Archivio mensile:Marzo 2013

glitches brew

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1. uno dei problemi o forse solo luoghi della scrittura, nello spazio di sovrapposizione degli insiemi cartaceo e digitale, è quello della trascrizione.

2. un autore con formazione nata in contesto gutenberghiano può realizzare testi in primis in formato cartaceo, come inventati e scritti a mano, o – indifferentemente o meno – come appunti tratti da fonti diverse e semplicemente presi da queste. in entrambi i modi, sia che si tratti di rilavorarli perché solo a penna, o di rielaborarli perché ‘rough’, deve spostarli da un contesto grafico a un altro, da un sistema di segni idiomatici e strettamente legati all’identità, a un contesto astratto e comunque riconfigurante, come è quello della pagina elettronica. senza questo spostamento è quasi impossibile pubblicare (se non nella forma della pagina manoscritta fotografata) il testo.

3. la trascrizione è una traduzione. (come tradurre è in assoluto trascrivere assai male). (tanto male da cadere in un’altra lingua, … infine in qualche modo contortamente pertinente).

4. nella traduzione, come nella trascrizione/edizione e rielaborazione di un testo ‘handwritten’, possono intervenire errori, deviazioni, anche tradimenti coscienti, e riscritture. manipolazioni – volontarie o meno – di segni che diventano altro da una pura traslazione linguistica A–>B.

5. traduciamo continuamente, e continuamente spostiamo di campo e di luogo tracce, segni. Continua a leggere

promemoria, oggi, 7 marzo, a roma: presentazione dei nuovi chapbook arcipelago

a Roma, OGGI, giovedì 7 marzo, ore 17:00
presso la Sala Capizucchi del Centro di Studi italo-francesi
(piazza Campitelli 3)

presentazione dei 6 nuovi titoli della collana ChapBook (Ed. Arcipelago),
diretta da Gherardo Bortolotti e Michele Zaffarano
http://gammm.org/index.php/chap
https://www.facebook.com/events/139923536176118

chaps

Mariasole AriotSimmetrie degli spazi vuoti

Elisa DavoglioLa lunga impazienza

Rachel Blau DuPlessisBozza 111: arte povera
(trad. di Renata Morresi)

 Mariangela GuatteriIl secondo nome

 Lyn HejinianUn pensiero è la sposa di cosa pensare
(trad. di Marilena Renda, Gherardo Bortolotti, Michele Zaffarano)

Nathalie QuintaneLa foresta dei vantaggi
(trad. di Michele Zaffarano)

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incontro a cura di
Luigi Magno

presentazione di
Giulio Marzaioli

introduzioni a cura di
Marco Giovenale, Luigi Magno, Renata Morresi

letture di
Elisa Davoglio, Mariangela Guatteri, Sara Ventroni

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http://gammm.org/index.php/chap/

https://www.facebook.com/events/139923536176118/

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cursore

Ci sono elementi per considerare esaurita (nella ricerca, non nel mainstream, anzi) la fase storica che ha ospitato una posizione autoriale asseverante, assertiva (in senso non problematico, non radicalmente dubitante)? In effetti è quello che mi sembra di poter osservare, più che… asseverare.

Ma è detto altrove. È stato detto. Da molti, meglio e più che da me.

Qui semmai una nota personale.

Numerosi autori che stimo molto – specie italiani – e che rientrano pienamente nel cerchio di un modernismo, sembrano / continuano a sembrarmi interessanti senz’altro, se non indispensabili, e non penso certo sia possibile né legittimo metterli sulla fettuccia centimetrata della storia per inchiodarli a una posizione X “arretrata” rispetto a Y, … ma allo stesso tempo devo confessare che mi interessano di più altre esperienze.

Mi sembra insomma che gli (o molti degli) autori “prima del cambio di paradigma” mi chiedano di fare verso di loro un percorso che di suo impone a me lettore troppe tracce-prescrizioni (un percorso che non ha coscienza del proprio esser sovrascritto dal loro ego, umbratile e parcellizzato solo a parole: in verità del tutto adamantino, per come scrive e organizza, per come congegna la pagina).

