Archivi categoria: poesia

augusto blotto, arcipelago della scrittura ininterrotta_ giovanni tesio_ dossier n. 1

AUGUSTO BLOTTO – Arcipelago della scrittura ininterrotta, a cura di Daniele Poletti, è una rassegna di interventi critici sul grande scrittore torinese.
Augusto Blotto, nato a Torino nel 1933 è considerato il poeta italiano più prolifico della sua generazione e forse della storia italiana: «titolare di un’opera in versi ove l’abnormità della dimensione fisica convive con una stupefacente invenzione verbale» (Stefano Agosti).

[dia•foria nel maggio del 2021 pubblica, in collaborazione con dreamBOOK edizioni, il volume Augusto Blotto – Ragioni, a piene mani, per l’«enfin!», a cura di Daniele Poletti.
Il libro è un estratto dall’opus magnum omonimo, iniziato dall’autore nell’autunno del 2002 (terminato La vivente uniformità dell’animale, Manni), un’opera dalle dimensioni inconsuete (ad oggi più di 2500 pagine) e destinata a terminare con la morte dell’autore.
Con questa pubblicazione si rinnova anche la lettura critica dell’opera di Blotto, grazie ai saggi di Giacomo Cerrai, Philippe Di Meo, Chiara Serani e Stefano Agosti.

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Evento Facebook:
facebook.com/events/s/augusto-blotto-arcipelago-dell/1001955000350054/

Per informazioni e acquisti potete scrivere a:
info @ diaforia.org
info @ dreambookedizioni.it

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Giovanni Tesio, primo invitato al progetto, è un filologo e critico letterario italiano e si occupa di storia della lingua italiana. Già ordinario di letteratura italiana presso l’Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (l’ultimo, “La poesia ai margini”, nel 2014), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. La sua attività poetica, dopo esordi lontani, è sfociata nella pubblicazione di un canzoniere in piemontese di 369 sonetti, intitolato “Vita dacant e da canté” (Torino, Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, 2017). È stato per trentacinque anni collaboratore de «La Stampa».

otoliths, issue #63, is online

Issue  sixty-three, the southern spring issue of Otoliths, is now live.

issue dedicated to the memory
of Douglas Barbour & David Baptiste Chirot,
regular contributors to Otoliths over the years 

As always, there’s a wide range of material from a wide range of contributors — Harvey Huddleston, Rémi Forte, Kenneth M Cale, Sanjeev Sethi, Andrew K. Peterson, Michael Orr, Thomas Fink, Texas Fontanella, Scott MacLeod, tENTATIVELY, a cONVENIENCE, Eric Hoffman, Demosthenes Agrafiotis, Keith Walker, Jazmine Blu, Jim Leftwich, Mark DeCarteret, Ira Joel Haber, Rp Verlaine, Christian ALLE, hiromi suzuki, Jack Galmitz, Timothy Pilgrim, Gloria Frym, Juan Pablo Mobili, Susan diRende, John Bradley, Volodymyr Bilyk, Bill Wolak, Grzegorz Wróblewski, Marco Giovenale, Ernesto Priego, Rus Khomutoff, Michael Gould, Heath Brougher, Doug Bolling, David Miller, Dale Jensen, Andrew Topel, Judith Skillman,  Joanna Walkden Harris, David Lohrey, John M. Bennett, Joseph V. Milford, Vernon Frazer, Kenneth Rexroth, Lynn Strongin, C. Mehrl Bennett, Christopher Barnes, Jim Meirose, John Martone, Cecelia Chapman, Carol Stetser, Dave Reid, Réka Nyitrai, Richard Kostelanetz, Piet Nieuwland, Paul Dickey, Rachel Chitofu, Jimmy Crouse, Clay Thistleton, Elaine Woo, Clara B. Jones, Angela Caporaso, Penelope Weiss, Joel Chace, dan raphael, Tony Beyer, Jon Kemsley, Austin Miles, Luis Cuauhtémoc Berriozábal, Paul Shumaker, Robinson, Adam Roussopoulos, gobscure, Joe Balaz, Joshua Martin, Elmedin Kadric, Rich Murphy, Jeff Harrison, Scott Metz, Karl Kempton, Hugh Tribbey, Mark Pirie, Scott Helmes, Sheila E. Murphy, Johannes S. H. Bjerg, Clive Gresswell, Jeff Bagato, Jen Schneider, Oormila Vijayakrishnan Prahlad, John Levy, Adriána Kóbor, nick nelson, bofa xesjum, Bob Lucky, Eric Mohrman, Owen Bullock, Raha.M, Jeff Adams, Ian Gibbins, Mike Ferguson, Rosella Quintini, Stephen Mead, Joanne Bechtel, Matthew Anderson, Marilyn Stablein, Peter Yovu, Julia Vaughan, Bob Heman, József Bíró, Linda M. Walker, Kell Nelson, Paul Pfleuger, Jr., Isabel Gómez de Diego, Daniel de Culla, Michael Brandonisio, Kit Kennedy, Kerfe Roig, Andrea Astolfi, Harry Reid, J. D. Nelson, Marcia Arrieta, Jess Burnquist, Guy R. Beining, Mark DuCharme, Cherie Hunter Day, Carol Shillibeer, Carla Bertola, & sian vate.

