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sabato 24, terzo incontro per “la radice dell’inchiostro”

In collaborazione con Nazione Indiana, prosegue il ciclo di presentazioni de La radice dell’inchiostro (Argolibri, 2021) con un terzo dialogo: “eredità e promessa”. Sabato 24 aprile 2021, alle ore 18 su questo canale YouTube: https://m.youtube.com/watch?v=e_m7EuIFF6M

Interverranno Renata Morresi, Marco Giovenale, Marilina Ciaco, Carlo Selan, Andrea Inglese. Il dialogo sarà moderato da Valerio Cuccaroni.

“Tutto questo era solo per dire quanto non sia ovvio che ci si continui a interrogare con una certa puntualità generazionale sulla pratica della poesia, dal momento che, come qualcuno ha già ricordato, senza l’interrogazione neppure la pratica”. (Andrea Inglese)

“Resta il senso di un comporre che sappia mettersi in nota, che accetti il proprio essere luogo di un’esperienza con un reale che non si riesce a conoscere ma che si può solo guardare e interpretare attraverso pensati e strutture che sono ereditate, che ci derivano dall’avere cultura e non solo, dal leggere e dall’aver assimilato il ragionare di altri”. (Carlo Selan)

“La scrittura è illegittima, e anzi vive della propria illegittimità, di questa immanenza radicale che prolifera nel vuoto di significato del mondo che la ospita – essa significa soltanto ciò che è, libera dalla coercizione all’utile” (Marilina Ciaco)

“la frase che comunica, il morfema che esprime, / la cosa che indica, che esclama a, descrive e / eccetera. Erano i primi modelli: erano troppo / intuitivi? ingenui? superbi? poveri, poveri” (Renata Morresi)

“L’inchiostro continua a fare il suo corso? Ricorso? Quale? A recitare la poesia? A buttare a mucchio e imburrare coperte su coperte du roman? E fa le mossette al microfono? Spettacolino, e morale, alza l’audio? Certamente. Certamina se ne gaiamente generano”. (Marco Giovenale)

la festa della poesia “i fumi della fornace”, 27-29 agosto 2020 a valle cascia, nelle marche


Anteprima del programma della seconda edizione de I fumi della fornace – Festa della poesia 2020 (27, 28, 29 agosto, Valle Cascia)

27-28-29 AGOSTO, dalle 19:00 alle 20:00

-La Specie Storta. Un rito teatrale collettivo orchestrato da Giorgiomaria Cornelio e Lucamatteo Rossi

27 AGOSTO, dalle 22:00

-Due pezzi di teatro pandemico – Parte I
di Francesca Rossi Brunori; suono di Domenico Maria Mancini

-Cervi Volanti in dialogo
saranno presenti: Giuditta Chiaraluce, Giorgiomaria Cornelio, Carlo Selan, Andrea Franzoni, Nicola Passerini, Marilina Ciaco

Con quattro cartoline di:
Francesco Iannone, Angelo Ferracuti, Matteo Meschiari, Marco Giovenale

28 AGOSTO, dalle 22.00

-Due pezzi di teatro pandemico – Parte II
Di Francesca Rossi Brunori; suono di Domenico Maria Mancini

-Corrispondenze dalla villeggiatura: Corrado Costa

Saranno presenti le case editrici: Argolibri e Benway Series (Mariangela Guatteri)

Leggeranno: i “bimbi” di Valle Cascia, Lucamatteo Rossi, Valentina Lauducci.

29 AGOSTO, dalle 22:00

Bevano Est in concerto

MOSTRE
(27-28-29 AGOSTO, dalle 16:00)

Andrea Balietti, Ruben Boari, Riccardo Capitani, Loris Cericola, Cervi Volanti, Giuditta Chiaraluce, Lorenzo Conforti, Ivo Consalvi, Simone Doria, Giulia Gallo, Omero Affede, Andrea Luzi, Barbara Aliké Mancini, Giulia Pigliapoco, Ilaria Pranzetti, Susy Rastelli, Franco Scataglini, Eleonora Tanucci, Valentina Vallorani, Vittorio Zeppillo

PERFORMANCE
(28 AGOSTO, ore 21:00)

-La lavanda degli organi. Performance di Diana Caponi

l’andirivieni. due incontri e relative – separate – annotazioni (cristina annino, carlo selan)


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Il 29 giugno si è svolto, a cura de “La balena bianca”, un incontro online con Cristina Annino. Fra le varie questioni emerse durante gli interventi e il confronto, ho sottolineato per mia memoria una parte in cui l’autrice parlava del suo processo di scrittura, che si realizza attraverso appunti e materiali anche occasionali, poi riveduti elaborati assemblati. Un discorso assolutamente (ed esplicitamente) estraneo all’idea classica di ispirazione, e semmai direi vicino ad alcune modalità compositive di tanta scrittura di ricerca. Se non vicino, non troppo lontano.

