In ginocchio da te, raccolta degli articoli sportivi di Carmelo Bene per il Messaggero e per la trasmissione sportiva di Tele + Zona. Il libro, curato da Luca Buoncristiano, è edito da GOG Edizioni. Presentazione il 24 ottobre a Roma, al Teatro Testaccio. Con Salomè Bene, Luca Buoncristiano e Andrea Antonioli.
«Antropologica» di Ferruccio De Filippi (1970, Torre Astura, galleria La salita), l’azione di gettare in mare il calco del proprio corpo, è fra le opere comprese nella mostra-archivio «Territori della performance – percorsi e pratiche in Italia (1967-1982)», basilare e impegnativa ricerca storica di documenti a cui la fugacità è congenita, a cura di Lara Conte e Francesca Gallo, che si inaugura al Maxxi giovedì 20 ottobre.
Chi vuole approfondire il lavoro di De Filippi, può ancora per poco visitare la mostra «Ferruccio De Filippi: primo esemplare assoluto e autonomo», alla galleria EDDart di Roma (Palazzo Taverna, via di monte Giordano 36, fino al 16 ottobre), curata da Diletta Borromeo e da PasqualePolidori. Il SOLVENTI pubblicato con le edizioni Cambiaunavirgola è tutto dedicato a questo periodo comportamentale dell’arte di De Filippi, documentato fotograficamente da Mariella Bolzoni
gesammelte werke band 10: daily mirror variante der als «quadratbuch» bei de jong in hilversum 1961 – erschienenen mappe >rot, dieter< Köln, London, Reykjavik: Edition Hansjörg Mayer, 1970. First edition of 1,000. Softcover 8vo in printed wrappers with most pages printed on newsprint in black and white, some in yellow. Unpaginated. Text in German and English.
The tenth volume of Dieter Rot’s collected works published by Hansjörg Mayer. This one reproducing the artists’ book ‘daily mirror,’ featuring a series of enlarged images from a newspaper originally published in 1961.
quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione. né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
quando nel 1998 enrico ghezzi diceva che “nell’allucinazione del presente questo è orrendo: in tutta europa trionfa la sceneggiatura”, forse non immaginava fino a che punto avesse (né che avrebbe continuato per vent’anni ad avere) ragione. né che l’osservazione fosse – e si sarebbe confermata poi – in tutto applicabile alla letteratura, oltre il cinema.
La rivista CONTAINER – osservatorio intermodale esce con il secondo numero (B). Dopo due anni di lavori, covid compreso, finalmente vede la luce una pubblicazione ancora più ricca e articolata della precedente. Sono state inaugurate al suo interno nuove rubriche per permettere di ordinare al meglio la multifocalità di queste 84 vulcaniche pagine. Si va dalla critica letteraria, alle arti visive, passando per glossolalia, Carmelo Bene, Adriano Spatola, pornografia e critica radicale.
Caratteristiche tecniche:
Formato chiuso a doppia piegatura: 165×310 mm. Formato chiuso: 330×310 mm.; formato apero: 660×310 mm. Pagine: 84 Stampa: b/n Prezzo: euro 15,00 [dia•foria, 2022
La rivista è divisa in quattro fascicoli, e si pregia anche per questo numero di un nutrito laboratorio dedicato alle traduzioni (tutte prime italiane). Può essere richiesta direttamente all’indirizzo: info@diaforia.org
Pour la première fois, le Jeu de Paume (1, Place de la Concorde, Paris) et LE BAL présentent une exposition thématique commune autour de l’utilisation des médias – photographie, film, vidéo – par les artistes italiens des années 1960 et du début des années 1970. Centrée autour du groupe de l’arte povera, cette exposition donne à voir l’extraordinaire richesse d’une période où les artistes italiens se sont appropriés le pouvoir narratif de la photographie, de la vidéo et du film. Du 11 octobre 2022 au 29 janvier 2023.
brani tratti dal romanzo di Nanni Balestrini selezione testi e voce Lorenzo Iervolino selezione video Simone Bucri musiche City Lights organo elettrico e chitarra Marco De Annuntiis chitarra elettrica Alessio Righi
Un “reading” che parla delle lotte allo stabilimento FIAT di Mirafiori e di chi le ha condotte, ossia l’operaio-massa della fine degli Anni Sessanta, che poi non era altro che il bracciante meridionale dell’inizio del decennio, costretto ad emigrare al Nord. La rappresentazione prende le sembianze di un duplice viaggio, quello reale e tremendo intrapreso dal protagonista – dalla provincia di Salerno (e da un mondo contadino pre-industriale) fino a Torino, la capitale italiana dell’alienazione fordista – e quello attraverso la crescita della lotta portata avanti dagli operai della FIAT, prevalentemente in una mobilitazione autonoma disgiunta dai sindacati. Vogliamo tutto è un romanzo che dentro le sue viscere puramente narrative, nasconde (ma fino ad un certo punto) la potenza esplosiva di un saggio liberatoriamente anticapitalista. Un libro che letto oggi, sembra in grado di parlare della politica di Marchionne e degli smantellamenti di Pomigliano e Termini Imerese.