Su “Alias”, del “manifesto”, il 1 novembre 2020 Raffaele Manica scriveva di Adriano Spatola, OPERA (2020, diaforia & dreamBook Edizioni / info@diaforia.org).
[dia•foria, nell’agosto del 2020, ripubblica tutte le raccolte poetiche di Adriano Spatola, sia visive che lineari, in un unico grande volume: OPERA, a cura di Giovanni Fontana e con la collaborazione di dreamBOOK edizioni.
È necessario tornare a parlare di uno degli intellettuali più significativi del secondo Novecento, e prendere seriamente in considerazione una revisione del “canone”.
LESSICARIO SPATOLA nasce sulla scia del primo progetto dedicato ad Adriano Spatola, denominata RIPARTIAMO DA SPATOLA, IN TUTTE LE DIREZIONI (www.facebook.com/versolapoesiatotale), e pone l’accento su alcune parole chiave che descrivono a livello critico l’opera e l’operato dell’autore.
Chiara Portesine sta svolgendo un dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi principali percorsi di ricerca riguardano il rapporto tra letteratura, arte e fotografia, e l’impatto dei nuovi media sul campo letterario. Si è occupata prevalentemente di Emilio Villa, Corrado Costa, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta e dell’attività verbo-visiva di Gianfranco Baruchello.
RICERCHE VERBOSONOVISIVE a cura di Sandro Ricaldone
presso Leonardi V-idea – Genova
vico San Giorgio 2
Inaugurazione OGGI giovedì 7 ottobre 2021, alle ore 18 (e fino alle 24)
7 ottobre – 2 dicembre 2021
Negli anni successivi alla conclusione del secondo conflitto mondiale, le ricerche avviate in maniera esplosiva dalle avanguardie futuriste e dadaiste, con i loro diversi addentellati, e coltivate – in margine alla direttrice portante del movimento – da alcuni surrealisti, hanno ripreso il loro procedere negli ambiti delle pratiche verbali, strettamente legate alle dimensioni visive e sonore della parola (o del suo materiale primario: la lettera, il fonema) e nel suo rapporto con il segno o – tra analogia e antitesi – con l’immagine massmediatica.
In questo rinnovato fermento si sono intrecciati gli apporti di gruppi e movimenti diversi: dal Lettrismo, creato nel 1946 da Isidore Isou, alla Poesia sonora di Henri Chopin e François Dufrêne; dalla poesia concreta germinata in Brasile e in area mitteleuropea, non senza propaggini italiane (Arrigo Lora Totino, Adriano Spatola) alla Scrittura visuale degli Oberto e di Ugo Carrega; dalla poesia tecnologica dei fiorentini Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini alle prove dei napoletani di Linea Sud (Stelio Maria Martini, Luciano Caruso) per finire con le grafie musicali di Sylvano Bussotti e le partiture verbali di Giuseppe Chiari
La mostra che Leonardi V-idea presenta dal 7 ottobre, riunisce – senza ambizioni di sistematicità, ma coinvolgendo un importante numero di autori – materiali d’epoca (originali, multipli, riviste, volumi, vinili, registrazioni video e sonore) che attengono agli svolgimenti di queste tendenze, creando un contesto pluridimensionale nel quale si inserisce un nuovo lavoro di Roberto Aloi, che offre, utilizzandola come spartito, una lettura musicale di una tavola verbovisiva di Tomaso Kemeny.
A cura di Sandro Ricaldone
La mostra è aperta dal martedì al sabato dalle 16,30 alle 19,00 a partire dall’8 ottobre fino al 2 dicembre, presso gli l’archivio Leonardi V-Idea in vico San Giorgio 2.
[dia•foria, nell’agosto del 2020, ripubblica tutte le raccolte poetiche di Adriano Spatola, sia visive che lineari, in un unico grande volume: OPERA, a cura di Giovanni Fontana e con la collaborazione di dreamBOOK edizioni.
È necessario tornare a parlare di uno degli intellettuali più significativi del secondo Novecento, e prendere seriamente in considerazione una revisione del “canone”.
LESSICARIO SPATOLA nasce sulla scia del primo progetto dedicato ad Adriano Spatola, denominata RIPARTIAMO DA SPATOLA, IN TUTTE LE DIREZIONI (www.facebook.com/versolapoesiatotale), e pone l’accento su alcune parole chiave che descrivono a livello critico l’opera e l’operato dell’autore.
[Chiara Portesine sta svolgendo un dottorato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi principali percorsi di ricerca riguardano il rapporto tra letteratura, arte e fotografia, e l’impatto dei nuovi media sul campo letterario. Si è occupata prevalentemente di Emilio Villa, Corrado Costa, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta e dell’attività verbo-visiva di Gianfranco Baruchello].
All’interno della manifestazione pisana “Un fiume di libri in Piazza Cavallotti” (rassegna di editoria indipendente), il volume di Adriano Spatola, OPERA (a cura di Giovanni Fontana), edito da [dia•foria nel 2020, in collaborazione con dreamBOOK edizioni, avrà la sua prima vera, “fisica”, presentazione.
Saranno presenti all’evento: Giovanni Fontana (poeta e poliartista di rilievo internazionale); Bianca Maria Bonazzi (attiva collaboratrice dell’attività culturale di Spatola); Riccardo Spatola (figlio del poeta); Fabrizio Bondi (critico e accademico presso la Scuola Normale Superiore); Daniele Poletti (direttore del progetto culturale/editoriale [dia•foria); Stefano Mecenate (dreamBOOK edizioni).
