Archivi tag: Cecilia Bello Minciacchi

“disordini”, di fiammetta cirilli (diaforia, 2022)

DISORDINI di Fiammetta Cirilli.

Un piccolo grande libro che non ha bisogno dei soliti dispositivi sperimentali, ma neppure si pasce delle effusioni liriche che troppo spesso vengono scambiate per poesia.
DISORDINI è una complessa micrologia emotiva degli oggetti e delle situazioni, una lama che si affila e stride sulla striscia di cuoio delle pagine.

Estratti dal testo, e dal saggio critico di Cecilia Bello Minciacchi, al link
http://www.diaforia.org/floema/2022/05/23/disordini-fiammetta-cirilli/

per ordinare il libro scrivete a:
info@diaforia.org

“libridine”, allo studio campo boario (roma): da oggi, 22 aprile, a fine giugno

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PDF del dépliant:
https://slowforward.files.wordpress.com/2022/04/pieghevole-libridine_-aprile-giugno-2022.pdf

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oggi, 29 marzo, alla casa delle letterature (roma): presentazione de “il cielo per roma”, di mariano baino

Mariano Bàino presenta Il cielo per Roma alla Casa delle Letterature di Roma, con Cecilia Bello Minciacchi e Filippo La Porta.

Martedì 29 marzo, ore 18:00
Casa delle Letterature (Piazza dell’Orologio 3, Roma)

evento facebook: 
https://www.facebook.com/events/712737879882343

il libro:
http://www.exormaedizioni.com/catalogo/il-cielo-per-roma-baino-exorma/

*

L’anima pellegrina di Sinesio, antico filosofo e discepolo innamorato di Ipazia, trasmigra nel corpo stanco di Chiaffredo Buffaldieci Guastella, avvocato romano. Ha una missione da compiere, assegnata dalle “alte sfere”: indagare sul conflitto che sconquassa la Chiesa, divisa fra due papi, il rivoluzionario e in carica Materno I e il tradizionalista e dimissionario Gregorio XVII. Chi dei due è l’Anticristo?

Il cielo per Roma è un libro metamorfico che racconta una Roma sacra e profana, diurna e notturna, centrale e periferica, e in cui tutto sembra dare ragione alla frase del Chisciotte di Cervantes: «Purché sia vera, non c’è storia che sia cattiva».

29 marzo, roma: presentazione de “il cielo per roma”, di mariano baino

Mariano Bàino presenta Il cielo per Roma alla Casa delle Letterature di Roma, con Cecilia Bello Minciacchi e Filippo La Porta.

Martedì 29 marzo, ore 18:00
Casa delle Letterature (Piazza dell’Orologio 3, Roma)

evento facebook: 
https://www.facebook.com/events/712737879882343

il libro:
http://www.exormaedizioni.com/catalogo/il-cielo-per-roma-baino-exorma/

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L’anima pellegrina di Sinesio, antico filosofo e discepolo innamorato di Ipazia, trasmigra nel corpo stanco di Chiaffredo Buffaldieci Guastella, avvocato romano. Ha una missione da compiere, assegnata dalle “alte sfere”: indagare sul conflitto che sconquassa la Chiesa, divisa fra due papi, il rivoluzionario e in carica Materno I e il tradizionalista e dimissionario Gregorio XVII. Chi dei due è l’Anticristo?

Il cielo per Roma è un libro metamorfico che racconta una Roma sacra e profana, diurna e notturna, centrale e periferica, e in cui tutto sembra dare ragione alla frase del Chisciotte di Cervantes: «Purché sia vera, non c’è storia che sia cattiva».

asemica, issue #1

Esce ora il numero 1 della rivista d’assemblaggio <<Asemica>>.

Dedicato alla scrittura asemantica, questo aperiodico si prefigge di diventare una delle voci di questo (anti)linguaggio segnico attraverso le opere degli artisti invitati.

Nel primo numero Francesco Aprile, Julien Blaine, Antonino Bove, Cristiano Caggiula, Giuseppe Calandriello, Federico Federici, Giovanni Fontana, Marco Giovenale, Lamberto Pignotti e William Xerra.   

A corredo del tutto, un fascicolo redazionale col testo critico di Cecilia Bello Minciacchi – “Verso la scrittura asemica” -, schede degli autori e foto delle opere.

L’edizione limitatissima è di 40 esemplari, con multipli e pezzi unici numerati e firmati.

