Archivi tag: Giuseppe Garrera

foto dal workshop del 7 luglio 2021, all’istituto svizzero di roma

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see facebook.com/differx/posts/10158173011597212

+ slowforward.net/2021/07/07/stamattina-un-seminario-sulle-forme-della-scrittura-e-del-libro-contemporaneo-e-lasemic-writing/

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dal 23 luglio, al castello di santa severa: “il volto dei libri. libri da vedere”

Le leggendarie copertine di Bruno Munari, accanto a quelle espressamente concepite per libri da grandi artisti come Mario Schifano, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Mimmo Rotella. E poi le particolari vesti editoriali volute, desiderate e indicate da scrittori come Italo Calvino, Carlo Emilio Gadda, Elsa Morante, spesso con l’intento di trasmettere messaggi intimi, proibiti, o di alludere e colpire pericolosamente il lettore, fino ad arrivare a tutte le copertine, le varianti e le correzioni, che ricostruiscono la tormentata vicenda visiva italiana del Giovane Holden di Jerome David Salinger. È la celebrazione del libro come “oggetto di culto” da possedere, conservare e tramandare la mostra Il volto dei libri. Libri da vedere, allestita dal 23 luglio al 19 settembre al Castello di Santa Severa. A cura di Giuseppe Garrera e Igor Patruno, l’esposizione presenta [… continua qui]

 

 

the feuilleton: i will bear witness, rome, july 6-8, 2021 / jo melvin

The artists interventions represented are:
Alighiero Boetti, Daniel Buren, Victor Cavallo, Anne-James Chaton, Fortunato Depero, Alberto Di Fabio, Isabella Ducrot, Emilio Isgrò, Yves Klein, Richard Long, Renato Mambor, Piero Manzoni, Cristiana Marcinelli, Fabio Mauri, Gastone Novelli, Roman Opalka, Giulio Paolini, Andrea Pazienza, Lamberto Pignotti, Beniamino Placido, Cloti Ricciardi, Mimmo Rotella, Claudio Scalise, Mario Schifano, Luigi Veronesi, Francesco Vezzoli, Luca Vitone
& Rachel Whiteread.

una possibile logica dell’installance (e qualche ‘prossimità’) / differx. 2021

image by Stefan Brüggemann

image by Stefan Brüggemann

visual-poetry.tumblr.com/post/164221946826/by-stefan-br%C3%BCggemann

…ma ‘invece’, che cos’è un’installance? (termine che ho coniato nel 2010)
cfr. https://medium.com/repository/installance-aug-23rd-2010-755e30d8e3ba

ovvero (originariamente) https://installance.blogspot.com/p/host-lost-derive-river-01.html

e anche
https://operavivamagazine.org/installance/

recentemente, Johannes Bjerg: https://slowforward.net/2021/06/03/drawing-an-eye-on-a-stone-so-it-can-see-the-sky-johannes-s-h-bjerg-2021/.

ipotesi di prossimità: l’installance come opera abbandonata e persa (differx) secondo la lezione dei Sassi nel Tevere, di Emilio Villa (1949), e l’opera che si realizza quando manca, come nelle “zone di sensibilità pittorica immateriale” di Yves Klein (1957: cfr. il dattiloscritto delle Règles rituelles de la cession des zones de sensibilité picturale immatérielle, qui ovvero qui), o nella auto-destructive art di Gustav Metzger, o nel cubo nel cilindro invisibile di Gino De Dominicis (1969: terza foto in questa sequenza); o quando è distrutta ed eventualmente ‘recuperata’ in frammenti, cfr. Jean Tinguely (Homage to New York, 1960), e John Baldessari (Cremation Project, 1970); o infine irrecuperabile (Robert Barry, 1969).

poi ecco la dichiarazione di Stefan Brüggemann, sopra mostrata; ma è utile ricordare anche il lavoro di Cesare Pietroiusti, prima di Banksy. oppure le azioni di Angelo Pretolani, come quelle incluse nella serie Sotto il selciato c’è la spiaggia.

