation artistique. Elle se concentre sur le processus de création et sur les méthodes et pratiques parfois hétérodoxes mises en place par les artistes apprenant par eux-mêmes.

Le champ d’investigation se concentre sur le moment que constitue l’avènement de l’art contemporain à partir de la fin des années 1950. Le mouvement de rupture recherché par les artistes avec la tradition les conduit à s’engager dans des pratiques de “désapprentissage” de ce qui a été transmis dans le cadre de leur formation. De nombreux artistes autodidactes font alors leur entrée dans le monde de l’art en convoquant dans leur pratique, de manière novatrice, des gestes et des motifs issus de la vie quotidienne ou provenant d’autres champs culturels. Ce mouvement se nourrit d’un intérêt croissant pour des œuvres qui semblent exemptes de références aux traditions établies. La reconnaissance à un niveau institutionnel de ces créations appelées “brutes” et “outsider” culmine avec leur inclusion à la Documenta 5 de 1972 et la donation de la collection d’art brut de Jean Dubuffet à la Ville de Lausanne la même année. Continua a leggere

roma, 3 nov., mlac (museo laboratorio di arte contemporanea): “public/art in the time of covid”

3 novembre, ore 17
Roma, Università La Sapienza
(piazzale Aldo Moro 5)
MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea

incontro su

Public engagement, pratiche di relazione e spazio pubblico nell’era del distanziamento sociale

Un confronto tra artisti, musei e progetti d’arte pubblica in Italia, Inghilterra, Francia e Ghana. Incontro con Costanza Meli, in dialogo con Sara Basta e Silvia Litardi

Evento FB:
facebook.com/events/189618096654639/

emilio villa, 1969

Emilio Villa, libro (di luce, si direbbe; mai visto prima, inoltre, aggiungerei).
Esposto alla biblioteca Mozzi Borgetti, a Macerata, nella mostra Crepita la carta. Libri e vertigini di Emilio Villa, grazie a Catap e Nie Wiem.