Non trovo questa sicurezza negli autori “di dopo”. In Costa. In Tarkos. In Bordini. Non a caso questi mi persuadono integralmente.

Le petit bidon, di Tarkos, è sì un pezzo straordinariamente ben performato, in cui la voce ipercosciente dell’autore sa il fatto suo, anche su un fronte attoriale; ma – fra molte altre cose – è del tutto evidente, è addirittura tattile la sensazione della non necessità dei pezzi che comporrebbero il quadro. Tarkos funziona anche se lo prendi a martellate. E la voce è davvero staccata da se stessa, dal sé. Il testo funziona sulla carta, di suo, e anche a pezzi, non intero, comunque. (Recantorium, di Bernstein, frammentato funziona comunque, a perfezione). (Ha e non ha “struttura”). (Retro, di Costa, potrebbe durare trenta minuti, o due: nulla cambierebbe).

Al contrario, nel miglior modernismo, ora mainstream (poi spesso kitsch), tutto si tiene. Gesto conoscitivo complesso e gesto linguistico complesso si integrano, sotto il segno di quella che Giuliano Mesa chiamava “necessità” (in un articolo su “Baldus” nel 1996, poi sul “verri”, nel 2002: Il verso libero e il verso necessario): ma, allo stesso tempo, è proprio la pre-scrizione di questa necessità, e la sovraincisione della lettura altrui, a fare problema (fecondo, io credo); e a disgregarsi, felicemente, nelle scritture nuove, dopo il paradigma.

Per far posto, sostengo, a una differente ombra di necessità. A una diversa silhouette testuale, tagliata non più dalle sole mani dell’autore, secondo un modello che – pur non pregresso – poi imprime la propria necessità; semmai da un imprescrivibile cursore che oscilla tra il leggente e lo scrivente, e che non ha ancora trovato chi sappia disegnarlo, definirlo, dirlo. (Io meno di tutti).

 

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[ from here@ the Chicago Museum of Contemporary Art

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febbraio su punto critico

oggi carlo bordini e mg a morlupo: reading alle h. 18 + presentazione di “poetica news”

presso l’Associazione Culturale PoEtica
e il Fondo Librario di Poesia Contemporanea
a Morlupo (Roma), Centro Libellula
– via San Michele 8 –

OGGI, sabato 2 marzo 2013, alle ore 18:00

Reading di poesia

I costruttori di vulcani di Carlo BordiniShelter_copertina_b
Luca Sossella Editore

Shelter di Marco Giovenale
Donzelli

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Incontro a cura di Viviana Scarinci. È prevista inoltre la presentazione del primo numero di PoEtica News (1/2013) che ospita un inedito donato da Carlo Bordini e tre poesie inedite della poetessa finlandese Aino Suhola

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la lettura su facebook:
https://www.facebook.com/events/488114041225320/

locandina dell’evento:
http://associazionepoetica.files.wordpress.com/2013/02/2-marzo-jpg.jpg

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http://vivianascarinci.wordpress.com/
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CENTRO LIBELLULA
Servizi per il lavoro e per la cultura
Via San Michele, 8
00067 Morlupo Roma
tel 06 98267808
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ASSOCIAZIONE PoEtica
Fondo Librario di Poesia Contemporanea
info associazionepoetica [at] gmail [dot] com
http://associazionepoetica.com/
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i primi due mesi del 2013 di gammm

– alessandro broggipartendo da duchamp. un appunto sull’”indifferente”. 2003 [28-02-2013 .it]
– christian dotremontà tervuren le train pour bruxelles, …. 1972 [14-02-2013 .fr / .it]
– greg evasona rambling sort of essay on poetics and despair. 1987 [21-02-2013]
– andrea inglesequello che si vede. 2006 [03-01-2013 .it]
– serse luigettidue “volantini”. 2011-12 [24-01-2013]
– giuseppe pellegrinoipotetiche. 2012 [17-01-2013 .it]
– gustav sjöbergebook: πάθος. 2012 [07-01-2013]
– reid wood011213. 2013 [12-01-2013]
:
…and more:
david shrigley [31-01-2013], marc van elburg [07-02-2013]