Klein:

http://www.yvesklein.com/en/films/view/86/yves-klein-propositions-monochromes-galerie-colette-allendy-suite/

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De Dominicis:

https://www.fabiosargentini.it/gino_de_dominicis.html

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Tinguely:

https://www.moma.org/calendar/exhibitions/3369

https://assets.moma.org/documents/moma_press-release_326185.pdf

“[…] During its brief operation, a meteorological trial balloon inflated and burst, colored smoke was discharged, paintings were made and destroyed, and bottles crashed to the ground […]”
(https://www.moma.org/collection/works/81174)

 

Jean Tinguely_ Homage to New York

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Metzger:

& (most of all):
Gustav Metzger : “Auto-Destructive Art” (1965, H. Liversidge)

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Baldessari:

John Baldessari, The Cremation Project, 1970 (https://magazine.artland.com/artists-who-destroyed-their-own-work/)

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Pretolani:

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sull’argomento cfr. anche:

– Burning Man, operazione collettiva del 1986, https://en.wikipedia.org/wiki/Burning_Man

https://www.nytimes.com/2019/03/11/t-magazine/artists-destroy-past-work.html

http://www.unclosed.eu/rubriche/osservatorio/recensioni-attualita/171-la-didascalia-mancante.html

https://slowforward.net/2011/12/11/alighiero-boetti-2/

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Guarda che siamo di Eleusi. […] Qui il più severo e il più vero inventore sono io, che ho inventato la poesia distrutta, data in pasto sacrificale alla Dispersione, all’Annichilimento: sono il solo che ha buttato il meglio che ha fatto: quello che s’è consumato nella tasca di dietro dei calzoni scappando di qua e di là, quello scritto sui sassi buttati a Tevere, quello stampato da un tipografo che non c’è più, quello lasciato in una camera di via della croce. Solo così si poteva andare oltre la pagina bianca: con la pagina annientata.

Emilio Villa, da un appunto (“risalente alla fine degli anni Settanta o all’inizio degli Ottanta”, cfr. A.Tagliaferri, Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa, DeriveApprodi, Roma 2004, p. 183)

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Da “Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa”, di Aldo Tagliaferri (DeriveApprodi, Roma 2004, p. 206)

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“E nel 1980, avendo esposto in una galleria di Brescia le mûra di t;éb;é (poesie scritte in greco antico su lastre di plexiglas), [Emilio Villa] ha tagliuzzato i testi della sua traduzione in italiano e ne ha messo i frammenti entro sacchetti che poi ha appeso accanto alle lastre. Dunque ha scritto in una lingua morta, ha tradotto in una lingua stentatamente viva, e ha esposto la morta, la lingua impossibile, nascondendo sotto gli occhi di tutti la viva, facendo tornare indietro il senso di quelle parole, impedendole a noi, lasciando ogni cosa inascoltata”.

Nanni Cagnone, in Cognizione di Emilio Villa [1989],
in Emilio Villa poeta e scrittore, a cura di Claudio
Parmiggiani, Milano, Mazzotta, 2008, p. 336

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Cecilia Bello Minciacchi nell’introduzione all'”Opera poetica” di Emilio Villa, da lei curate per L’Orma, Roma 2014

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«Beyond self, auto-destructive art entails a loss of the artist’s ego»

(Manjinder Sidhu on Gustav Metzger,
https://www.a-n.co.uk/reviews/gustav-metzger-towards-auto-destructive-art/)

macro, 21 maggio: il blu di yves klein analizzato e commentato in diretta streaming da giuseppe garrera

https://www.museomacro.it/it/agora-it/unopera-il-blu-di-yves-klein-con-giuseppe-garrera/

UN’OPERA
Il blu di Yves Klein
con Giuseppe Garrera
in diretta streaming

il 21 maggio 2021, alle ore 18:00
sui canali YouTube e Facebook del museo Macro

 

Milano, 2 gennaio 1957. Alla Galleria Apollinaire, Yves Klein, campione di lotta giapponese e pittore di superavanguardia, presenta la mostra di pittura più paradossale che si sia mai vista a questo mondo: undici tele, tutte blu e tutte della stessa misura. Quanto costano? Il pubblico sghignazza o protesta. Due già gli acquirenti: un noto sarto e il pittore-scultore Lucio Fontana, “quello dei buchi”, che si è affrettato a comprarne una. «Nulla si esaurisce di ciò che è azzurro», profetizza Emilio Villa.

Giuseppe Garrera dal 2013 è coordinatore scientifico del Master in Economia e Management dell’Arte e dei Beni culturali della 24ORE Business School di Roma.

