Archivi categoria: Resistenza

precisando [replica]

da un post del 2010
[http://slowforward.wordpress.com/2010/09/04/precisando]

precisando quanto scritto qui, aggiungo:

il “sistema generale” in cui tutti paiono dialogare o discutere è quello per cui

lettori = pubblico

e dunque +lettori = +pubblico

di pubblico si parla in un contesto (quasi esclusivamente) spettacolare. o divenuto molto fortemente spettacolare. questo contesto è o è stato vincente tra gli anni ’50 e oggi. dominante.

la carta stampata (giornali, riviste, libri), la “pubblicazione” in forma di pubblicità, il cinema e la televisione sono tutt’ora vincenti.

e dunque la riflessione di Andrea in questo post – e i suoi più che ragionevoli timori sul rischio di lasciare al nemico un terreno simile (il terreno dominante, il contesto dello spettacolo) – valgono in un ambito in cui è il pubblico-massa a dominare (=essere dominato), fare opinione (=farsene vendere o regalare una), decidere, farsi influenzare, votare, mandare i figli in una scuola o in un’altra, far dire le cose ai “comunicatori di massa”, insistere perché parlino e straparlino, votarli, farsi dare indicazioni da loro, far dare dritte e interi flowchart di istruzioni (o riferirle, trasmetterle) ai propri figli, eccetera.

ma. una prospettiva anarchica non irrealizzabile e già effettiva in mezzo pianeta spezza di fatto il panorama della massa e massificazione – e dello spettacolo – in schegge differenti. divergenti. concretamente altra cosa.

un numero molto alto di persone (a mio avviso milioni) fonda o forma o attraversa microcomunità. si può parlare di reti ed eterotopie, di web come di comunità rurali e cittadine singole, di insiemi eterogenei di gruppi non riassorbiti dal sistema spettacolare, ma non soltanto di questi. non solo casolari sperduti in campagna, da cui guardare l’orizzonte con lo schioppo carico.

se sempre più si parla e non si ciarla di agricoltura biologica, tentativi di comunità effettive (laboratori ne sono stati i centri sociali, ma non esistono solo quelli), comunità di artisti fuori dagli schemi (penso a Jim Leftwich e al suo Roanoke Collab Festival, in Virginia, o a Dirk Vekemans e al suo Klebnikov Carnaval, in Belgio) non si parla di puntini isolati sulla mappa del mondo. (adesso mi viene in mente anche John Bennett, e il suo lavoro ultradecennale per la Ohio State University, esemplare).

bon. la Camera verde, a Roma, ha diverse migliaia di frequentatori. e si vedrà meglio, questo, l’11 settembre a Tuscania.

se il sistema della comunicazione va sganciandosi dal generalissimo generalismo che abbiamo conosciuto e che (non nego) qui da noi ancora domina, non è soltanto per via di azioni di disturbo interne al sistema. anche se non intendo in nessun modo negare che anche quelle siano necessarie, e portino effetti (e siano ‘esempi’, anche). ok.

ma. dire il sistema sta cambiando, o meglio metamorfosando, non significa ingenuamente stornellare un derivato tardivo “the times they are a changin”. semmai vuol dire guardarsi intorno e vedere e riconoscere che di microcomunità, di persone che nemmeno hanno il televisore in casa, che vivono quasi tutta la loro esistenza fuori dai confini di una normalità, è pieno il pianeta, e di gente fuori dalle regole del mercato spettacolare fortunatamente è tessuta non solo una nicchia analogica e low-fi, ma tante situazioni tecnologicamente agguerrite, e presenti e attive nel tessuto sociale reale. (che non è quello rappresentato dai quotidiani, di sinistra o meno).

se quotidiani e accademia e regesti patinati non si occupano o non si occuperanno mai di wooster collective (attenzione: parlo di murales, di artisti, qui: non letteratura), o di sten, che non linko, sarà un problema di quotidiani e accademia e regesti, non delle migliaia e migliaia di persone che vivono nelle microcomunità, che poi “micro” non sono affatto.

vorrei che fosse più forte e costante l’attenzione verso queste esperienze. verso luoghi non dominati, e proprio anzi fuori campo. perché non sono dominati dallo spettacolo, ma “hanno campo”: il cellulare prende. c’è connessione. e anzi: proprio perché c’è connessione raccolgono consensi, persone, uniscono, fabbricano cose.

