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un’opera di emilio villa in “verso la poesia totale”, di adriano spatola (prima ed., rumma, 1969)

un’opera di emilio villa in “verso la poesia totale”, di adriano spatola (prima ed., rumma, 1969)

post numero 13002

slowforward.net

 

 

24 ottobre 2020

questo è il post 13002 di SLOWFORWARD, sito nato nel 2003.
764 post l’anno, per 17 anni e spiccioli, fin qui. e si prosegue.
poi non dite che la scrittura non assertiva, l’arte contemporanea (-issima), il cinema e la musica sperimentale, l’asemic writing, il glitch, la poesia concreta e visiva, i materiali non-mainstream, la poesia fuori linea, gammm, la prosa in prosa e le scritture di ricerca non esistono, eh, per favore. grazie.

 

[r] _ la coda (ingannata?) dell’occhio [differx. 2016]


La scrittura asemica e l’istante del (non) riconoscimento.

Non è forse scontato/ingenuo appuntarlo, pur marginalmente: per certi aspetti la scrittura asemantica – o meglio asemica – funziona da esposizione dell’ossatura di base del linguaggio in quanto tale. Il cenno della riconoscibilità senza la sostanza della sua realizzazione.
Un tratto di paesaggio noto percepito solo e sempre con la coda dell’occhio, e poi – visto frontalmente – estraneo (ma non del tutto, non più o non ancora).

[r] _ asemic writing: grandi difficoltà risolvibili con qualche click, per impreveduta intercessione della divina provvidenza

Oi l’elettorato letterario italiano, quei che verzicano, verdi piante e bigi minerali e tutti li animai che sono in terra, qualsivoglia rettorato ovunque fenomenizzato, ogne valletto, pressoché tutti i vescovi conti e plures cadetti e rami laterali possibili merovingi come capetingi, sparse badesse e reìne, venusie & cacografate, normalisti e oralisti, normati e notomisti, nomati o meno, ciurlatori, singers truzzi e ‘mbonitori, vessilliferi e scalchi, becchini e trombonisti, elettori degli imperi centrali e riduttori di prese, pittiuomo, tolomei e più copernichi, istitutor di prìncipi, pope tentati di licantropia, belue & domatori, plenty assai di marchesini sclassati de vinegia, citti, puttini mimi, marinai, api barberini, lupe, studiosi di rupi, popolani con busse date e prese, maggiorenti co ‘a bbarca, lottatori prima e dopo l’olio, e re, tutti, tutti tutti ignorano cosa sia l’asemic writing. Tuttavia ne parlano, esponendo loro ermeneusi, o fole riportate, e critiche ahi aspre eccetera.

A benigno uso + giovamento delle signorie loro, Iddio ha palesato, per la prima volta, certo in virtù degli effetti dell’eclissi lunare, e in un empito di luce ha glitterato sul mio pc

dei link

seguendo i quali, maraviglia, edotti fìeno e principesse e cardinali, i granchi presi o liberi, i fondi @ terza pagina e l’arcolaio intiero dell’acca pandemica che regge dirige governa regioni e regioni di sapienze, laurocoronate o coronande, che affidate furo a vita mortale dalla pietà celeste amen.

marvin sackner passed away

https://www.miamiherald.com/news/local/obituaries/article246121525.html
         
facebook.com/720515703/posts/10164077917635704/

carta da parato / tomaso binga. 1976

“Tomaso Binga’s [=Bianca Menna’s] installation ‘Carta da parato’ (Wallpaper) (1976-2017) […]. In 1976, the artist filled every wall space in an upper-middle-class house with wallpaper on which she had manually written ‘a-semanticized’ graphic markings. The artist, wearing an outfit made of the same paper, alludes to the Italian expression ‘being wallpaper’, normally attributed to women who, in certain contexts, had to keep their thoughts and opinions to themselves”.

(Benedetta Carpi De Resmini, curator – with Laima Kreivitė – of the art exhibition and catalog “M/A\G/M\A. Body and Words in Italian and Lithuanian Women’s Art from 1965 to the Present”. Exhibit held in Rome, Jan. 25th – Apr. 2nd, 2018; and Vilnius, Apr. 14th – Jun. 4th, 2018. Catalog published by Quodlibet, p. 75)