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La poesia italiana è l’unico posto del pianeta Terra dove periodicamente alla scomparsa dei dinosauri non segue il progredire dei mammiferi ma il ritorno delle trilobiti.
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La poesia italiana è l’unico posto del pianeta Terra dove periodicamente alla scomparsa dei dinosauri non segue il progredire dei mammiferi ma il ritorno delle trilobiti.
già in Numeri primi (Arcipelago, 2006):
https://www.ilcucchiaionellorecchio.it/2019/10/testo-3/
Asemic writing. Alcune foto di libri e microlibri su carta Rizla, carta da lucido, velina, plastica trasparente. Tre opere del 2013, 2016-17, 2019. Donate all’Accademia di Belle Arti di Palermo, ottobre 2019.
(CC) 2019 differx
Tifo per questo (felicemente movimentato e completo) video della lettura al Wegil, 16 giugno 2019. I due brani da Oggettistica sembra siano stati apprezzati… (con un granello di narcisismo suggerisco di ascoltare fino alla reazione del pubblico, inclusa). Grazie ad Alberto D’Amico che non si è fatto sfuggire il kairos.
grazie a Maria Grazia Calandrone
> e a Nicola Crocetti, che questo e altri testi ha ospitato anche su “Poesia” <
Due voci. Inediti e traduzioni/9
Riprende la rubrica “Due voci. Inediti e traduzioni”. In questa puntata tre inediti di M. G. da ossidiane (2001-) e due traduzioni (da T. S. Eliot e da K. Greenstreet). http://www.nuoviargomenti.net/poesie/due-voci-inediti-e-traduzioni/
una delle cose che adesso nel mahgico mondo dei meme e delle ||”migliori menti della bla ecc. ecc. generaz. ecc.”|| più dà traveggola è:
ossia: pensano (pensiamo, penso io pure, ma perché sono actually vecchio, io) che PER PRIM* viene il loro sito, la loro collana, o rivista, o casa editrice, o qualsiasi pezzo degli onorati antichi scacchi letterari, e POI, solo poi, il reblog magari memizzato su fb o tw o insomma in questi posti.
au contraire, se v’è una nuova struttura o antistruttura di produzione e commercio del senso, questa assai poderosamente ène fuori dall’idea del letterario, e dalle prassi dei suoi veicoli (vecchi e presunti nuovi).
(se lo fate) dovete fare il blog per il blog, il meme per il meme, il post per esso medesimo. (eternizzandolo? spray fissatore? e sia: esiste Internet Archive: salvate lì e durate finché dura the internet).
fate insomma il salto quantico per se stesso.
non perché poi ne cavate il libro. o er rìdi (pron. rom. di reading). o perché da lì partite per altro.
poi certo potete fare anche come me che invece traffico con la carta e i post e ne distribuisco l’eco sui social.
ok.
ma se voi pensate, a monte o a valle, direttamente da e per gli elettroni, save the forest. stàtevi elettronici.
del resto le stampanti sono mobilio, vanno usate come tale. assolutamente inadeguato produrre fogli da e con esse. copritele con un asciugamano.
fine. compiere tre semplici azioni.
1) forbici o tronchesi alla mano.
2) munirsi di guanti isolanti.
3) tagliare il cavo d’alimentazione.
_
[source dell’imago:
news.cgtn.com/news/3d3d514e3559444f32457a6333566d54/index.html]
bambi, basta la salute, una, trattoria fatta di led, anche il personale, o se sì se lacrima sull’header,
vi siete spartiti i riquadrini, maledetti, immagina una crosta piena di pugni, tolta dalla superficie,
l’homelette parla agli uccelli, e degli, quattro pacchi di senza filtro, senza martirio, cinesata,
kim wilde ormai, e non ci puoi fare niente, comprare miscela per il motorino, sfusa,
scusa, qui siamo in troppi, sfoltisci, ha un suo modo per scolpire le basette, parenti da pisa,
l’import export, anche qui tu desquadra il foglio, fai finta che non è un lucido, una pianta,
a questo punto non sei più sicuro, fermo qui allora.