Archivi categoria: poesia

a nizza, 6-7 ottobre, “sperimentazione e avanguardie. l’occhio attonito di noëmi blumenkranz-onimus e luciano caruso”

https://www.universite-franco-italienne.org/sperimentazione-e-avanguardie-l-occhio-attonito-di-noemi-blumenkranz-onimus-e-luciano-caruso-1134483.kjsp

Il progetto “RAG – Rileggere le Avanguardie” è stato lanciato nel 2016 a partire dagli archivi lasciati in eredità dalla famiglia di Noëmi Blumenkranz-Onimus all’Université Côte d’Azur. Il progetto beneficia quest’anno del bando Label scientifico UIF/UFI.

In questo convegno, ci si concentrerà sulla portata delle ricerche di Blumenkranz-Onimus e dello studioso Luciano Caruso in Francia e in Italia. Entrambi hanno lasciato un’impronta sul modo in cui gli studi sull’avanguardia, il futurismo e la neo-avanguardia vengono affrontati, e hanno intrapreso il lavoro di pubblicazione o ri-pubblicazione di documenti.

I partecipanti al convegno saranno chiamati ad analizzare le loro opere scientifiche, e artistiche nel caso di Caruso, per coglierne l’attualità. Sarà dato rilievo all’apertura internazionale delle riviste d’avanguardia e neo-avanguardia, e agli eventi internazionali.

Per maggiori informazioni scaricare il programma

DATE
6 ottobre 2022 – 7 ottobre 2022
6 ottobre 2022: dalle 10 alle 12
7 ottobre 2022: dalle 10 alle 12 e dalle 13:30 alle 15

POSIZIONE
Salle de Conseil, Campus Carlone, Nizza, Francia
A distanza: Zoom

https://www.universite-franco-italienne.org/sperimentazione-e-avanguardie-l-occhio-attonito-di-noemi-blumenkranz-onimus-e-luciano-caruso-1134483.kjsp

oggi, 29 settembre, a roma, da empiria: “aelia laelia e i libri dimenticati”, di silvia bordini

LIBRERIA EMPIRIA, via Baccina 79, Roma
OGGI, giovedì 29 settembre alle ore 18:00
Fabio Ciriachi, Paolo Morelli e Franca Rovigatti

presentano

Aelia Laelia e i libri dimenticati
di Silvia Bordini

il comunicato stampa completo qui: AeliaLaelia_Empiria

storia-lampo della prima serie della collana ‘chapbooks’, edizioni arcipelago (milano, 2005-2015)

Nel 2005 nasce la collana ChapBooks, curata da Gherardo Bortolotti e Michele Zaffarano per le edizioni Arcipelago, di Milano, dirette da Luciano Duò. Questi i titoli stampati:

01. Marte ha bisogno di terroristi, di K. Silem Mohammad
02. 62 unità di prosa scritte da malato, di Rodrigo Toscano
03. Scusi, la strada per Pondicherry?, di Jean-Michel Espitallier
04. Davy Crocket o Billy the Kid avranno sempre un po’ di coraggio, di Olivier Cadiot
05. Numeri primi, di Marco Giovenale
06. Quello che si vede, di Andrea Inglese
07. Ma ci posso campare?, di Jeff Derksen
08. 7 anacronismi, di Christophe Tarkos
09. Nuovo paesaggio italiano, di Alessandro Broggi
10. SLM, di Roberto Cavallera
11. Alfabeto provvisorio delle cose, di Adriano Padua
12. Il canto secolare per un nomarca, di Emmanuel Hocquard
13. Plasma, di Barrett Watten
14. I cani dello Chott el-Jerid, di Andrea Raos
15. Voci di seconda fase, di Giulio Marzaioli
16. Bozza 111: arte povera, di Rachel Blau Duplessis
17. La foresta dei vantaggi, di Nathalie Quintane
18. La lunga impazienza, di Elisa Davoglio
19. Il secondo nome, di Mariangela Guatteri
20. Un pensiero è la sposa di cosa pensare, di Lyn Hejinian
21. Simmetrie degli spazi vuoti, di Mariasole Ariot
22
Manuale di ingegneria domestica, di Simona Menicocci

23. Costruzione di un animale, di Mario Corticelli
24. Come un [contro-soggetto] musicale, di Jean-Marie Gleize
25. Todestrieb, di Michele Zaffarano
26. Ritagli, di Bob Perelman
27. Angolo di imbardata IV, di Ben Lerner

La collana avviata nel 2005 presso Arcipelago (Milano) si interrompe nel 2015 in considerazione della cessazione dell’attività della casa editrice. Ma riprende le pubblicazioni con TIC (Roma) nel 2018, diversificandosi in ChapBooks e UltraChapbooks, oltre a dar vita alla parallela collana di critica letteraria Gli alberi.

