Mercoledì 21 giugno, a Roma, h. 18:30, da Tomo Libreria Caffè, Via degli Etruschi 4-14, Festa della poesia con i domaniAragno
a cura di Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa, Laura Pugno
letture di Gian Maria Annovi, Maria Teresa Carbone, Elisa Davoglio, Michele Fianco, Carmen Gallo, Marco Giovenale, Renata Morresi, Vincenzo Ostuni, Tommaso Ottonieri, Lidia Riviello, Luigi Severi, Italo Testa, Sara Ventroni
Presentazione del libro di Miguel Gotor, Generazione Settanta. Storia del decennio più lungo del secolo breve (1966-1982), Einaudi, 2022. Al Piper Club, 27 maggio 2023. Lettura di Alessandra Vanzi, interventi di Marco Giovenale, Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa, Giuseppe Garrera, Pippo Di Marca.
presentazione del libro GENERAZIONE SETTANTA Storia del decennio più lungo del secolo breve 1966-1982 di Miguel Gotor (Einaudi)
Con: Miguel Gotor, Alessandro De Angelis, Maria Teresa Carbone, Andrea Cortellessa, Giuseppe Garrera, Marco Giovenale, Alessandra Vanzi PIPER CLUB via Tagliamento 9 Roma
Parte della lettura alla Biblioteca Villino Corsini (Villa Pamphilj, Roma), 25 marzo 2023, in occasione dell’iniziativa Voci di poesia contemporanea, a cura di Anna Barenghi e Michele Fianco, con letture di Maria Teresa Carbone, Michele Fianco, Marco Giovenale, Simona Mancini, Vincenzo Ostuni, Luciana Preden, Laura Pugno. Cfr. https://slowforward.net/2023/03/25/oggi-25-marzo-voci-poesia-contemp/
Alle riflessioni sulla “percezione del letterario” (che starei per anfibologizzare in “perversione del letterario”: nel senso che il letterario effettivo è felicemente perverso, ma anche che il letterario contemporaneo – geneticamente mutato – s’è infelicemente pervertito), riflessioni registrate tre giorni faqui, accosterei non senza pertinenza stretta, credo, alcuni frammenti della succulentaintervistarilasciata da Andrea Cortellessa a Maria Teresa Carbone su LPLC grosso modo nello stesso tratto di tempo:
“nel momento in cui i sistemi di intermediazione si assoggettano alla logica quantitativa e quindi alle fasce di pubblico più basse, la situazione continua a peggiorare, […] Oggi mi pare che il principio non sia più quello di tradurre ciò che di complesso viene prodotto, non solo in ambito letterario ma anche scientifico, sociologico, psicanalitico e via dicendo, ma viceversa di selezionare i materiali da proporre al pubblico in base alla loro comprensibilità più o meno presunta, secondo quello che Gadda chiamava l’«uso Cesira»: dove appunto la signora Cesira pretende che ogni oggetto a lei sottoposto sia abbassato al suo livello. […] Oggi, in nome di una presunta democraticità, ma dal mio punto di vista in funzione di una commercializzazione coatta, i materiali vengono predigeriti, anzi previsti e preconfezionati dagli stessi autori per essere solubili e divulgabili. Tutti noi che leggiamo abitualmente testi inediti di narrativa abbiamo assistito negli ultimi decenni all’aumento esponenziale della quantità di giovani autori che hanno introiettato il principio secondo il quale il loro testo deve essere traducibile, “cesirizzabile”, in forma di fiction audiovisiva. Ecco, questo predigerire i materiali anziché tradurli mi pare uno degli effetti più perniciosi di una falsa democrazia della comunicazione operata fondamentalmente dalla disintermediazione della rete”.