L’incontro si svolgerà in live streaming sui canali YouTube e Facebook del museo.

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paradise room: apertura (su prenotazione) della mostra allo studio campo boario, 14-16 maggio 2021

Con un leggero ritardo lo Studio Campo Boario (Roma, v.le Campo Boario 4a) apre la mostra
Paradise Room
all’interno (e all’esterno) del padiglione progettato da David Sabatello

interventi di:
Massimo Arduini, Marco Ariano, Carmelo Baglivo, Jacopo Benci,
Giulia Bertotto, Alberto D’Amico, Stefania Fabrizi, Marco Giovenale, Pierluigi Isola,
Fabio Lapiana, Lucia Nazzaro, Anna Onesti, Gabriella Pace, Julie Rebecca Poulain,
Ilaria Restivo, Andrea Sabatello, Silvia Stucky

video di:
Paolo Albani, Niccolò Daviddi, Ada De Pirro, Raffaela Fazio, Gianni Garrera, Giuseppe Garrera

La mostra è inserita nell’evento Il Paradiso e le sue rappresentazioni,
ideato e curato da Alberto D’Amico e Bruno Lo Turco per RAW Rome Art Week 2020

Visite su prenotazione anticipata (all’indirizzo albertodamico62@gmail.com)

Le visite possono essere fissate nel tratto di tempo che va
dalle 16:00 del venerdì 14 maggio fino alle 20:00 di domenica 16 maggio 2021

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Negli stessi giorni (a partire dalla mattina di venerdì 14) sarà consultabile su slowforward.net il libro curato da Silvia Stucky con gli interventi degli artisti e relatori: sarà disponibile in media risoluzione (9,83 Mb), sfogliabile direttamente su slowforward, e in alta risoluzione (94,4 Mb), scaricabile sempre dallo stesso sito.

podcast delle due puntate di “qui finisco, da qui comincio. ricordo del poeta carlo bordini” (rai radio techetè, 10-11 maggio)

Il titolo per questo speciale in due puntate, dedicato al poeta e storico Carlo Bordini scomparso a Roma da pochi mesi (il 10 novembre 2020) è dato dagli ultimi versi di una sua poesia che chiuderà la prima e la seconda puntata. I versi erano stati letti dallo stesso Carlo Bordini a Fahrenheit, programma di Radio3 cui aveva partecipato leggendo una poesia al giorno per una settimana.
Nella prima puntata abbiamo raccolto questi interventi a Fahrenheit e due a Radio3 Suite, dove era stato ospite, a presentare i suoi libri ​​Sasso ​(Scheiwiller) ​e ​​I Costruttori di vulcani​ (Luca Sossella).

La seconda puntata a cura d​i Marco Giovenale, raccoglie anche due interventi di Giuseppe Garrera e Massimo Barone, a ricordare un amico e compagno di letture poetiche insieme.

A cura di Francesca Vitale

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Prima puntata:
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/05/Qui-finisco-da-qui-comincio-Ricordo-del-poeta-Carlo-Bordini-1-e38a4d7f-9463-41ae-a442-f8a7e83a9d9d.html
oppure

Seconda puntata:
https://www.raiplayradio.it/audio/2021/05/Qui-finisco-da-qui-comincio-Ricordo-del-poeta-Carlo-Bordini-2-9a4e5566-49e0-433d-b394-c2d64b534e5e.html
oppure 

 

oggi e domani: la poesia di carlo bordini @ radio techetè (radio rai)

oggi e domani, 10 e 11 maggio 2021, per gli Speciali di RAI Radio Techetè

“qui finisco da / qui // comincio”.
La poesia di Carlo Bordini

– a cura di Francesca Vitale

© Dino Ignani – tutti i diritti riservati

prima puntata, oggi 10 maggio (indicativamente alle ore 8, in replica alle ore 21)
con
materiali d’archivio di RadioTre, letture: la voce di Carlo Bordini

seconda puntata, domani 11 maggio (indicativamente alle ore 8, in replica alle ore 21)
con
letture e interventi critici di Marco Giovenale
e due testimonianze: di Massimo Barone e di Giuseppe Garrera

https://www.raiplayradio.it/programmi/glispeciali/

(la foto nel post è di Dino Ignani)