La serietà/severità di CB decapita del tutto sia il povero Daniele Formica sia le risate registrate in postproduzione che la tv poveraccia di Stato incolla qua e là.
La trasmissione era “Cinema che follia!”, su Rai Due, l’anno il 1988.
Roma, Teatro Argentina, 21 marzo 2022, ore 19:00 ingresso libero – prenotazione obbligatoria
a cura di: Luisa Viglietti, Stefania De Santis e l’Associazione L’orecchio mancante e la collaborazione di: Tiziano Fario, Andrea Macchia, Davide Ronchieri, Mela Dell’Erba, Emanuele Carlucci, Fulvio Baglivi.
Promosso da: Roma Culture e Teatro di Roma – Teatro Nazionale e dall’Associazione L’orecchio mancante
con il contributo di: Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
letture in frammenti introdotte da Graziano Graziani:
Tommaso Ragno da Ulisse di James Joyce, introduce Enrico Terrinoni
Federica Fracassi da Mille Piani di Gilles Deleuze, Félix Guattari
Marco Foschi da L’uomo che ride di Victor Hugo
Filippo Timi da Memorie di un malato di nervi di Daniel Paul Schreber
Silvia Pasello da Poesie e Prose di Jules Laforgue
Iaia Forte da La Serata a Colono – parodia di Elsa Morante
Lino Musella Paolo Mazzarelli da Il critico come artista di Oscar Wilde
Brani musicali di Gaetano Giani Luporini
A conclusione della serata la visione dell’opera Carmelo Bene. Un ritratto. di Monica Maurer e Dietrich Shubert, 1971, ‘30 e Becoming Salomè di Monica Maurer, 1971/2022 ‘7.
“Giudicare non vuol dire conoscere ma conoscere vuol dire giudicare. Oggi c’è una critica per cui ignorare vuol dire giudicare. Giudicare. Rivalutiamo il nome, signori, l’ha già fatto Kant tre secoli fa”
Notte senza fine – Trent’anni Fuori Orario, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale del programma televisivo di Enrico Ghezzi nato a fine 1989.
Programma:
1. QUATTRO MOMENTI SU TUTTO IL NULLA di Carmelo Bene
(Italia, 2001, 108’)
Cinema, Teatro, TV, parole, opere, pensieri, letture, rushes, in questi trent’anni Fuori Orario ha programmato Carmelo Bene in ogni forma, formato e materiale in accordo con lui sul fatto che Bene non abbia fatto opere d’arte ma sia stato un’opera d’arte. I Quattro momenti su tutto il nulla, girati e andati in onda nel 2001 pochi mesi prima della morte, sono un film testamento in quattro parti (Il linguaggio, La Conoscenza, / Coscienza, L’Eros, L’Arte). CB, solo di fronte alla camera, ripete il suo pensiero, la sua visione, il suo genio, lo stesso che risplende nei girati dell’Otello televisivo girato nel ’79 presso gli studi RAI di Torino, uno dei rari momenti in cui è possibile vedere Bene al lavoro.
2. UN AMLETO DI MENO di Carmelo Bene
(Italia, 1972, col., 64’)
3. CARMELO BENE E I CANTI DI LEOPARDI
Ripresa in diretta della lettura dei Canti da Villa leopardi a Recanati, trasmesso il 12 settembre 1985 da RAI3
IL BENE DI FUORI ORARIO Carmelo Bene…. “per prima cosa penso a vivere, poi vivo, la stessa cosa continua. Improvviso partendo da qualcosa di molto elaborato. Cerco di non scadere nel compiacimento. E’ l’unica libertà assoluta. Altrimenti c’è il delirio… I miti italiani non mi riguardano. La Vergine e i Vangeli li lascio a Pasolini” (intervista a Carmelo Bene di Jean Narboni 1968)
Da venerdì 18 marzo Fuori Orario cose (mai) viste dedica un ciclo all’opera di Carmelo Bene
Si può avere la grazia non sufficiente, la grazia di Rossini, la grazia di Pascal, la spensieratezza e quindi farla finita con qualunque coscienza che sia coscienza del mondano, cioè le ideologie, il sociale, il politico, il condominio, tutto! Farla finita con il ‘cittadino’, ecco. È inutile che i nostri politici laici, cioè laidi, si aggiornino sul Leviatano o sul De cive. Non ha senso, poiché Hobbes è tutto sul linguaggio, tutto è mera nominazione. L’homo homini lupus non è l’uomo che mangia l’altro uomo, ma è il divorar se stessi, è il nada di San Juan de la Cruz, la spoliazione, il vuoto.
Jean-Paul Manganaro, saggista, traduttore e accademico francese, professore emerito di letteratura italiana contemporanea, è uno dei più principali traduttori di testi italiani in Francia (Gadda, Calvino, Pasolini, Pirandello, Tomasi di Lampedusa, Consolo, Camon, Calasso, Tabucchi, Del Giudice, Magris, Mari, Moresco, ecc). Di Carmelo Bene ha tradotto l’Opera omnia e i suoi testi su CB fanno parte del canone critico.