The Biennale de Paris, a parallel, underground and outlaw world of art

http://www.biennaledeparis.org/bdpus11,en.pdf
[pdf 8 Mb]

The Biennale de Paris was launched in 1959 by Andre Malraux with the purpose of creating a meeting place for those who would define the art of the future. After a hiatus of several years, the Biennale was relaunched in 2000. Since then it has not ceased in its efforts to unravel art from institutions. The Biennale de Paris rejects the use of art objects, which are too alienated by the market. It does not confine itself to a framework that would hinder its present actions or its political, economic and ideological evolution. By acting upon everyday life and its unfolding realities, the biennale seeks to redefine art by using criteria which rejects the idea of the artist as the sole protagonist in his work. Simply stated, the Biennale de Paris refuses to participate in today’s conventional art world. By mixing up genres, exploiting porous frontiers and practicing the redistribution of roles, the Biennale de Paris allows art to appear precisely where it’s not expected.

Calendar of lectures, discussions, operations

http://biennaledeparis.org/

Download the pressbook [pdf 8 Mb]

*

notilla

il kitsch è scatenato. in questi anni (cosa detta e ripetuta) la rete ha messo uno specchio davanti a ogni possibile detto e scritto; e ha portato moltiplicazione e crescita esponenziale di cose di sottobosco. (quanto lavoro implicano, e – perciò – quanta ‘fede nel prodotto’…). (il disastro grafico e quello testuale sono legati: il non-gusto, prima che il cattivo gusto, li genera e ne è l’esito educante, educato). (netiquette, facebook oblige).

certo, si direbbe: “niente di nuovo”. invece no: in termini di percezione è nuova, quantitativamente e dunque poi qualitativamente, questa roba. tanta. materializzazione del: kitsch, pacchiano irriflesso.

l’aria comune la somatizza. ne fa fonofanìe, figurette, youtube, monomanie, pop-lit, shit-lit. (litless).

e –  questo – raddoppia il problema: mainstream critico-letterario da una lato, sottobosco kitsch dall’altro. con frequenti passaggi e prestiti da un’area all’altra. (dieci-venti anni fa sarebbe stato impossibile o rarissimo leggere la spazzatura che ultimamente addirittura major o case editrici piccole-e-di-qualità diffondono, gettano nelle catene distributive generaliste).

d’altro canto, non solo (molt)i critici non segnalano quello che sta succedendo o è già successo, ma benedicono/cooptano voci in iniziative, riviste, testi. hanno già somatizzato. sanno che dovrebbero riprendere a leggere e giudicare, per poter selezionare nella (e contro la) quantità pura. lasciano allora il filtro all’utile (loro). non è necessario leggere chi già ti sta servendo, basta che serva.

gammm: gennaio-settembre 2011



– john baldessarithe pencil story. 1972-73 [26-05-2011 .en]

– stan brakhagecat’s cradle. 1959 [10-07-2011]

– stan brakhagemothlight. 1964 [07-08-2011]

– gregory burnhamsubtotals. 1989 [29-08-2011 .en]

– william s. burroughs. da una lettera a allen ginsberg. 1960 [21-04-2011 .it]

– william s. burroughstowers open fire. 1963 [04-06-2011]

– luis camnitzerthis is a mirror…. 1966–1968 [16-07-2011 .en]

– germano celant. da inespressionismo. 1988 [17-02-2011 .it]

– corrado costavita di lenin. 1983 [11-08-2011 .it]

– rachel defay-liautardffwd. 2010 [01-01-2011 .en]

– marcel duchamp intervistato da pierre cabanne. da ingénieur du temps perdu [03-03-2011 .it]