Le richieste vanno indirizzate a giuseppecalandriello @ hotmail.com

ricercabo 2021: a bologna il 4 e 5 dicembre, a palazzo d’accursio

Qui il comunicato stampa :
https://slowforward.files.wordpress.com/2021/12/cs_ricercabo-2021.pdf

https://slowforward.files.wordpress.com/2021/12/cs_ricercabo-2021.pdf

 

4 ottobre, serata per il gruppo ’93 :: an evening of poetry

Lunedì 4 ottobre alle 16 EST (22 ore italiane)
Zoom Link: https://fsu.zoom.us/j/92290475648

In occasione della pubblicazione del numero speciale (2021) della rivista Rivista di studi italiani (2021) dedicata al Gruppo ’93, i Programmi di Italianistica della Florida State University e della University of Florida sono lieti di presentare una serata di poesia, con la presenza degli autori del Gruppo ’93 e l’intervento critico di Cecilia Bello Minciacchi

Please join us on Monday, October 4 at 4pm EST (10pm Italy) Zoom Link: https://fsu.zoom.us/j/92290475648

On the occasion of the publication of a special issue of the magazine Rivista di studi italiani (2021) devoted to the Italian poetry group Gruppo ’93, the Italian Programs at Florida State University and University of Florida are proud to present an evening of poetry, with the participation of Gruppo ’93 authors and the critical contribution of Cecilia Bello Minciacchi

21 settembre: presentazione de “il remo di ulisse”, sull’opera poetica di luigi ballerini

Martedì 21 settembre, alle ore 18:00
sulla piattaforma Meet, all’indirizzo
meet.google.com/bvm-ttpj-mhw

nel contesto della rassegna della Biblioteca Pagliarani
Un autore, un libro

presentazione della raccolta di interventi
Il remo di Ulisse

Saggi sulla poesia e la poetica di Luigi Ballerini

(Marsilio, 2021)

Il volume, curato da Ugo Perolino, è ricco dei contributi di alcuni fra i più importanti critici letterari contemporanei: Cecilia Bello Minciacchi, Stefano Colangelo, Federica Santini, Beppe Cavatorta, Charles H. Traub, Giorgio Patrizi, Gianluca Rizzo, Francesco Muzzioli, Tommaso Pomilio, Giulio Ferroni e Vincenzo Frungillo.

Interventi di
Ugo Perolino, Maria Grazia Calandrone ed Eugenio Gazzola

Incontro a cura di
Cetta Petrollo e Lia Pagliarani

*

La recente riedizione di eccetera. E, uscito in prima battuta nel 1972, e il recentissimo – e tuttora inedito – Divieto di sosta confermano la posizione di rilievo che l’opera poetica di Luigi Ballerini occupa nel quadro della poesia italiana tra secondo Novecento e nuovo millennio. Lucido esempio di fedeltà alle ragioni linguistiche della poesia di ricerca, e dunque erede consapevole di quella fertile stagione che si conviene chiamare «sperimentale» o «neoavanguardistica», Ballerini affronta con ironia e furore il problema di un’appropriazione non indebita e non incauta di quella discendenza, declinando al contempo, e secondo articolazioni neoepiche, le esigenze di una sconcertante contemporaneità. In questa monografia critica, all’indagine accurata delle ascendenze e delle fonti (da Ezra Pound a Wallace Stevens, da Guido Cavalcanti a Elio Pagliarani e Alfredo Giuliani, fino alle gag dei comici dell’avanspettacolo) si affiancano analisi accurate delle alchimie lessicali e sintattiche attraverso le quali Ballerini conduce un’emozionante lotta per la riabilitazione dell’espressione poetica e del suo potere comunicativo.

meet.google.com/bvm-ttpj-mhw

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una possibile logica dell’installance (e qualche ‘prossimità’) / differx. 2021

image by Stefan Brüggemann

image by Stefan Brüggemann

visual-poetry.tumblr.com/post/164221946826/by-stefan-br%C3%BCggemann

…ma ‘invece’, che cos’è un’installance? (termine che ho coniato nel 2010)
cfr. https://medium.com/repository/installance-aug-23rd-2010-755e30d8e3ba

ovvero (originariamente) https://installance.blogspot.com/p/host-lost-derive-river-01.html

e anche
https://operavivamagazine.org/installance/

recentemente, Johannes Bjerg: https://slowforward.net/2021/06/03/drawing-an-eye-on-a-stone-so-it-can-see-the-sky-johannes-s-h-bjerg-2021/.

