Archivio mensile:Gennaio 2014

la camera verde, 25 gennaio: “il ritratto dell’immaginario”

Centro Culturale
LA CAMERA VERDE
via Giovanni Miani 20 – Roma

Sabato 25 gennaio 2014, dalle 18 alle 20:30

inaugurazione della mostra di fotografia e presentazione del libro

IL RITRATTO DELL’IMMAGINARIO

di
Eric Keller

a cura di
Giacomo Carioti

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La mostra si può visitare tutti i giorni, esclusi i lunedì, dal 25 gennaio 2014 al 13 febbraio 2014,
dalle ore 17 alle ore 21 (La mattina per appuntamento)

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cameraindy, a torino dal 9 gennaio al 15 febbraio 2014

a Torino, dal 9 gennaio al 15 febbraio 2014

CAMERAINDY

a cura di

Francesco Forlani
e
Giovanni Andrea Semerano

presso

Voyelles&Visions
(Via San Massimo 9)
alle 18:30

programmaContinua a leggere

lettere + anitra alla trebisonda: andrea inglese a torino (con kubrick a voyelles & visions)

tutto qui:
http://www.nazioneindiana.com/2014/01/20/lettere-alla-reinserzione-e-la-grande-anitra-alla-trebisonda-torino/

e qui di séguito:

A Torino, venerdì 24 gennaio 2014, alle ore 21:00
presso la Libreria Trebisonda
(San Salvario – via S. Anselmo 22)

presentazione dei libri

Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato
Italic-Pequod, 2013

&

La grande anitra
Oèdipus, 2013

di
Andrea Inglese

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Inconsueti interverranno Francesco Forlani e il collettivo Sparajurji

Letture dell’autore

http://www.nazioneindiana.com/2014/01/20/lettere-alla-reinserzione-e-la-grande-anitra-alla-trebisonda-torino/

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Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato si presenta come un epistolario in versi monco, di cui conosciamo sole le 17 lettere scritte dal mittente. Quest’ultimo, un uomo senza lavoro, si rivolge ad un’entità dai contorni vaghi, la “Reinserzione Culturale”, che avrebbe come compito derisorio l’integrazione del disoccupato nella vita culturale. Questa “Reinserzione” assume di volta in volta l’aspetto anonimo e astratto dell’istituzione o quello concreto e individuale del funzionario, a cui il mittente attribuisce tratti femminili. A partire da questa doppia ambiguità – una corrispondenza che forse non ha mai avuto luogo e un destinatario dall’identità incerta – l’argomento stesso delle lettere appare instabile e sfuggente. Di cosa vuole parlare il disoccupato? Di una straziante delusione amorosa, della propria salute mentale, di un’identità sociale fragile, del disgusto per il lavoro?

La grande anitra. Tre personaggi chiusi dentro un’anitra cotta, tre visioni parziali e incomponibili della realtà, una prigionia che è forse una strategia di fuga e di opposizione radicale, una paesaggio allucinatorio che ospita residui del mondo storico, un viaggio fumettistico al centro della terra o una claustrofobica meditazione metafisica. Una narrazione inceppata, impossibile, in versi e in prosa.

“Tre parti non significano necessariamente (o esclusivamente) tre gradi morali al modo di un viaggio tripartito, catabasi o anabasi che sia – benché a profondità e sensi morali si alluda, da «Giona» evocato qui per differenza di situazione, fino al Viaggio al centro della terra di Jules Verne –; significano piuttosto tre prospettive sul reale o sulle sue possibili slogature o modificazioni. I tre pseudo-autori – autori in persona, ovvero “in maschera”, e insieme personaggi, «privilegiati viaggiatori» – sono di fatto tre focalizzazioni che hanno la compattezza di “blocchi”, ciascuno in sé compiuto, ciascuno diverso nell’approccio percettivo e nello stile” (Dalla postfazione di Cecilia Bello Minciacchi)

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L’anitra verrà servita calda, portatevi i coperti.

Trebisonda
libreria indipendente a san salvario
via s. anselmo 22 – 10125 torino
tel. 011 7900088
www.trebisondalibri.com

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Sabato 25 gennaio 2014 alle ore 18:30
Galleria Voyelles & Visions, via San Massimo 9/A, Torino

lettura performativa & cinematografica

Quando Kubrick inventò la fantascienza (Camera Verde, 2011)

di Andrea Inglese

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Interventi di Enrico DonaggioBiagio Cepollaro e Gabriella Giordano

al violoncello Lamberto Curtoni

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Quest’evento rientra nel programma “CameraIndy Roma/Torino all’inseguimento della Pietra Verde” curato da Francesco Forlani e Giovanni Andrea Semerano (Centro Culturale La Camera Verde, Roma)  in collaborazione con IndypendenteMente.

l’oggetto è abbandonato

    
il discorso sull’abbandono è quello sul lasciare l’oggetto / segno / scrittura / traccia all’ambiente, addirittura a “tutti”. (questo per le installance), svincolando la cosa lasciata dal ‘valore’ (anche estetico) senza vincolarla a ‘un’ destinatario, e nemmeno all’indicazione autoriale precisa. (tutti gli oggetti abbandonati in forma di installance sono senza firma).
gli oggetti possono così essere ‘pacchetti di senso’ lasciati liberi di trovare il loro destinatario. 
da nessuno a tutti, o a qualcuno (che se ne appropria come dono, senza che il dono sia ‘firmato’ né nel senso dell’arte, né nel senso del design/prestigio, né nel senso e segno autoriale). (la firma – intesa come passaggio di senso – è un addendum messo da chi trova l’oggetto, quando e se lo trova e lo prende con sé, volendo).
   

cdk (fra altri testi) in “nuovi oggettivisti”

Alcuni giorni fa ho segnalato l’uscita del volume Nuovi oggettivisti (che daccapo consiglio vivamente a chi volesse approfondire argomenti legati alle scritture di ricerca “dopo il paradigma”: non casuali le presenze di Gleize, Perelman, Doppelt, solo per fare tre nomi, fra tanti autori nel volume).

Annoto ora che uno dei testi miei inclusi nel libro è CDK, abbondantemente linkato in varie occasioni su slowforward (e leggibile integralmente nella versione originale inglese di scrittura, èdita per Tir-Aux-Pigeons da Drew Kunz):

So CDK is freely downloadable here:
http://www.lulu.com/items/volume_64/6596000/6596742/1/print/CDK.PDF

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