Here: https://the-otolith.blogspot.com/2021/10/contents-issue-sixty-three.html

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poesia di carlo bordini: roma, villa torlonia, 14 novembre

domenica 14 novembre 2021
ore 11

Villa Torlonia, via Nomentana 70
Poesia di Carlo Bordini

Letture di
Massimo Barone   Silvia Bordini   Luigi Cajani   Francesco Dalessandro   Claudio Damiani   Marco Giovenale   Rita Iacomino   Paolo Morelli   Rossella Or   Claudio Orlandi   Maria Concetta Petrollo   Franca Rovigatti   Francesca Santucci   Beppe Sebaste   Silvia Stucky   Michele Zaffarano

carlo bordini: una lettura inedita di “strategia” (1985)

A un anno dalla scomparsa di Carlo Bordini, slowforward propone una lettura inedita del 10 luglio 1985, registrata da (e in casa di) Alessandro Ricci, e molto saggiamente conservata e ora proposta da Francesco Dalessandro, che qui si ringrazia con energia, anche per le note che si possono leggere in calce.




Era il luglio del 1985 (ricordavo 1983, ma sbagliavo: all’inizio della registrazione è lo stesso Carlo a dire la data precisa: 10 luglio 1985), eravamo a cena a casa di Alessandro Ricci (non ricordo esattamente chi ci fosse oltre Sandro, Carlo e me). Dopo cena chiedemmo a Carlo di leggere Strategia. Sandro insistette molto e alla fine l’avemmo vinta. Trovammo un tavolinetto e Carlo ci si sedette dietro. Ricordo che non ci entrava con le ginocchia. Trovammo un registratore di audio cassette e Carlo si accinse a leggere. All’inizio fu un po’ problematico, come si sente all’inizio della registrazione, ma poi fu una bella lettura, mi pare anche chiara e pulita: la voce si sente bene, la voce di Carlo, lenta, pastosa (o forse un po’ impastata dal vino: avevamo bevuto molto). L’interessante, secondo me, è la premessa e la poesia che Carlo fa precedere a Strategia e poi la poesia finale, che secondo lui è il superamento di Strategia e dei conflitti e degli scontri che il poemetto racconta. Feci riversare questa lettura dall’audio cassetta su un CD e la trasmisi a Carlo, allegata a una mail del 24 sett. dell’anno scorso, poco prima della sua scomparsa.

Francesco Dalessandro

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carlo bordini, “un vuoto d’aria” (mondadori, 2021)

da https://www.oscarmondadori.it/libri/un-vuoto-daria-carlo-bordini/

Poeta appartato e ribelle per vocazione, Carlo Bordini è stato comunque per molti, fino alle generazioni più giovani, un autore di culto, una figura autonoma di riferimento. Composto negli ultimi anni di vita, Un vuoto d’aria, che esce postumo a cura di Francesca Santucci, conserva i tratti più rilevanti della sua fisionomia poetica, in primo luogo l’intensità materica e una potente energia espressiva. L’alternarsi di versi e prosa poetica genera una forte efficacia comunicativa, pur con volute sconnessioni interne, che va ben oltre i termini di una letterarietà di tradizione e di maniera, del tutto estranea al senso della ricerca di Bordini. Una ricerca sempre volta, per citare un suo intervento, a quella che definiva iperverità, nella convinzione che «l’arte, ogni forma d’arte, giunge, quando funziona, a una verità più profonda di quella che una persona conosce o crede di conoscere nella sua vita». Ci troviamo di fronte a un autore che varia le scelte tematiche e formali, e che reinterpreta la stessa poesia d’amore o autobiografica secondo termini del tutto personali. Un autore ben attento all’esempio di Pasolini, capace di ironia e di aperture trasgressive e coinvolto come pochi altri nella stagione dell’impegno, attraversata prima con adesione ideologica e poi con distacco. Ma nella cui poesia troviamo anche legami con grandi esempi storici, come quelli di Apollinaire e Gozzano. Bordini è stato un poeta per il quale risulta decisivo il rapporto tra scrittura e psicoanalisi, poiché nei suoi versi «la psicoanalisi è ovunque», come scrive Guido Mazzoni nel saggio introduttivo, «non è solo un contenuto: è una forma, è una macchina semiotica». E questo nell’ininterrotta indagine sul vissuto che ha alimentato i suoi testi, ai quali possiamo oggi tornare con il pieno interesse dovuto a una riscoperta ormai necessaria.