– greg evasonpopular. 2010 [06-01-2011 .en / .it]

– emilio fantinebook: seduto. 2010 [17-03-2011 .it]

– vernon frazerbordered quest(ion) [14-07-2011 .en]

– francesca genti. da la febbre (cap. 1). 2011 [19-05-2011 .it]

– marco giovenalecambio di paradigma. 2010 [10-02-2011 .it]

– michael jacobson. 2 pieces from action figures. 2008 [06-06-2011]

– ferdinand krivetrundscheibe XIV. 1964 [31-03-2011]

– gérard-georges lemaire (e brion gysin). cut-up. 1983 [07-04-2011 .it]

– domenico lombardinidiscorso sul feticcio. 2010 [20-01-2011 .it]

– laura marcheschiscrittura. 1967 [21-07-2011]

– rosa menkmancollapse of pal. 2011 [16-05-2011]

– manuel micalettoebook: a vario titolo. 2011 [21-08-2011 .it]

– filippo minellitwitter. 2010 [10-01-2011]

– filippo minelliflags. 2010 [03-04-2011]

– magdalo mussio. da in pratica. 1967 [18-08-2011]

– om (martino oberto). letter [da “tool”, n.1]. 1965 [28-04-2011]

– adriano paduaschema. 2009 [24-02-2011 .it]

– charles pennequin. da bibi (incipit). 2002 [07-07-2011 .fr]

– patrick playter hartiganconstitutions. 2010 [03-02-2011 .en]

– richard princeeleven conversations. 1976 [02-09-2011 .en]

– xavierik rzsekprraebook: zsw-m. 2010-11 [23-07-2011 .en]

– vanni santoni999 rooms, 34-66: rooms of experience [04-07-2011 .en]

– leslie scalapino. da hmmm. 1976 [09-09-2011 .it]

– sei shônagon. da note del guanciale. 1001-1010. I [10-06-2011 .it]

– sei shônagon. da note del guanciale. 1001-1010. II [23-06-2011 .it]

– claude simon. da la battaglia di farsalo (incipit). 1969 [24-03-2011 .it]

– sergio soda stario come spam. 2010. I [10-03-2011 .it]

– sergio soda stario come spam. 2010. II [12-05-2011 .it]

– aldo spinellilooping 30. 1976 [16-06-2011 .it]

– mark tichnerbe real. 2008 [28-07-2011 .en]

– unknownengravings in the “trois frères” cave. 12000-13000 b.c. [16-09-2011]

– paolo valesio. da ascoltare il silenzio. 1986 [27-01-2011 .it]

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…and more:

terry wilson e/su brion gysin [14-04-2011], carlo dossi [05-05-2011], j.m.bennett: opeb [02-06-2011], five years of gammm [29-06-2011], carl baker [04-08-2011], due link per ricordare giuliano mesa [25-08-2011]

Intervista a MG

Lo spazio esposto (http://lospazioesposto.wordpress.com) intervista MG.
A cura di Matteo Di Meco e Andrea Lorenzoni (riprese di Michele Martini).
Presso la libreria Modo Infoshop, Bologna, 5 maggio 2011:
http://lospazioesposto.wordpress.com/2011/07/08/intervista-al-poeta-marco-giovenale

 

qui i vari video su youtube:

1/5 _ “La casa esposta / Shelter”
http://www.youtube.com/watch?v=ehVZM0JIxcA

2/5 _ “Spazio e libro”
http://www.youtube.com/watch?v=FB1mQWjDTYA

3/5 _ “L’allegoria cava / Emilio Villa / Il romanzo predatore”
http://www.youtube.com/watch?v=1l0UsDLRZIo

4/5 _ “Il mercato e il romanzo / La resistenza e l’assertività”
http://www.youtube.com/watch?v=Y6tuEK31-n8

5/5 _ “L’analisi testuale / La reciprocità”
http://www.youtube.com/watch?v=f-DihhEnJb8