§

Qui una versione rivista del testo di presentazione comparso su NazioneIndiana nel 2006:

Si tratta di piccoli libretti con testo a fronte, a basso prezzo, che presentano ognuno un testo di un autore straniero inedito in Italia. Mohammad e Toscano sono statunitensi, Espitallier, Cadiot e Tarkos francesi, Derksen canadese.
Alla base della collana c’è, principalmente, una curiosità personale. La voglia, ma forse anche il bisogno, di sapere che cosa succede in giro. C’è anche, però, il sospetto che, fuori dall’Italia, stiano succedendo molte cose che può essere interessante conoscere, fosse solo per una presa visione, per un aggiornamento sullo stato dell’arte.
Gli autori che presentiamo, in questo senso, non sono tanto il frutto di una ricerca sistematica, di uno studio più o meno approfondito di scene letterarie complesse e ricche di un dibattito critico e poetico le cui diverse fasi, in Italia, sono in gran parte ignote. Non lo sono in quanto non è quello dello studioso il ruolo che potremmo o vorremmo ricoprire. Gli autori (e gli altri, anche italiani, che li seguono e seguiranno se l’impresa della collana riuscirà a proseguire), sono per noi degli incontri fortunati, delle esperienze con cui confrontarci a partire dalle nostre esperienze, dalle nostre esigenze di autori e di lettori.
Nei nostri testi, ci siamo trovati a lavorare con alcuni strumenti e ci siamo chiesti chi si muoveva allo stesso modo, o magari in modi diversi a partire, però, da quegli stessi strumenti. Le nostre esigenze formali erano, insomma, quelle di misurarci con una letteratura di ricerca di respiro internazionale, con un lavoro sulla poesia anti-lirica (per usare un espressione forse troppo comoda, in effetti), con un uso, per esempio, della prosa o di materiale testuale preesistente. Tutto questo in vista di una letteratura che basasse le sue retoriche non sul riconoscimento dei “tratti poetici” di un testo (che ci dovrebbe riportare “poeticamente” il mondo) ma sull’esposizione dell’evidenza del testo stesso, della sua natura di aggregato, di installazione su pagina delle parole, e di senso “soggettivo” nel mondo.
Ci siamo rivolti all’estero non tanto per una presa di posizione o per un qualche provincialismo anti-italiano, ovviamente, ma per pura curiosità, per sapere come apparivano il testo e la letteratura da altre regioni del capitalismo neoliberista, della globalizzazione, della crisi del post-colonialismo. Perché sapevamo che molti stavano lavorando altrove e che quei molti non erano irraggiungibili.
A conti fatti, allora, per ora, abbiamo incontrato i testi che siamo riusciti a tradurre e pubblicare. Mohammad, ad esempio, che scansiona la rete attraverso i motori di ricerca, provocandola, per così dire, con stringhe di ricerca che la fanno coagulare in porzioni di testi, raccolte poi in pezzi costruiti sull’elenco come grande figura generale, che sostituisce la struttura dei versi, delle forme canoniche. Toscano, che lavora in modo simile, trovando nello scheletro sintattico, nelle costruzioni grammaticali che compongono le frasi, i periodi, una specie di nozione d’ordine per un materiale culturale diversissimo, pulviscolare, centrifugo. Espitallier, che con una visione ludica del testo sembra quasi fornirci una facile soluzione al problema del produrre senso, del leggere, dello scrivere, ma che in verità, di nuovo grazie all’elenco, all’accumulazione, disfa i nostri progetti di intelligenza a buon mercato. Cadiot, che riprende una sorta di spirito narrativo, appellandosi anche all’immediatezza dell’immaginario popolare, che corrode sottilmente, puntando sulla grammatica, sulle assenze nell’albero sintattico, per mostrarcene i chiaroscuri, per farci vedere come alla base di ogni nostra distrazione, ci siano le regole di buona (?) costruzione delle frasi.

[ G.B. e M.Z. ]

*
I volumetti della prima serie sono praticamente tutti esauriti, ma se ne può trovare ancora qualcuno presso TIC, in via Bertani 9, a Roma.

Ovviamente, una ricerca su OPAC/SBN permette di trovare quali sono leggibili in biblioteca, e dove.

_

oggi, alle 14, per “tutta scena teatro”, di radio onda rossa: “urlo”, di allen ginsberg

Tutta Scena Teatro ★ Radio Onda Rossa 87.9 fm

martedì 27 settembre 2022 – ore 14

URLO

di Allen Ginsberg
dal film ‘Urlo’ di Rob Epstein e Jeffrey Friedman
interpretata da Alessandro Tiberi
musiche di Carter Burwell

«Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte da pazzia».
Con questi versi, letti da Ginsberg stesso il 13 ottobre 1955 alla Six Gallery di San Francisco, si apre ‘Urlo’, diventato presto un testo fondamentale della Beat Generation. Una ballata psichedelica, un grido di dolore e protesta contro l’America, feroce matrigna. Ma ‘Urlo’ è anche colmo di tenerezza e umorismo: nei versi rapidi che incapsulano decine di esistenze e personaggi, nell’invito a non dimenticare ciò che è santo e vero nella vita.

https://archive.org/details/ondarossa_ondarossa_Urlo (21′)
Info http://it.wikipedia.org/wiki/Urlo_%28poesia%29

la rassegna “fonosfera”: programma [1981]

Programma di performance e letture alla GNAM

cliccare per ingrandire

Foglio di programma della rassegna “Fonosfera”, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma). Il periodo è, presumibilmente, il settembre 1981.

