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ancora i ritornelli sulla neoavanguardia
Leggo questo articolo, Enigma del metodo Erodoto di F. Nobili, su Nuova Ciminiera.
E per l’ennesima volta mi lascia di stucco la filastrocca solita:
Dico: ma Pagliarani afasico? E dove, di grazia? Sanguineti? Balestrini! Ma poi tutti. Ma ancora con questa lagna?
E l’autoreferenzialità poi. E chi sono i postmoderni? Ashbery? Leavitt? De Lillo? Fiorello? Lady Gaga?
Non c’è traccia di queste faccende nelle sacrosante linee e direttrici della collana, che leggo qui:
https://industriaeletteratura.it/le-collane/; e nemmeno, direi, qui: https://www.pianetierranti.blog/
È possibile smetterla di attribuire afasia o altri danni a quella neoavanguardia che oggettivamente, editorialmente e distributivamente, la “poesia comunicativa” ha tentato di asfaltare e rimuovere almeno dal 1971 in avanti? (Riuscendoci, almeno in termini di sedicente grande editoria e distribuzione).
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Riferimenti possibili:
L’ormai attestata egemonia degli autori sperimentali in Italia
https://puntocritico2.wordpress.com/2011/09/13/lormai-attestata-egemonia-degli-autori-sperimentali-in-italia/
[ 2013, ma già nel blog “Culturalia / Il Manifesto” e in “Nazione indiana”, 17 lug. 2009;
poi dal 22 feb. 2010: t.ly/EcED]
Un errore diffuso
https://slowforward.net/2013/07/10/altri-link-per-nutrire-lerrore-diffuso/
e Altri link per nutrire l’errore (diffuso)
https://slowforward.net/2013/07/10/altri-link-per-nutrire-lerrore-diffuso/
[entrambi 10 lug. 2013]
Responsabilità in editoria
https://slowforward.net/2020/07/14/responsabilita-in-editoria/
[14 lug. 2020]
I potenti tribolati. Ovvero le pene del mainstream
https://slowforward.net/2020/09/12/i-potenti-tribolati-differx-2020/
[12 sett. 2020]
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rammemorazione di un post di difesa della neoavanguardia che tuttavia potrebbe essere frainteso e allora ecco:
Si sa benissimo che, in tema di Neoavaguardia, molti obnubilatori di professione o dilettanti (facendo uso di luoghi comunissimi e fraintendimenti che ormai hanno una fitta bibliografia cartacea e in rete) partono per blaterare delle scritture di ricerca recenti, soprattutto condannando in Balestrini e sodali una presunta “oscurità” e fissazione linguistica.
Mentre, altrettanto, si sa che sempre ci furono linee o proprio giacimenti di leggibilità e comprensibilità cristalline. Contro l’ossessione di legare in un unico sinolo adamantino l’etichetta “linguaggio” e l’aggettivo “oscuro”, e dunque ritenere tout court “linguaggio” addirittura sinonimo di “oscurità”, mi sono divertito a scrivere questa interminabile lamentazione-burla. (Che contiene manciate di prelievi dai testi dei Novissimi: prelievi oggettuali, non “puro linguaggio”, non “oscurità”, anzi materiali concreti, a dimostrazione che precisamente in loro, in tutti loro, accusati di oscurità, erano invece spesso evidenti numerosissimi luoghi espliciti, storie, vicende, eventi, cose decifrabilissime, insomma “oggetti fotografabili”, come dicevo anni fa).
4 da alfredo giuliani / differx. 2020
la neo-avanguardia italiana: 50 anni dopo
18 novembre 2013, roma: il gruppo 63 col senno di poi
Lunedì 18 Novembre 2013, dalle ore 18:00
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Libreria Feltrinelli, via del Babuino 39/40, Roma
1963-2013: IL GRUPPO 63, COL SENNO DI POI
A 50 anni dall’anno della nascita del Gruppo 63, incontro con
Nanni Balestrini, Renato Barilli, Angelo Guglielmi e Furio Colombo.
Modera Andrea Cortellessa
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mp3 della seconda puntata della gita a chiasso
“la distruzione da vicino”: studi sulle avanguardie, di cecilia bello minciacchi
Cecilia Bello Minciacchi, La distruzione da vicino. Forme e figure delle avanguardie del secondo Novecento
(Oèdipus, 2012)
Scritti su Balestrini, Berio, Sanguineti, Porta, Manganelli, Villa.
http://www.oedipus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=159&Itemid=37