Carlo Bordini (Roma 1938-2020) è stato ricercatore di Storia moderna all’Università di Roma “La Sapienza”. Gran parte della sua opera poetica è raccolta nel volume I costruttori di vulcani (Sossella, 2010). I suoi principali testi in prosa, tra cui il romanzo autobiografico Memorie di un rivoluzionario timido, sono stati pubblicati o ripubblicati nel volume Difesa berlinese (Sossella, 2018).

roma, 14 novembre, villa torlonia: lettura di testi di carlo bordini, a un anno dalla scomparsa

Il 14 novembre, a Villa Torlonia, alcuni autori si riuniscono per leggere poesie e prose di Carlo Bordini, a poco più di un anno dalla sua scomparsa.

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recensione (2020) di francesco muzzioli a “opera”, di adriano spatola

Su “Malacoda” n. 5 (2020), Francesco Muzzioli scriveva di Adriano Spatola, OPERA (2020, diaforia & dreamBook Edizioni / info@diaforia.org).

https://malacoda3.webnode.it/n-5-20202/

il libro:
http://www.diaforia.org/floema/2020/09/01/opera-adriano-spatola-dia%E2%80%A2foria-agosto-2020/

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una recensione (2020) a “opera”, di adriano spatola

Su “Alias”, del “manifesto”, il 1 novembre 2020 Raffaele Manica scriveva di Adriano Spatola, OPERA (2020, diaforia & dreamBook Edizioni / info@diaforia.org).

https://ilmanifesto.it/spatola-sotto-la-catena-dei-significanti-i-sensi-si-fanno-imprendibili/

http://www.diaforia.org/floema/2020/09/01/opera-adriano-spatola-dia%E2%80%A2foria-agosto-2020/

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oggi, 18:30, presentazione di “adrenalina”, di ghayath almadhoun

Tra meno di due ore, alle 18:30, presentazione del libro Adrenalina (Centro Studi Ilà, 2021) del poeta siriano-palestinese Ghayath Almadhoun, oggi, sabato 30 ottobre ore 18:30 al Kif Kif, via Macerata 54-54a | Pigneto (Roma).

Intervengono con l’autore:
Jolanda Guardi, arabista e presidente del Centro Studi Ilà
Luisa Morgantini, ex vice-presidente del Parlamento Europeo e presidente di Assopace Palestina

L’evento è libero e aperto a tutti, ma si consiglia la prenotazione al link di seguito:
–> INFO E PRENOTAZIONE

La presentazione, in collaborazione con il Centro Studi Ilà, Assopace Palestina e Kif Kif, si terrà all’interno di LOGOS – Festa della Parola 2021, di cui potete trovare il programma nel link di seguito.
–> PROGRAMMA LOGOS – FESTA DELLA PAROLA 2021

Ghayath Almadhoun è un poeta palestinese nato nel campo di rifugiati di Yarmuk a Damasco nel 1979. Ha studiato letteratura araba all’Università di Damasco e ha lavorato come giornalista culturale per diversi quotidiani in lingua araba. Nel 2006 ha fondato Bayt al-qasid, La casa della poesia, insieme al poeta siriano Lukman Derky a Damasco. Ha pubblicato diverse raccolte poetiche in arabo e il suo lavoro è stato tradotto in molte lingue. La traduzione svedese della raccolta Talab lagiw’ (Domanda d’asilo, 2010), Asylansokan, ha ottenuto nel 2012 il premio Klas de Vylders e dell’Unione degli scrittori svedesi. La raccolta Tariq Dimasq (La via per Damasco), tradotta in svedese nel 2014 con il titolo Till Damaskus e scritta in collaborazione con la poeta svedese Marie Silkeberg è stata inclusa nella lista Dagens Nyheter dei migliori libri del 2014 e da essa è stata tratta una pièce per la radio nazionale svedese. Con Silkeberg Almadhoun ha anche realizzato diversi poetry film che possono essere visionati sul sito Moving Poems (movingpoems.com); tra questi The City, sulla distruzione di Damasco, proiettato in oltre 150 festival. Una serie di poesie di Almadhoun è stata proiettata durante il festival For Aarhus, all’interno dell’installazione A postcard from Aleppo, dell’artista americana Jenny Holzer. Nel novembre 2020 il suo poetry film Evian ha vinto il Zebra Poetry Film Festival di Berlino. Almadhoun vive a Stoccolma dal 2008.