ipotesi di prossimità: l’installance come opera abbandonata e persa (differx) secondo la lezione dei Sassi nel Tevere, di Emilio Villa (1949), e l’opera che si realizza quando manca, come nelle “zone di sensibilità pittorica immateriale” di Yves Klein (1957: cfr. il dattiloscritto delle Règles rituelles de la cession des zones de sensibilité picturale immatérielle, qui ovvero qui), o nella auto-destructive art di Gustav Metzger, o nel cubo nel cilindro invisibile di Gino De Dominicis (1969: terza foto in questa sequenza); o quando è distrutta ed eventualmente ‘recuperata’ in frammenti, cfr. Jean Tinguely (Homage to New York, 1960), e John Baldessari (Cremation Project, 1970); o infine irrecuperabile (Robert Barry, 1969).

poi ecco la dichiarazione di Stefan Brüggemann, sopra mostrata; ma è utile ricordare anche il lavoro di Cesare Pietroiusti, prima di Banksy. oppure le azioni di Angelo Pretolani, come quelle incluse nella serie Sotto il selciato c’è la spiaggia.

Klein:

http://www.yvesklein.com/en/films/view/86/yves-klein-propositions-monochromes-galerie-colette-allendy-suite/

§

De Dominicis:

https://www.fabiosargentini.it/gino_de_dominicis.html

§

Tinguely:

https://www.moma.org/calendar/exhibitions/3369

https://assets.moma.org/documents/moma_press-release_326185.pdf

“[…] During its brief operation, a meteorological trial balloon inflated and burst, colored smoke was discharged, paintings were made and destroyed, and bottles crashed to the ground […]”
(https://www.moma.org/collection/works/81174)

 

Jean Tinguely_ Homage to New York

§

Metzger:

& (most of all):
Gustav Metzger : “Auto-Destructive Art” (1965, H. Liversidge)

§

Baldessari:

John Baldessari, The Cremation Project, 1970 (https://magazine.artland.com/artists-who-destroyed-their-own-work/)

§

Pretolani:

§

sull’argomento cfr. anche:

– Burning Man, operazione collettiva del 1986, https://en.wikipedia.org/wiki/Burning_Man

https://www.nytimes.com/2019/03/11/t-magazine/artists-destroy-past-work.html

http://www.unclosed.eu/rubriche/osservatorio/recensioni-attualita/171-la-didascalia-mancante.html

https://slowforward.net/2011/12/11/alighiero-boetti-2/

§

Guarda che siamo di Eleusi. […] Qui il più severo e il più vero inventore sono io, che ho inventato la poesia distrutta, data in pasto sacrificale alla Dispersione, all’Annichilimento: sono il solo che ha buttato il meglio che ha fatto: quello che s’è consumato nella tasca di dietro dei calzoni scappando di qua e di là, quello scritto sui sassi buttati a Tevere, quello stampato da un tipografo che non c’è più, quello lasciato in una camera di via della croce. Solo così si poteva andare oltre la pagina bianca: con la pagina annientata.

Emilio Villa, da un appunto (“risalente alla fine degli anni Settanta o all’inizio degli Ottanta”, cfr. A.Tagliaferri, Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa, DeriveApprodi, Roma 2004, p. 183)

§

 

Da “Il clandestino. Vita e opere di Emilio Villa”, di Aldo Tagliaferri (DeriveApprodi, Roma 2004, p. 206)

§

“E nel 1980, avendo esposto in una galleria di Brescia le mûra di t;éb;é (poesie scritte in greco antico su lastre di plexiglas), [Emilio Villa] ha tagliuzzato i testi della sua traduzione in italiano e ne ha messo i frammenti entro sacchetti che poi ha appeso accanto alle lastre. Dunque ha scritto in una lingua morta, ha tradotto in una lingua stentatamente viva, e ha esposto la morta, la lingua impossibile, nascondendo sotto gli occhi di tutti la viva, facendo tornare indietro il senso di quelle parole, impedendole a noi, lasciando ogni cosa inascoltata”.

Nanni Cagnone, in Cognizione di Emilio Villa [1989],
in Emilio Villa poeta e scrittore, a cura di Claudio
Parmiggiani, Milano, Mazzotta, 2008, p. 336

§

 

Cecilia Bello Minciacchi nell’introduzione all'”Opera poetica” di Emilio Villa, da lei curate per L’Orma, Roma 2014

*

«Beyond self, auto-destructive art entails a loss of the artist’s ego»

(Manjinder Sidhu on Gustav Metzger,
https://www.a-n.co.uk/reviews/gustav-metzger-towards-auto-destructive-art/)