[AC]
Condivido. E aggiungo: – Quando dico che – soprattutto sul versante della narrativa – le esigenze di “abbassamento di livello” imposte dalla grande distribuzione libraria (prima ancora che dagli stessi editori) retroagiscono lungo tutta la filiera della produzione del libro fino a predeterminare i movimenti delle mani dell’autore sulla tastiera; e – quando dico che l’accresciuto successo commerciale della poesia pubblicata oggi in collane decenni fa eccellenti è la conseguenza di un adeguamento delle collane medesime al bassissimo livello di percezione del letterario nella stragrande maggioranza dei lettori anche forti, in fondo, non dico granché di diverso da quanto osservato da Andrea.
Sul versante della poesia o delle scritture con intenzioni di poesia, poi, l’evidenza del fenomeno per cui “negli ultimi decenni” c’è stato “un aumento esponenziale della quantità di giovani autori” quasi pre-microchippati dal detto abbassamento, è splendentissima. Più che palmare.
Se forse ancora i giovani narratori sudano un po’, si forzano e “si adattano” a pettinare i testi che la signora Cesira deliberà (meglio, possibilmente, se sversati in tv), mi sembra che i giovani poeti, che fortunelli!, nascano già “adattati”, già pettinati e bloccati – nelle loro acconciature neosereniane o neodeangelisiane o new age – da un bel casco di gel o fissatore, Inamovibile.
Martedì 11 ottobre, alle ore 18:00 a Roma, allo Studio Campo Boario (viale Campo Boario 4a), nel contesto della rassegna Libridine 2022,
la mostra di Dino Ignani, INTIMI RITRATTI, si inaugura con una lettura di poesie e testi di
Maria Teresa Carbone, Fiammetta Cirilli, Michele Fianco, Vincenzo Ostuni, Laura Pugno, Lidia Riviello, Franca Rovigatti, Luigi Severi, Sara Ventroni, Michele Zaffarano
Dino Ignani ha messo al servizio dei poeti il genere nobile, un po’ monumentale, comunque implacabile, del ritratto. Il ritratto è in fondo la cresima storica di un artista. Il risultato è una galleria di volti di poeti, alcuni molto belli. Eppure…
Eppure, anche così, nonostante i loro sguardi penetranti o allusivi o sprezzanti, i poeti sono e restano invisibili. Il “significato” sta alle loro spalle. Dino Ignani ha accoppiato, incollato ciascuno di questi scrittori a un fondale – un quadro amato, un’immagine, uno studio fitto di libri – che ne chiarisce la vocazione.
Enzo Siciliano
*
Dino Ignani è nato e vive a Roma. Da oltre quarant’anni si occupa di fotografia. Predilige lavorare su progetti che sviluppa e porta a termine nel corso di uno o più anni.
Ha esposto in mostre personali a Roma, Genova, Torino (Salone del Libro), Milano, Bari, Cagliari, Messina, Rieti, Stoccolma (Istituto Italiano di Cultura), Atene, Rimini, Bologna, Firenze (al Gabinetto Vieusseux, e al Museo Marino Marini), Trieste, Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura), Noto (SR), Ancona, Spilimbergo, Napoli; ha partecipato a tre edizioni del Festival Internazionale di Fotografia di Roma. Sue fotografie sono state usate per copertine di libri da Mondadori, Garzanti, Neri Pozza, Giunti, Ponte alle Grazie, Penguin Books, Marsilio, Perrone, Editori Riuniti, De Luca, e altri. Una selezione del progetto “Intimi Ritratti” è stata acquisita dal Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. L’intero progetto “Intimi Ritratti” è stato acquisito dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Martedì 11 ottobre, alle ore 18:00 a Roma, allo Studio Campo Boario (viale Campo Boario 4a), nel contesto della rassegna Libridine 2022,
la mostra di Dino Ignani, INTIMI RITRATTI, si inaugura con una lettura di poesie e testi di
Maria Teresa Carbone, Fiammetta Cirilli, Michele Fianco, Vincenzo Ostuni, Laura Pugno, Lidia Riviello, Franca Rovigatti, Luigi Severi, Sara Ventroni, Michele Zaffarano
Dino Ignani ha messo al servizio dei poeti il genere nobile, un po’ monumentale, comunque implacabile, del ritratto. Il ritratto è in fondo la cresima storica di un artista. Il risultato è una galleria di volti di poeti, alcuni molto belli. Eppure…
Eppure, anche così, nonostante i loro sguardi penetranti o allusivi o sprezzanti, i poeti sono e restano invisibili. Il “significato” sta alle loro spalle. Dino Ignani ha accoppiato, incollato ciascuno di questi scrittori a un fondale – un quadro amato, un’immagine, uno studio fitto di libri – che ne chiarisce la vocazione.
