OGGI, 31 ottobre, ore 21, sui canali MTM – Manifatture Teatrali Milanesi
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a poem by Charles Bernstein (in The Brooklyn Rail, April, 2022) here:
https://slowforward.net/2022/05/27/one-from-charles-bernstein-from-the-brooklyn-rail-april-2022/
a prose piece by MG in the same issue of TBR, together with poems by several authors:
https://brooklynrail.org/2022/04/criticspage/from-Excesses-on-a-little-flight
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editor Luigi Ballerini wrote an introduction (https://brooklynrail.org/2022/04/editorsmessage/RADICAL-POETS-OF-DIFFERENT-FEATHERS) to the “gathering of American and Italian poets, scheduled to take place at the Casa Italiana Zerilli-Marimò of New York University and at the Italian Cultural Institute of New York on November 11, 12, and 13” (see the images).
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All the texts in the issue of TBR:
from Floodgate of Wind
By Antonella Anedda Translated from the Italian by Eleonora Buonocore
From Scraps
By Mariano Bàino Translated from the Italian by Luigi Bonaffini
The Trip
By Mary Jo Bang
three
By Charles Bernstein
Mandy
By Anselm Berrigan
Nest, Hospice, Prison Camp
By Susan Briante
(°) – seed
By Maria Grazia Calandrone Translated from the Italian by Nicholas Benson
from Every Five Strokes
By Vincenzo Frungillo Translated from the Italian by Christina Vani
from Excesses (on a little flight)
By Marco Giovenale Translated from the Italian by V. Joshua Adams
Romanticism
By Peter Gizzi
Gap and Erasure
By John Latta
Dreamlike (Homo Bulla)
By Laura Liberale Translated from the Italian by Murtha Baca and Federica Santini
Porta Westfalica
By Valerio Magrelli Translated from the Italian by Jamie McKendrick
from Acavity of an Odyssey (Unfinished Mandala)
By Ivan Schiavone Translated from the Italian by Alessandro Giammei
three
By Rosmarie Waldrop
https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/category/autori/marco-giovenale/
(grazie come sempre a Gaetano Altopiano per l’ospitalità sul suo sito)
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Giovedì 27 ottobre 2022, ore 18:30
Corrado Costa, Immaginare Ravenna
presentazione del libro con il curatore Giovanni Fontana
Fondazione Sabe per l’arte
Via Giovanni Pascoli 31, Ravenna
anche in diretta streaming
https://facebook.com/fondazionesabeperlarte e https://m.youtube.com/channel/UCU3LNLQ7Sv-uveJSWfDcF8A
L’ambiente ravennate suscita in Corrado Costa l’esigenza di crearsi una propria idea della città, concretizzata nel 1980 nelle pagine di Immaginare Ravenna, una raccolta tanto criptica, quanto affascinante, giocata sulla poetica del frammento, sul significato del vuoto e del silenzio, sul senso dell’assenza e l’assenza del senso, sull’ironia sottile di processi di alterazione minimi e minimalisti. Non sappiamo quante tavole siano state composte da Costa. L’insieme è andato disperso. Ne conosciamo soltanto una parte, oggi conservata da Roberto Peccolo, già gallerista livornese che ha dedicato tutta la sua vita alla scrittura verbo-visiva e al libro d’artista, inventandosi iniziative espositive memorabili e editando pubblicazioni che nel settore fanno storia, come la collana «Memorie d’Artista», che ci ha regalato opere preziose di autori come Henri Chopin, Jean-Luc Parant, Lamberto Pignotti o Arrigo Lora Totino, Irma Blank o Elisabetta Gut, Villeglé, Orlan, Nanda Vigo, Ugo La Pietra, Sergio D’Angelo, Lindsay Kemp.
In occasione della presentazione, saranno esposti 30 disegni originali di Corrado Costa contenuti nel volume.
L’afasia di Villa, la scomparsa di Costa, Spatola, Manganelli, Sassi, Anceschi, Beltrametti e molti altri, cioè di una se non due generazioni di sperimentatori, negli anni Ottanta e Novanta, è infelicemente andata in parallelo all’attestarsi di un incredibile quanto incrollabile “ritorno all’ordine” (non casuale, anzi evitabile, ma fortemente voluto e progettato da chi di sperimentazione nulla voleva leggere né intendere).
Ritorno all’ordine che ha ossificato una situazione di assertività aproblematica e sfacciata che tutt’ora e da circa quarant’anni – come una DC atemporale – non solo dirige i giochi dei testi che finiscono sugli scaffali delle librerie, nelle riviste, nei festival, nei premi, in radio, eccetera, ma spudoratamente lamenta e piange una “egemonia” (!) che sarebbero invece gli sperimentatori a detenere (!!).
Una ricostruzione della vicenda, basata su dati editoriali e cronologia (sommaria ma non contestabile), è offerta in due post
su slowforward:
Primo post:
https://slowforward.net/2022/02/21/poesia-per-il-pubblico-a-k/
Secondo post:
https://slowforward.net/2022/10/12/italia-sommersa-francia-emersa/
[nella foto qui sotto, un’altra corrente DC, sempre sul fronte dell’assertività]
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i cani sono al centro ruotano senza mordere///non riusciva] nei giorni dispari era il prossimo non] si perdono così le categorie i più svampano nelle///allergie sondaggi bucano perenni pratiche inevase i più] gli accordi non contribuiscono non///si conosce come i comportamenti l’origine gli ossi di Willendorf una minaccia da spartire///le] spese per il consumabile se [crolla è nel suo interesse che non faccia che non si arretri che finisce] [in un imbuto la/// metafora dell’imbuto
Questo frammento da Film dell’angelo Raziel, testo contenuto in The Complete Films (1983), di Corrado Costa, è ascoltabile in questo audio:
che traggo da una “magica” apparizione di C.C. nel seguente video, al minuto 5′ 15”:
Il testo intero si può leggere qui:
oppure ascoltare al minuto 6′ 43” letto sempre dallo stesso Costa qui: