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righe introduttive a un saggio su carlo bordini — 10 apr 2021

L’ordine del discorso critico che a volte si sente fare su Carlo Bordini sembra avere una — del resto non illogica — natura nomenclativa volentieri legata a categorie o criteri che precisamente alcune scritture contemporanee già in circolo da 30 anni (e proprio la stessa testualità di Carlo) hanno messo e mettono in crisi o fanno saltare.

Affrontare dunque l’opera di un autore complesso e sottile come Bordini attraverso quelle categorie rischia di sembrare, più che stallo ermeneutico, anacronismo; una magari non intenzionale mancanza di mira. Il bersaglio è altro e altrove.

Cercherò di dimostrarlo (in poche pagine) con un saggio in uscita nei prossimi mesi.

sveglia #3, “scrittura di ricerca” eccetera: sul n. 75 del ‘verri’

Sull’ultimo numero della rivista “il verri”, la prima parte di un saggio che tenta (con ampi limiti, del tutto ammessi) di ricostruire le tracce delle espressioni “ricerca letteraria”, “scrittura di ricerca”, “poesia di ricerca” et alia, lungo il corso del Novecento e forse per uno spicchio di XXI secolo. (Tenendo ovviamente presente “teatro di ricerca” e “musique de recherche”).

le cut-up & ses corollaires (anysia troin-guis)

Le XXe siècle déchiffré grâce à une paire de ciseaux : le cut‑up & ses corollaires
by Anysia Troin-Guis:
https://www.fabula.org/revue/document11001.php
&
https://www.academia.edu/36679629/_Le_XXe_si%C3%A8cle_d%C3%A9chiffr%C3%A9_gr%C3%A2ce_%C3%A0_une_paire_de_ciseaux_le_cut_up_and_ses_corollaires_

 

tavola delle conversioni

Un testo inedito che parte da alcuni brani di Anna Maria Ortese. Scritto nel 2003 e – in effetti – mai inviato ad alcuna rivista, mai pubblicato. Anche perché non è un saggio e non è un racconto. Qui in versione pdf (25 Kbytes): si intitola Tavola delle conversioni.

Piuttosto ingenuo; forse per questo confinato in pdf da scovare…

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ch. hanna su gammm

Su gammm, nella collana kritik, un saggio di Christophe Hanna: Poesia azione diretta. Contro una poetica del gingillo, tratto da Poésie action directe, uscito per le Éditions Al Dante nel 2003. Il saggio presenta un’analisi del fatto poetico che si distacca dalla tradizione formalista e parte dalle proposte testuali dei nuovi autori francesi. Si può scaricare il file pdf (192 KB) qui o qui.

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jack zipes, “la fiaba irresistibile” (donzelli, 2012)

http://www.donzelli.it/libro/2403/la-fiaba-irresistibile

dalla quarta di copertina:

Se c’è un genere che sin dalla notte dei tempi riesce a far presa sull’immaginazione degli esseri umani in ogni angolo della terra, quello è senza dubbio la fiaba. Eppure, malgrado il proliferare degli studi in materia, tuttora si stenta a ricostruirne le origini, l’evoluzione e i modi di diffusione. Perché mai la fiaba esercita da sempre un fascino irresistibile, quale che sia la forma o il mezzo attraverso cui giunge fino a noi?
Uno dei massimi studiosi a livello internazionale propone in queste pagine un originalissimo approccio allo studio della fiaba, nel tentativo di spiegare le ragioni del suo inesauribile propagarsi, fino a diventare parte essenziale delle culture di tutto il mondo, duttile al punto da prestarsi a continue reinvenzioni e ri-creazioni.
Attingendo alle scienze sociali e naturali, non meno che a quelle cognitive, alla psicologia evolutiva e alla biologia, Zipes rintraccia le origini della tradizione orale della fiaba nell’antichità, e ricostruisce la sua evoluzione dapprima nel passaggio alla scrittura e alla stampa, e via via attraverso i continui adattamenti ai nuovi mezzi di comunicazione, dal teatro al cinema, dalla tv all’animazione. In questo percorso un ruolo, spesso dimenticato, hanno avuto le donne: sia le tante raccoglitrici e narratrici di storie, sia i personaggi femminili che di queste storie, non a caso, sono protagoniste. In questo volume, un vero e proprio caposaldo della storia della fiaba, Zipes restituisce dunque spazio e voce a quella dimensione orale che solo i grandi folkloristi del XIX secolo hanno saputo valorizzare. Gli esseri umani non hanno mai smesso di raccontare storie, anche dopo l’invenzione della stampa, e disporsi ad ascoltarle è il primo passo per comprendere come mai nei secoli le fiabe ci sono divenute così familiari, quasi un’abitudine di tutti i giorni.

Due testi critici recenti

Visione, voce, dovere. Il Tiresia di Giuliano Mesa, in «Per una Critica futura» (http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/CRITICA/critica.htm), n. 5, feb. 2010; link al file pdf [504 Kb]: http://www.cepollaro.it/poesiaitaliana/CRITICA/PER%20UNA%20CRITICA%20FUTURA%205.pdf, pp. 32-39

Antiretorica fredda per gli autori italiani di ChapBook, recensione ai chapook di Broggi, Cavallera, Padua, in«il manifesto», 6 feb. 2010, p. 12; versione estesa, con il titolo I più recenti chapbook delle edizioni Arcipelago: Broggi, Cavallera, Padua, in Nazione indiana, dal 19 feb. 2010: link diretto: http://www.nazioneindiana.com/2010/02/19/i-piu-recenti-chapbook-delle-edizioni-arcipelago-broggi-cavallera-padua