Enzo Siciliano
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Dino Ignani è nato e vive a Roma. Da oltre quarant’anni si occupa di fotografia. Predilige lavorare su progetti che sviluppa e porta a termine nel corso di uno o più anni.
Ha esposto in mostre personali a Roma, Genova, Torino (Salone del Libro), Milano, Bari, Cagliari, Messina, Rieti, Stoccolma (Istituto Italiano di Cultura), Atene, Rimini, Bologna, Firenze (al Gabinetto Vieusseux, e al Museo Marino Marini), Trieste, Copenaghen (Istituto Italiano di Cultura), Noto (SR), Ancona, Spilimbergo, Napoli; ha partecipato a tre edizioni del Festival Internazionale di Fotografia di Roma. Sue fotografie sono state usate per copertine di libri da Mondadori, Garzanti, Neri Pozza, Giunti, Ponte alle Grazie, Penguin Books, Marsilio, Perrone, Editori Riuniti, De Luca, e altri. Una selezione del progetto “Intimi Ritratti” è stata acquisita dal Museo della Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. L’intero progetto “Intimi Ritratti” è stato acquisito dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
Il programma della rassegna napoletana dedicata a Balestrini.
Venerdì 1° luglio h.18.30 Inaugurazione di Mille Nanni, mostra documentaria a cura di Giuseppe Morra. Intervengono Achille Bonito Oliva, Andrea Cortellessa, Gino Di Maggio, Giuseppe Morra. Film Il Suono di un’Isola di Uliano Paolozzi Balestrini prodotto da Almendra Music. h.19.30 Gian Maria Annovi e Vittorio Pellegrineschi dialogano su Tristanoil. h.20.30 Letture di Gian Maria Annovi, Alessandra Carnaroli, Carmen Gallo, Marco Giovenale & Michele Zaffarano, Aldo Nove. A seguire performance Tristano per Nanni, musiche e pianoforte di Girolamo De Simone.
Sabato 2 luglio h.10.00 Presentazione del progetto Sonora dell’Università di Napoli «Federico II» con la partecipazione di Giancarlo Alfano, Giuseppe Andrea Liberti, Valentina Panarella e Stefania Zuliani. h.12.00 Performance pianistica di Andrea Riccio, musiche di Cage, Cilio, Eno, Pärt. h.19.00 Discussione a partire da Nanni Balestrini millepiani (a cura di Sergio Bianchi, DeriveApprodi 2022) condotta da Maria Teresa Carbone con la partecipazione di Franco Berardi Bifo, Giairo Daghini, Maurizio Ferraris, Renato Parascandolo, Franca Rovigatti. h.20.30 Letture di Maria Teresa Carbone, Andrea Inglese, Eugenio Lucrezi, Giovanna Marmo, Franca Rovigatti; performance Questioni di tagli. Così come si agisce in concreto. Tessiture di suoni e voci per Nanni di Luigi Cinque e Giovanni Fontana.
Domenica 3 luglio h.19.00 Discussione a partire da Nanni Balestrini millepiani condotta da Ada Tosatti con la partecipazione di Cecilia Bello Minciacchi, Tommaso Ottonieri, Emanuela Patti, Chiara Portesine. h.20.30 Letture di Mariano Bàino, Biagio Cepollaro, Laura Cingolani e Fabio Lapiana, Gabriele Frasca, Tommaso Ottonieri, Lello Voce; reading performance L’esplosione su testi di Balestrini del collettivo Fumofonico (Rosaria Lo Russo con Fausto Berti, Matteo Zoppi, musica di Michael Nannini