Collezione Giuseppe Garrera

 

rainer m. rilke a., “lettera a un giovane poeta” (audio)

R.M.Rilke aumentato, (CC) 2022 differx

R.M.Rilke aumentato

*
Il consenso di Kafka: Gibs auf !
(file da quadernodappunti.wordpress.com)

_

29 settembre, roma, empiria: “aelia laelia e i libri dimenticati”, di silvia bordini

LIBRERIA EMPIRIA, via Baccina 79, Roma
Giovedì 29 settembre alle ore 18:00
Fabio Ciriachi, Paolo Morelli e Franca Rovigatti

presentano

Aelia Laelia e i libri dimenticati
di Silvia Bordini

il comunicato stampa completo qui: AeliaLaelia_Empiria

_

labirinto di compleanno: auguri, emilio. 108

Archivio di Pari & Dispari
Archivio di Pari & Dispari

https://www.pinterest.it/pin/luciano-caruso-alfabeto-per-emilio-villa–377739487499191359/

https://www.artribune.com/attualita/2014/06/emilio-villa-a-centanni-dalla-nascita-una-mostra-e-unintervista/attachment/villa_0009/

https://www.facebook.com/centrostudicarmelobene/photos/a.761168887605518/875473679508371/?type=3&theater

oggi, 14 settembre, a bologna, alla biblioteca dell’archiginnasio: >>> roberto roversi >>> “non isolarsi ma ascoltare” (pendragon)

presentazione dell'antologia di Roberto Roversi,
*
il libro:
https://www.pendragon.it/catalogo/altre-collane/poesia/non-isolarsi-ma-ascoltare-detail.html

“ascoltare la parola”: un articolo di sergio rotino su roberto roversi (con un’intervista a mg)

https://www.bolognacult.it/2022/09/13/ascoltare-la-parola/

in occasione della presentazione di Non isolarsi ma ascoltare, antologia di poesie di RR:
https://slowforward.net/2022/09/07/bologna-14-settembre-biblioteca-dellarchiginnasio-roberto-roversi-non-isolarsi-ma-ascoltare-pendragon/

_

 

“…ma anche la poesia più sofisticata e di ricerca…” (1979) – da “dove va la poesia?”, di renato barilli, con laura morante

https://youtu.be/60URw6_Hxmw?t=422

Dal programma “Duepersette” a cura di Bruno Modugno. Fotografia di Giulio Albonico, montaggio di Gino Bartolini, regia di Paolo Brunatto. Con Victor Cavallo, Franco Cordelli, Maurizio Cucchi, Cesare Viviani, Antonio Porta. 1979.
Già proposto su slowforward in maggio: qui. (Post in cui lo definivo “documento agghiacciante” sulla data-soglia del 1979, per alcuni tipi di testi e alcuni autori inclusi).

Ma si tratta anche, in almeno un paio di frazioni di pellicola, di un utilissimo documento linguistico. Laura Morante al minuto 7′ 02” parla della “poesia più sofisticata E DI RICERCA…”; e al minuto 19′ 51” avvia una riflessione che si conclude con l’espressione “RICERCA POETICA”: “Oggi i giovani poeti sono molto più cauti nell’affrontare il pubblico, e ritrovano fiducia nelle forme tradizionali della scrittura e della stampa, senza però rinunciare al fascino della declamazione e delle letture pubbliche. Una delle molte letture che continuano a svolgersi in ogni località italiana ha raccolto di recente, alla Galleria comunale d’arte moderna di Bologna, alcuni dei migliori esponenti della ricerca poetica”. Tra questi vediamo Scalise, Ruffato, Conte, Viviani.

Questa cosa che la poesia “di ricerca” venga nominata in un contesto di documentario rivolto al pubblico, nel 1979, conferma un’ennesima volta la “vetustà” dell’espressione “di ricerca”. Era stabilizzata e diffusa già alla fine degli anni Settanta, il tema era la poesia, e se ne poteva parlare tranquillamente al grande pubblico senza temere che non capisse.

*

N.B.: Sulle espressioni “ricerca letteraria” ecc., si veda https://slowforward.net/2022/08/19/date-e-dati-su-ricerca-scrittura-di-ricerca-ricerca-letteraria-prima-parte-in-il-verri-n-75-feb-2021/