OPERA è un libro fondamentale per ricostruire la nostra storia letteraria dagli anni ’60 agli ’80 e per valutare il lascito di uno dei poeti più importanti del Novecento. Nella presentazione si parlerà dell’edizione del libro, della scrittura e dell’operato culturale di Adriano Spatola e dei progetti futuri, passando per l’ascolto di alcuni celebri pezzi di poesia sonora del nostro.
Lunedì 21 giugno, alle ore 18, il seminario – tenuto da Valerio Massaroni – ripercorrerà le tappe della “poesia totale” a partire dal lavoro teorico di Spatola, pubblicato in prima edizione nel 1969 e fondamentale per l’estetica del Novecento.
Si ragionerà su concetti quali poema-oggetto, poesia concreta, poesia visuale, poesia fonetica e poesia gestuale, per approfondire poi una tendenza all’ibridazione della poesia con le altre arti (plastiche, musicali, performative) nel tentativo, tutt’ora in corso in alcune linee della scrittura contemporanea, di costituire un’arte della parola che superi i confini in cui tradizionalmente è stata concepita e praticata la poesia come letteratura.
Si discuteranno gli esiti di queste sperimentazioni, per valutare quanto aggiungano e quanto invece tolgano alla poesia (tradizionalmente intesa).
Per partecipare basterà essere registrati al sito e associati al CentroScritture (al costo di € 5).
Accedendo poi alla pagina https://www.centroscritture.it/eventi si potrà effettuare la prenotazione, con acquisto di un biglietto (a zero euro): si riceverà così il link Zoom per l’accesso alla classe virtuale e alla registrazione dell’incontro.
«in questi film di notte / si vede come se fosse giorno.»
Corrado Costa Poesie edite e inedite (1947-1991) Opere poetiche II a cura di Chiara Portesine Argolibri
Ora disponibile in libreria
Dopo anni di attesa, grazie al lavoro di ricerca della studiosa Chiara Portesine (curatrice del volume) e al prezioso lavoro di archivio e catalogazione della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, l’opera in versi di Corrado Costa viene raccolta e pubblicata, per la prima volta, in Poesie edite e inedite (1947-1991) dalla casa editrice Argolibri di Ancona, pubblicazione che ricade proprio nel trentennale della scomparsa del noto poeta e artista; il volume, di quasi cinquecento pagine, inserito in un più ampio progetto di pubblicazione dell’opera omnia dell’autore, accoglie tutte le poesie edite in volume, dallo Pseudobaudelaire (1964), esordio poetico di più ampia fattezza civile, passando al manuale erotico (così lo presentava Adriano Spatola) e parasurrealista di Le nostre posizioni (1972), sino alla magia filmica della parola poetica di The complete films (1983) (“preferirei essere inserito nella categoria cinema, e non in quella poesia”, soleva dire lo stesso Costa), quelle sparsamente distribuite in rivista dagli anni ’40 agli anni ’90, e una corposa, preziosissima, sezione di inediti, tra cui le brevi raccolte Pseudo-pseudobaudelaire, Tutto il cinema di Corrado Costa. Poemi in bianco e nero e poesie a colori , e la riproduzione fotografica della splendida “poesia-collage” Data una superficie d’acqua. Nell’appendice sono inoltre presenti molti interventi critici, oltre all’introduzione firmata da Aldo Tagliaferri, che ha sempre accompagnato negli anni l’operato di Costa (anche in viaggi inimmaginabili, come quello nella Libia di Gheddafi, citato nel testo), tra cui gli scritti di Milli Graffi, Marco Giovenale, Gian Luca Picconi, un ricordo di Paul Vangelisti, traduttore dell’opera del poeta in lingua inglese, la nota di Giulia Niccolai, che, con Adriano Spatola e lo stesso Costa, diede vita ad una delle più incredibili fucine artistiche e culturali del secondo novecento italiano, proprio presso la casa-officina di Mulino di Bazzano, mentre un ritratto in versi del poeta, riportato in quarta di copertina, è dovuto al compianto Nanni Balestrini, amico e sodale di tante iniziative, opere a quattro mani e due voci, e di memorabili scorribande poetiche.
Sono in uscita per Argolibri, per la prima volta riunite, tutte le poesie di Corrado Costa edite in volume (Pseudobaudelaire, Le nostre posizioni, The complete films) e in rivista (da «Tam Tam» a «cervo volante» e «malebolge» e così via), e una corposa sezione di inediti, tra cui le brevi raccolte Pseudo-pseudobaudelaire, Tutto il cinema di Corrado Costa. Poemi in bianco e nero e poesie a colori, 49000 film del periodo Tang e le poesie escluse da The complete films.
Il volume, a cura di Chiara Portesine, accoglie i contributi di Aldo Tagliaferri, Adriano Spatola, Paul Vangelisti, Milli Graffi, Giulia Niccolai, Gian Luca Picconi, Marco Giovenale, ed è impreziosito da un inserto fotografico a colori che riproduce la poesia-collage Data una superficie d’acqua; mentre un testo di Nanni Balestrini dedicato a Costa è riprodotto in quarta di copertina.