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Il 30 giugno, la pagina facebook di “Poesia del nostro tempo” ha realizzato una videointervista a Carlo Selan. Mi è sembrato interessante il suo riferimento al ‘quasi’, all’incompletezza e alla lateralità della parola, convocate o meglio ancora realizzate dalla pagina. Per me personalmente (ma direi che è eredità nodale del Novecento) ha i connotati del fondativo. È la semplicissima ombra ineliminabile anzi precondizione di conoscenza e linguaggio.

Trovavo – così – decisamente singolare, non buffa e però involontariamente allegorica, la situazione per cui – soprattutto a 8′ 30” dalla fine dell’intervista, ossia proprio nel momento in cui quel tema veniva affrontato – il collegamento facebook saltasse caparbio e disturbante, rendendo la comunicazione complicata. (Ma non impossibile, o almeno non impensabile).

Del resto questa ondivaga minaccia o possibilità o effettiva sconnessione si dà pressoché sempre, in tanti tempi e frammenti di tempi, e certo anche con altre piattaforme. Ed è una costante delle linee internet, anche e proprio delle più veloci. Nuovamente: da sempre. Se pensiamo poi che la stessa storia della radio e del telefono ne è tessuta, fatta com’è di “Pronto?” – “Chi? Cosa?” – “Ti sento lontano” – “Mi ricevi?” – “Che dicevi?” – “È disturbato” – “Mi ritorna la voce, c’è eco” – “Passo, non ti sento” – “Sei qui?” – “Ripeti” – “Non ti sento più” – “Se n’è andato”…

Questo interminabile andirivieni e aggiustarsi delle frequenze, delle presenze, dei fantasmi, e la perdita inevitabile e a volte radicale del contatto, oppure la ricomparsa di voci che si davano per disperse, la dissipazione della grana del discorso, il suo sgretolamento e resurrezione, sono non una scoperta del Novecento ma la conferma che il secolo scorso ha avuto il grato ingrato compito di trasformare una dissimmetria e intransitività e opacità dei linguaggi e della conoscenza in qualcosa come una forse non interamente formulabile legge naturale che riguarda tutti.

Né il discorso del glitch è poi così lontano da quanto si va annotando qui. Anzi.

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oggi e domani, a bologna: ricercabo 2019 – laboratorio di nuove scritture

https://www.facebook.com/events/589937741757781

comunicato stampa completo all’indirizzo seguente:
https://slowforward.files.wordpress.com/2019/11/cs_ricercabo-2019-laboratorio-di-nuove-scritture.pdf

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11esima edizione di Ricercabo, il laboratorio di nuove scritture che da anni coinvolge scrittori, poeti, critici e docenti universitari.

Sabato 30 novembre – dalle ore 15 alle ore 19
Domenica 1 dicembre – dalle ore 10 alle ore 13

Sala Tassinari – Palazzo D’accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
(la sala si trova al pianterreno del cortile di ingresso)

Il comitato tecnico è composto da Renato Barilli, Niva Lorenzini e Gabriele Pedullà, che hanno selezionato i dodici autori invitati a leggere loro brani inediti per circa un quarto d’ora a testa, cui fa subito seguito un commento da parte dei presenti.

Parteciperanno i critici Cecilia Bello Minciacchi, Marco Giovenale e Mario Ugo Marchetti, quest’ultimo Presidente del Premio Calvino.

RicercaBo è organizzata dall’associazione BoArt e dalla cooperativa Le Macchine Celibi, con il contributo della Fondazione del Monte e il patrocinio del Comune di Bologna

L’intera manifestazione verrà registrata e posta nel sito www.ricercabo.it.

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ricercabo 2019: il 30 novembre e il 1 dicembre a bologna

https://www.facebook.com/events/589937741757781

11esima edizione di Ricercabo, il laboratorio di nuove scritture che da anni coinvolge scrittori, poeti, critici e docenti universitari.

Sabato 30 novembre – dalle ore 15 alle ore 19
Domenica 1 dicembre – dalle ore 10 alle ore 13

Sala Tassinari – Palazzo D’accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna
(la sala si trova al pianterreno del cortile di ingresso)

Il comitato tecnico è composto da Renato Barilli, Niva Lorenzini e Gabriele Pedullà, che hanno selezionato i dodici autori invitati a leggere loro brani inediti per circa un quarto d’ora a testa, cui fa subito seguito un commento da parte dei presenti.

Parteciperanno i critici Cecilia Bello Minciacchi, Marco Giovenale e Mario Ugo Marchetti, quest’ultimo Presidente del Premio Calvino.

RicercaBo è organizzata dall’associazione BoArt e dalla cooperativa Le Macchine Celibi, con il contributo della Fondazione del Monte e il patrocinio del Comune di Bologna

L’intera manifestazione verrà registrata e posta nel sito www.ricercabo.it.

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